Lombardia. 2 milioni alle imprese per programmi internazionali. Approvata la quarta edizione di “Spring”. Aiuti a pmi e artigiani

 La Giunta regionale, su proposta del presidente Roberto Formigoni, di concerto con gli assessori all’ Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione, Romano La Russa, e all’ Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti, ha approvato uno stanziamento di 2 milioni di euro a favore delle piccole e medie imprese lombarde e delle aziende artigiane per finanziare progetti di internazionalizzazione. I fondi e i relativi bandi per ottenerli (che saranno pubblicati a breve) sono inseriti nel progetto “Spring”, giunto alla sua quarta edizione.

Nelle tre precedenti edizioni Spring ha raccolto le candidature di oltre 300 aziende interessate a sviluppare progetti per la commercializzazione dei loro prodotti all’ estero con programmi idonei a creare le condizioni per un riposizionamento competitivo attraverso le innovazioni di processo e di prodotto.

“La mondializzazione dell’ economia – commenta il presidente Roberto Formigoni – richiede nuove capacità, basate non solo sul produrre beni e servizi competitivi, ma ancora di più capacità di saper vendere e comunicare idee e progetti made in Italy e made in Lombardy. La Regione, in questo momento di crisi, vuole concretamente sostenere gli sforzi delle aziende lombarde sul fronte dell’ internazionalizzazione”.

La Lega contraria ai fondi per il Sud: troppo “piagnone” per Roberto Castelli, viceministro alle Infrastrutture

 Berlusconi ha fatto sapere che il governo si appresta a destinare più fondi al Sud, e la maggioranza continua ad agitarsi per la questione meridionale e la possibile nascita di nuovi movimenti politici con una specifica connotazione territoriale. La Lega è contraria e con il viceministro alle Infrastrutture, Roberto Castelli, accusa il Sud di essere troppo piagnone.

“Ben venga una Lega del Sud, ma non credo che i meridionali si possano lamentare. C’ è una questione: devono imparare anche loro a fare le opere come le facciamo noi”. Dal governo Matteoli afferma intanto di avere la coscienza tranquilla “perchè al Ministero delle infrastrutture abbiamo fatto la migliore operazione possibile”. Il ministro sottolinea che “non poco è stato fatto da questo governo per il Sud. Bastano i fatti per contestare queste affermazioni. Mi permetto di replicare che il Sud non è solo la Sicilia e che non si può ridurre tutto al ponte sullo Stretto”.

L’ Mpa di Lombardo saluta positivamente l’ annuncio di Berlusconi ma incalza l’ esecutivo: “Dopo le parole attendiamo che il governo passi ai fatti. Ci aspettiamo che provveda rapidamente al reintegro dei fondi Fas e all’ effettivo varo di un piano straordinario per il Sud”, afferma Arturo Iannaccone, parlamentare e responsabile nazionale del dipartimento welfare e sanità del Mpa.

“La creazione di un dicastero per il Mezzogiorno – aggiunge – costruirebbe un segnale importante e potrebbe consentire di coordinare meglio le misure che si andranno ad adottare a sostegno dell’ economia meridionale”. Ma l’ ipotesi di un ministero ad hoc non convince tutti iribelli.

Afghanistan, un nuovo handicap del governo. Umberto Bossi: “Sarebbe opportuno tornare a casa”

 E quindi, mentre la Lega chiede il ritiro delle truppe, il Pdl parla di una presenza “irrinunciabile” dei soldati italiani a Kabul. Calderoli chiede di ragionare sulla missione in Afghanistan, pur andando avanti fino in fondo, e di lasciare Libano e Balcani.

“Sull’ Afghanistan – dice il ministro – la stragrande maggioranza degli italiani la pensa come Bossi. Prima o poi il mondo occidentale dovrà fare autocritica perchè la democrazia non si esporta e non si impone». In un’ intervista a Repubblica, l’ esponente leghista ammette di essere stato un tempo interventista, ma di avere fatto poi il mea culpa.

Arriva con La Russa la risposta del Pdl. “La presenza dei nostri militari in Afghanistan è imprescindibile. Lasceremo il Paese solo quando saranno garantite le condizioni di sicurezza, dice il ministro della Difesa. Il governo non pensa né può pensare al ritiro della missione. E le parole di un ministro di peso come Umberto Bossi (io li porterei a casa tutti) sono state dettate da uno slancio affettivo, un sentimento paterno”.

Frattini sottolinea come in Afghanistan servono elezioni credibili, e quindi con una reale partecipazione del popolo afghano. Quanto alla situazione nel Paese, il ministro ha aggiunto che “è noto che i nemici della democrazia cercheranno di colpire maggiormente durante il periodo di preparazione del voto. Tuttavia, continueremo a lavorare in Afghanistan per la sicurezza anche dell’ Italia e di Calderoli”.

Ma le affermazioni del leader della Lega e di Calderoli mettono in difficoltà il governo. Sia perché per la prima volta mostrano possibilità di spaccature sulle missioni militari all’ estero, sia perchè scoprono il fianco all’ opposizione: il Partito democratico invoca sicurezza per i militari e l’ Italia dei valori chiede di ridiscutere in Parlamento il senso della missione.

La manovra estiva del governo supera la prova della Camera fra molte polemiche

 Protesta l’ opposizione per il primo via libera del Parlamento al nuovo pacchetto di misure anti – crisi. L’ Mpa lascia l’ Aula in segno di protesta contro la politica per il Sud, Dario Franceschini attacca il ricorso alla fiducia: “È un abuso, uno svuotamento del sistema parlamentare”. Dure le critiche da Idv e Udc sia alla fiducia sia ai contenuti del provvedimento piovono.

Il decreto andrà al Senato dove dovrebbe essere ulteriormente ritoccato sul ruolo del ministero dell’ Ambiente sull’ energia, come chiesto dal ministro Stefania Prestigiacomo. Per il disco verde definitivo, quindi, bisognerà attendere la prima settimana di agosto quando le novità saranno finalmente legge dopo un ritorno a Montecitorio.

Molte le misure introdotte nel passaggio alla Camera. Modifiche che arricchiscono un testo già di per sé corposo. Tra le principali novità delle commissioni e del maxiemendamento per l’ Aula, l’ introduzione dello scudo fiscale – ter, la miniriforma delle pensioni con l’ allungamento dell’ età di pensionamento delle donne nel pubblico impiego, la regolarizzazione di colf e badanti, la moratoria sui debiti delle Pmi, gli sgravi alle imprese per il rafforzamento patrimoniale, e le modifiche alla golden tax e la Tremonti – ter.

Numerose anche le misure contenute nel testo licenziato dal Consiglio dei ministri lo scorso 26 giugno: bonus alle imprese che non licenziano alla proroga per gli sfratti, nuovo rinvio per la class action, aumento dei rimborsi per i piccoli azionisti e obbligazionisti Alitalia, norme sul massimo scoperto, velocizzazione dei pagamenti della P.A. e la stretta sulle compensazioni Iva.

Verso il congresso Pd. Pierluigi Bersani traccia le linee della sua politica basata su “Alleanze, territorio e rinnovamento”

 Pierluigi Bersani, illustrando la sua mozione congressuale, ribadisce la sua fede nel progetto del Pd anche se sottolinea la necessità di ridefinire la rotta, a partire dalla identità del partito, dalla forma – partito e dalle alleanze.

“Questo è un grandissimo progetto, mi ci metto dentro mani e piedi ma indietro non si torna. So che ci sono dubbiosi ma il senso c’ è e resta valido, basta correggere un po’ di cose”. Il candidato segretario ricorda inoltre che “le primarie restano uno strumento valido ma penso vadano corrette perchè non vorrei che un naziskin si candidasse”.

Bersani insiste anche sulla necessità del radicamento sul territorio, polemizza con la scelta fatta da Dario Franceschini di candidare europarlamentari alle segreterie regionali e sul rapporto tra elettori ed iscritti, evidenzia come “sia un errore contrapporre elettori ed iscritti, chiamare gli elettori alle primarie e poi abbandonarli dando poi troppo potere agli iscritti nei processi di scelta”.

Verso un maxiemendamento al decreto anticrisi. Fini: “Lo valuteremo”

 Il governo porrà la fiducia su un maxiemendamento al decreto anticrisi. Il testo messo a punto dal governo è stato presentato ed è al vaglio della presidenza della Camera per l’ ammissibilità, mentre già circola una bozza che contiene modifiche sulle riserve auree, che elimina la sanatoria sulle slot machine e le modifiche al testo originario sulle banche.

I deputati hanno deciso ieri mattina di interrompere in anticipo il dibattito generale e iniziare la discussione sul complesso degli emendamenti per accelerare i tempi, visto che il passaggio parlamentare del dl 78 si sta confermando piuttosto complicato. Il vaglio che attende il maxiemendamento sarà molto rigido da parte del presidente della Camera Gianfranco Fini che anche stamani ha ribadito l’ intenzione di sottoporre l’ eventuale maxiemendamento a un rigoroso e attento esame. Nel caso Fini bocciasse alcune delle richieste, l’ esecutivo potrebbe solo introdurre le modifiche in Senato, ma si prospetterebbe per Montecitorio una terza lettura agostana.

Al via l’ autostrada regionale Brescia – Milano, la prima realizzata in Project Financing. Presente Silvio Berlusconi

 “Una giornata storica che dimostra che i nostri sforzi sono stati premiati e le promesse mantenute”. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, esprime così la sua soddisfazione durante la cerimonia di avvio dei cantieri della Brebemi, 62 km di autostrada da Brescia a Milano, la prima totalmente in Project Financing in Europa (1,6 miliardi), che sarà aperta al traffico nel 2012.

Alla presenza del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dei ministri Altero Matteoli e Umberto Bossi, del presidente di Brebemi Francesco Bettoni, del presidente di BancaIntesa, Giovanni Bazoli, del presidente Anas, Pietro Ciucci, dell’ad di Cal, Antonio Rognoni, del sindaco di Milano, Letizia Moratti, e dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, Formigoni ricorda il fondamentale lavoro di governance e di regia svolto dalla Regione basato sul partenariato con gli enti locali e i soggetti sociali ed economici del territorio, culminato in un fondamentale Accordo di programma, che ha consentito di dirimere conflitti e trovare soluzioni condivise.

Così come fondamentale è stata l’ istituzione della CAL, Concessioni autostradali lombarde, per velocizzare i tempi e stabilire costi certi e scadenze certe. Sottolinea, il presidente lombardo, i vantaggi che l’ opera (non una semplice autostrada ma un sistema, straordinariamente moderno ed ecologico) porterà al territorio e alla sua economia. Innanzitutto come messaggio di fiducia in un momento di crisi economica.

“Studi recenti – ricorda Formigoni – indicano che quest’ opera avrà una ricaduta occupazionale nei prossimi anni calcolabile in 30.000 posti di lavoro e in un incremento del Pil regionale pari a 260 milioni”. Senza sottovalutare i vantaggi per la viabilità, per l’ ambiente e per la riduzione dell’ inquinamento atmosferico.

A rischio le celebrazioni del 150° dell’ unità nazionale. Il presidente della Repubblica: “C’ è la necessità di decisioni urgenti”

 Carlo Azeglio Ciampi, presidente del comitato dei garanti, denuncia lo stato di paralisi in cui versa la preparazione del Giubileo della Nazione, che nel 2011 dovrebbe celebrare il 150° dell’ unità nazionale. E minaccia le dimissioni. Immediata la reazione di Giorgio Napolitano alla denuncia: “A questo punto c’ è la necessità di decisioni urgenti”.

“Se non si muoverà nulla – aveva detto l’ ex presidente della Repubblica in un’ intervista al Corriere della sera – se non ci sarà niente di nuovo da parte del governo, a settembre lascerò il comitato dei garanti per le celebrazioni”. Ciampi ha parlato di un passo ormai inevitabile, dal momento che non avverte alcuna voglia di impegnarsi seriamente in questa iniziativa.

Fu proprio Ciampi, perfettamente in linea con lo spirito della sua presidenza concentrata sul recupero e la valorizzazione della memoria condivisa, a caldeggiare il lancio di Italia 150. In seguito, il governo presieduto da Romano Prodi adottò l’ iniziativa e creò il comitato dei garanti che avrebbe dovuto coordinare le celebrazioni. Lo stesso Prodi affidò la presidenza del comitato a Ciampi, che nel 2008 presentò ufficialmente il logo dell’ iniziativa.

Oggi, a meno di un anno e mezzo dalla scadenza, mancano le idee, mancano i soldi, manca l’ impegno e tutto sembra ristagnare. Quello che manca è il cuore – ha denunciato Ciampi. La classe dirigente nazionale sembra dunque essere animata da uno tiepido afflato patriottico.

Formigoni lancia l’ Università e la Fiera Euro – Mediterranea

 Un’ Università euro – mediterranea con scambio di studenti, docenti e ricercatori. E una Fiera euro – mediterranea che coinvolga la principali manifestazioni espositive dei paesi europei e nordafricani. Sono le due proposte forti, imperniate su capitale umano e sviluppo delle relazioni economiche, che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha lanciato intervenendo alle conclusioni del Forum economico finanziario del Mediterraneo, svoltosi martedì (con la partecipazione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi) e ieri (con la chiusura del ministro degli Esteri Franco Frattini) al Palazzo Mezzanotte di Milano.

Si tratta di due proposte che per il presidente lombardo sono strategiche per centrare l’ obiettivo di un Mediterraneo davvero sostenibile, un obiettivo per il quale non bastano ambiente e energia, ma occorrono anche welfare e sanità, cultura e integrazione sociale, educazione e innovazione.

I due elementi principali per vincere la sfida di una autentica sostenibilità – sottolinea Formgioni – sono le persone, il capitale umano, specialmente i giovani, e le imprese, il sistema economico e produttivo.

Ateneo
“La prima proposta, l’ Ateneo Euro – Mediterraneo – ha spiegato Formigoni – ha come obiettivo quello di valorizzare i giovani, dando vita non ad un luogo fisico, ma ad un’ Università virtuale e al tempo stesso reale, che metta in rete tutte le Università dei nostri Paesi, a cominciare dai 12 Atenei lombardi, favorendo lo scambio di docenti, di studenti, di ricercatori”.

Formigoni pensa a un programma che metta insieme finanziamenti pubblici e privati per fornire borse di studio, opportunità di alloggio, facilitazioni sui visti, che favorisca quindi la circolazione delle conoscenze e delle persone.

“Per questo – ha esortato Formigoni – invito i giovani lombardi a incrementare lo studio della lingua araba. Così facendo sarà più facile per loro recarsi nella sponda sud, dialogare con un mondo vicino geograficamente, ma troppo spesso lontano culturalmente, senza perdere la propria identità. Ed egualmente sono certo che anche molti giovani di lingua araba saranno stimolati per gli stessi motivi a studiare l’ italiano e le altre lingue”.

Formigoni: Mediterraneo strategico per l’ Italia. L’ intervento al Forum economico – finanziario aperto da Berlusconi

 Puntare sul Mediterraneo, e su un Mediterraneo di pace, è una necessità per il futuro dell’ Italia. Ed è fondamentale il protagonismo anche dei sistemi regionali, come l’ esperienza lombarda dimostra, per rafforzare legami e scambi con i paesi rivieraschi.

Sono questi alcuni dei concreti espressi dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nel suo saluto introduttivo al Forum economico e finanziario, la grande assise politico – economica annuale, avviata da Regione Lombardia e Camera di Commercio di Milano, il lunedì mattina a Palazzo Mezzanotte dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e proseguita con gli interventi del presidente dell’ Egitto, Hosni Mubarak, e del ministro dell’ Economia francese, Christine Lagarde.

Tenda di pace
Formigoni ha parlato della necessità di puntare sul Mediterraneo richiamando due immagini. La prima, che risale all’ immediato dopoguerra, è la visione lapiriana del Mediterraneo come tenda della pace.

“Vogliamo riprendere questa visione – ha detto il presidente lombardo – mettendo in campo le nostre energie e il nostro impegno politico a favore di un disegno comune di costruzione della libertà, attraverso una volontà condivisa di abbattere antiche barriere e favorire aperture reciproche”.

La seconda immagine è quella recentissima della stretta di mano tra Obama e Gheddafi al G8 dell’ Aquila, un’ immagine che parla da sé e lancia un messaggio di conforto a tutti quelli che non hanno mai smesso di sperare in un futuro di pace concreta e duratura.