La sfida di Renzi, in tre mesi 100 idee per l’Italia

 Matteo Renzi sarà tra gli sfidanti alle primarie del centrosinistra, sempre che alla fine si facciano?
Il sindaco fiorentino: ”Non farle sarebbe peggio di un crimine, un errore madornale”. Renzi porta come dote 100 idee, a cui ”tutti possono dare il loro contributo, per portare una speranza nuova senza più un partito dove vince la burocrazia, fatto di slogan. Una speranza che deve avere il volto del Pd che abbiamo, ma cambiando le facce dei politici. Ma per realizzare l’obiettivo servono le primarie, senza le quali il Pd dovrebbe cambiare nome: ”non più democratico ma totalitario”.

Obama: Ineguagliabile il contributo degli italiani all’America

 L’elogio del Presidente americano per i nostri connazionali che in America hanno cercato il futuro per loro e per i loro figli.
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, alla serata di Gala della Niaf, la più grande e importante associazione italoamericana, ha aperto il suo intervento pronunciando in italiano ‘Viva l’Italia’ e poi ha detto: ”L’Italia è uno dei nostri maggiori alleati, uno dei membri fondatori della Nato. Non ho un antenato italiano: non tutti sono così fortunati. Gli Stati Uniti non sarebbero ciò che sono oggi senza il contributo unico e ineguagliabile degli italiani e degli italoamericani”.

Maggioranza in agitazione: “Silvio, adesso fai un passo indietro”

 L’Europa ha detto sì a Silvio Berlusconi, ma nella maggioranza c’è agitazione.
Alcuni parlamentari del Pdl stanno preparando una lettera-appello a Berlusconi, nella quale gli chiedono ancora di fare un passo indietro e allargare la maggioranza per poter fra fronte agli impegni assunti con l’Ue. Nella lettera appello – che inizia con un ”Caro presidente Berlusconi” – rinnovano ancora la fedeltà al premier, ne sottolineano i grandi meriti politici e chiedono di poter continuare a sostenerlo, ma avvertono che senza un un cambio di passo no potranno più garantire il loro sostegno.

Berlusconi: ”Governo va avanti”

 Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervenendo agli Stati Generali del Commercio Estero del Pdl all’Eur di Roma, ha dichiarato:
“Mi piacerebbe moltissimo lasciare ma se penso ad aziende, colleghi, amici e figli in mano ad una sinistra così divisa mi sento la responsabilità di tenere e mandare avanti il nostro governo. L’opposizione non potrà sottrarsi a sostenere il pacchetto di misure concordato con l’Europa. Dalla prossima settimana presentiamo le misure in Parlamento e mi auguro che l’opposizione, che ogni giorno chiede le nostre dimissioni, si renda conto che non sono provvedimenti per la maggioranza ma per l’interesse dell’Italia”.

Bruxelles, Italia nel piano Eurozona per arginare crisi

 L’Eurozona è soddisfatta degli impegni presentati dall’Italia e chiede a Roma di presentare urgentemente un ambizioso calendario per la realizzazione delle riforme.
Per quanto riguarda le pensioni, i leader prendono nota delle intenzioni italiane e chiedono che entro dicembre venga presentato un piano dettagliato su come raggiungere l’obiettivo. L’Italia rientra nel piano dell’Eurozona per arginare la crisi dei debiti: gli impegni che ha preso vengono inseriti nelle conclusioni del summit, che plaude alle misure annunciate ma incalza sulla loro applicazione, guardando subito alla prossima tappa, ovvero un piano pensioni definito entro dicembre.

Presentate all’Unione europea le misure anti deficit

 Previsto un piano di dismissioni del patrimonio pubblico da cinque miliardi di euro all’anno.
L’Ue: “Buone impressioni dalla lettera dell’Italia”. Il premier polacco Donald Tusk al termine del vertice Ue, ha dichiarato: ”I leader Ue hanno avuto un’impressione ”molto buona” della lettera inviata dall’Italia e dell’agenda molto dettagliata allegata, documenti che sono stati illustrati loro dal presidente Herman van Rompuy”.

Pensioni anzianità, Bossi non cede

 Il leader della lega nord Umberto Bossi: “Sulle pensioni il governo ancora rischia ma alla fine una strada l’abbiamo individuata”.
”Ora bisogna vedere cosa dice l’Europa. Le pensioni di anzianità non si toccano. Sono sempre stato contrario a far pagare dieci volte chi ha già pagato. Non è possibile portare le pensioni a 67 anni per far piacere ai tedeschi. Non possiamo farlo, la gente ci ammazza. Io le pensioni a 67 anni non le tocco. Posso trattare, ma fin lì non posso arrivare. Non posso toccare le pensioni che sono a posto e portarle a 67 anni per far piacere ai tedeschi, che hanno un sistema pensionistico sballato. Mentre il nostro sistema pensionistico è in vantaggio rispetto a tutti gli altri europei”.

Berlusconi ribatte a Merkel-Sarkozy: ”Nessuno ci dia lezioni”

 Il presidente del Consiglio replica a Merkel e Sarkozy: “Nessuno nell’Unione può autonominarsi commissario e parlare a nome di governi eletti e di popoli europei. Nessuno è in grado di dare lezioni ai partner”.
Il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert ha subito spiegato: “La Germania ha grande fiducia nella conduzione italiana della crisi dell’euro. Francia e Germania considerano l’Italia un paese economicamente molto forte, un importante membro Ue e uno dei nostri partner più stretti. Germania e Francia considerano l’Italia un Paese dalle prestazioni economiche molto alte che ha, tuttavia, un alto debito. Le allusioni italiane sul sorriso scambiato in conferenza stampa tra Merkel e Sarkozy sono basate su un malinteso“.

Merkel: urgono misure, abbiamo fiducia in Berlusconi

 Dalla Ue ultimatum all’Italia: la Merkel e Sarkozy vogliono impegni concreti.
La Merkel ha detto di avere fiducia in Berlusconi: ”Spero che tutte le decisioni necessarie saranno prese, perché la fiducia ha bisogno di prospettive chiare. L’Italia ha una forza economica notevole, ma ha un debito pubblico molto elevato che deve essere ridotto in modo credibile”.

Confindustria incalza il governo: “Subito il dl sviluppo”

 Emma Marcegaglia: ”Facciamo bene e subito le cose che dobbiamo fare con il dl sviluppo piuttosto che farcele imporre dall’Ue”.
Il presidente di Confindustria incalza: ”Da quello che sappiamo fino ad oggi, le cose di cui si parla sono deludenti. Non possiamo farci commissariare continuamente. Qui rischiamo che l’Europa ci imponga delle scelte, noi siamo un grande Paese, non possiamo farci commissariare continuamente dall’Europa o dagli altri Paesi. Quindi chiediamo che il decreto sviluppo venga varato nel più breve tempo possibile, che abbia all’interno riforme serie e non piccole cose. Chiediamo al governo di non fare piccole cose e avere il coraggio di fare grandi riforme e non farsi bloccare da fini elettoralistici”.