Per uscire dalla crisi, gli italiani devono avere voglia di reagire, di impegnarsi e magari lavorare anche di più, reagendo a questa influenza americana, a questo virus che viene dall’ America. È questo l’ invito del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante il viaggio di prova della linea ad alta velocità sulla tratta Bologna – Firenze (il nuovo servizio dal 13 dicembre collegherà Milano con la capitale in tre ore).
Partito Democratico
Elezioni Europee. Franceschini sfida il Pdl
Il segretario del Pd, Dario Franceschini, sceglie Amelia e il seminario dei Liberal Pd di Enzo Bianco per sfidare il Pdl e Silvio Berlusconi. Una sfida a tutto tondo, a partire dalle europee, quando la contesa sarà su programmi e contenuti. Con un però: “attenzione alla forma”, è stato l’ invito di Franceschini al premier. Il segretario del Pd ha infatti sostanzialmente diffidato Berlusconi a candidarsi alle europee.
Prodi rilancia il vecchio Ulivo, Casini leader perfetto per tutti
Come spiega Massimo D’ Alema, la scelta di Prodi di prendere la tessera dei Democratici in questi giorni “è un gesto che ha valore di messaggio politico”. Un messaggio che l’ ex premier ha illustrato domenica sera intervistato da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”.
Riforme. Aiuti ai precari, via libera del governo
Il Consiglio dei ministri ha varato una serie di misure per venire incontro alle difficoltà dei precari che perdono il lavoro. “L’ indennità di reinserimento per i lavoratori a progetto con un solo committente sale al 20% di quanto percepito l’ anno precedente”, ha spiegato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, al termine del Cdm. “Abbiamo stanziato ulteriori 100 milioni per i co.co.pro per il 2009, ha proseguito aggiungendo che “prolungheremo ciò anche al 2010, ma per il momento il governo non lo ha fatto per ragioni di bilancio. È stato usato un fondo rotativo nel corso di un’ attività di riorientamento delle risorse. Ci siamo attrezzati anche per le ipotesi peggiori, ora l’ importante è rendere il meccanismo della spesa quanto più fluido”.
La proposta del Pd: tassa una tantum sui redditi alti per aiutare i più poveri
Un contributo straordinario da chi guadagna di più, dai 120 mila euro in su, per finanziare il Fondo sociale per la povertà estrema. È la proposta lanciata dal segretario del Pd, Dario Franceschini, al termine di un incontro con le associazioni (Caritas, Sant’ Egidio e altre) che si occupano dei più deboli della società. Commentando gli ultimi dati sulla disoccupazione in aumento e sul rischio che tante persone sprovviste di un reddito anche minimo finiscano in povertà, Franceschini ha lanciato una proposta al governo: “Mettere a disposizione, per il 2009, 500 milioni di euro alle associazioni di volontariato e ai Comuni per chi non ha cibo”.
Silvio Berlusconi: “Per votare bastano i capigruppo”. Fini lo stoppa
Il premier ha pensato di animare l’ assemblea dei parlamentari Pdl e aprire un nuovo fronte polemico con Gianfranco Fini. Per tutto il giorno, infatti, la riunione era andata avanti sonnolenta a discutere del nuovo partito che debutterà al congresso del 27 marzo. Alle cinque di pomeriggio è arrivato il Cavaliere: “Qualcuno qui ha il mal di pancia”, ha detto guardando alcuni deputati e senatori di An che devono ammainare la bandiera del loro partito e immergersi nel calderone del Popolo delle Libertà. Poi ha cercato di stringere il discorso perché bisognava tornare a Montecitorio dove si votava per la prima volta con le nuove regole delle impronte anti-pianisti: “Mi raccomando lavatevi bene i polpastrelli…”. La battuta è sembrata una stilettata al presidente della Camera, il quale ha voluto fortemente questo nuovo sistema di voto che nella maggioranza (e anche da parte di Berlusconi) è visto come un pericolo per la tenuta del governo. Spesso in aula sono molti gli assenti che finora si sono fatti coprire dai colleghi-pianisti.
Riforme: scontro sulle nuove regole. Franceschini sfida il premier
Il voto delegato ai capigruppo e l’ inaugurazione del voto con impronte alla Camera scatenano un vivace dibattito su modi, tempi e valore costituzionale dell’ espressione della volontà del parlamentare. Dario Franceschini ribadisce le critiche alla proposta lanciata ieri dal presidente del Consiglio. “È un pezzo dell’ idea che Berlusconi ha del Parlamento: un ingombro alla sua luminosa azione di governo. Parlamento, regole della democrazia e in qualche caso, purtroppo, anche il ruolo di garanzia del Capo dello Stato. Lui semplificherebbe tutto. Il prossimo passaggio potrebbe essere, invece di 4 capigruppo che votano per 600 deputati, avere un tasto nel suo ufficio così che lo spinga lui e faccia lui per tutti…”. Fin qui il dibattito politico.
Camera dei deputati: addio “pianisti”, ora si vota con le impronte digitali
Ieri alla Camera dei deputati ci sono state le prime votazioni con il nuovo meccanismo che utilizza le “minuzie” del polpastrello. Il battesimo del nuovo sistema di voto (voto elettronico) c’ è stato alle 18 quando l’ aula di Montecitorio è stata chiamata ad esprimersi con la mozione presentata dal deputato del Pd Matteo Mecacci sul rispetto dei diritti umani e delle libertà democratiche in Tibet. Poi è stata la volta di altre due mozioni: quella dell’ ex presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, sulle misure a favore dell’ efficienza e della funzionalità delle Forze armate, e quella del leader del Pd, Dario Franceschini, sulla situazione economico – finanziaria degli enti locali.
De Bortoli rinuncia alla presidenza Rai
Il direttore del Sole 24 Ore, Ferruccio de Bortoli, ha annunciato la rinuncia all’ incarico con una nota in cui spiega: “Ringrazio Dario Franceschini e Gianni Letta per l’ offerta di presiedere la Rai, azienda patrimonio del Paese. Un incarico di grande prestigio per il quale mi ero reso disponibile. Dopo attenta riflessione ho però deciso di restare dove sono: a fare solo il giornalista”. Il Partito Democratico ha proposto la candidatura di Claudio Petruccioli, ma il governo, tramite il sottosegretario Gianni Letta, ha detto no, annunciano i democratici in una nota. “Se c’è un veto di Palazzo Chigi su Petruccioli, deve venire fuori. Non possiamo accollarci noi questa responsabilità», è stato il ragionamento dei vertici democratici, che hanno appreso con un certo fastidio le dichiarazioni di Silvio Berlusconi, secondo cui ora il nome lo devono fare “i signori della sinistra”.
Piano casa, no di Franceschini: il leader del Pd boccia la proposta di Berlusconi
“C’ è assolutamente bisogno di far ripartire l’ economia e le imprese, rimettere in moto gli artigiani, perché gli italiani non avendo soldi non spendono più – ha detto il segretario del Pd Dario Franceschini – . Ma la proposta del governo è senz’ altro uno sbaglio, una specie di cementificazione dell’ Italia e per di più campata in aria”. Per Franceschini si tratta di una proposta un po’ sulla luna perché “Berlusconi parla di aggiungere due, tre stanze alle ville e dimostra così di non sapere come vivono gli italiani che stanno in condomini al terzo o quarto piano, dove aggiungono le stanze sul pianerottolo”. Secondo il segretario del Pd perciò questo nuovo piano per l’ edilizia è pericolosissimo soprattutto in Italia perché “quello che ci rende unici nel mondo è il paesaggio, i nostri centri storici. Così, invece, si rovina il territorio, quindi la proposta è bocciata: è come se un paese arabo bruciasse il petrolio”.