Estero. Terrorismo in Spagna, un’ autobomba contro la caserma

di isayblog4 28 views0

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Poco prima dell’ alba, un’ autobomba è esplosa davanti al dormitorio di una caserma della Guardia Civil a Burgos, nel nord, ferendo in modo lieve 55 tra agenti e loro familiari. Parte della facciata posteriore della caserma è stata sventrata. L’ Eta torna a colpire in Spagna.

In ospedale sono stati medicati una cinquantina feriti, ma la maggior parte di loro ha riportato solo tagli ed escoriazioni dopo che le finestre degli edifici circostanti sono andate in frantumi. Tra i feriti ci sono 22 donne e cinque bambini tra le oltre 120 persone che risiedevano nel dormitorio della caserma.

I separatisti baschi non hanno preannunciato l’ esplosione con una telefonata, come al solito, ma gli inquirenti hanno pochi dubbi sulla matrice dell’ attentato. L’ autobomba, imbottita con più di 200 chili di esplosivo (secondo alcune fonti 500), ha lasciato un cratere di sette metri di diametro sulla strada. Danneggiati anche un edificio e una casa adiacenti.

“Un grande attentato fallito che puntava a causare morti”, ha commentato il ministro dell’ Interno spagnolo, Alfredo Perez Rubalcaba, “lì dormivano donne e bambini e questo dimostra come fosse un attacco canagliesco”. Solo un miracolo ha infatti impedito una strage.

“Abbiamo a che fare con una banda di assassini, ora sappiamo che sono selvaggi e folli, il che li rende più pericolosi ma non più forti”. Il furgoncino dell’ attentato risulta rubato in Francia. La polizia sta esaminando le immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso per capire quando è stato parcheggiato e cercare elementi utili all’ identificazione dei terroristi.

Burgos, che è vicina al Paese basco e si trova 250 chilometri a nord di Madrid, è stata teatro di numerosi attentati dell’ Eta dal 1983. L’ ultimo attentato attribuito ai separatisti baschi risale alla notte tra il 9 e il 10 luglio, quando una bomba esplode davanti alla sede del partito socialista basco a Durango. Il 19 giugno era stato ucciso un ispettore di polizia, la cui auto era stata fatta saltare in aria vicino a Bilbao.

L’ Eta, responsabile di oltre 800 morti in 41 anni di lotta armata, è in grave difficoltà dopo la cattura ad aprile del suo capo, Jurdan Martitegi, e l’ arresto di 18 militanti di spicco tra giugno e luglio. Il premier spagnolo Josè Luis Rodriguez Zapatero ha rotto la tregua con i separatisti dopo l’ autobomba del dicembre 2006 all’ aeroporto di Madrid.

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