Il governo ha accettato di eliminare dal decreto sicurezza le norme sulle ronde duramente contestate dall’ opposizione. L’ accordo è stato raggiunto nella conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Soddisfatta l’ opposizione, che interromperà il suo ostruzionismo, consentendo di dare il via libera al testo a Montecitorio entro la giornata di oggi.
Partito Democratico
L’ Aquila. Una tragedia – Immediata la risposta del governo per la ricostruzione
Sale a 207 il numero delle vittime del terremoto che ha colpito l’ Abruzzo: poco più di mille sono i feriti, 500 ospedalizzati, un centinaio dei quali è in condizioni difficili. Silvio Berlusconi torna a L’ Aquila per il secondo giorno dopo la catastrofe e traccia il bilancio della tragedia che ha colpito la popolazione dell’ aquilano. I dispersi sono 15 e 150 sono le persone estratte vive dalle macerie, spiega Berlusconi, che chiede ai cittadini di non rientrare nelle loro case, perché c’ è l’ eventualità di altre scosse.
Manifestazione anticrisi organizzata a Roma dalla Cgil
Un’ iniziativa nata in seguito all’ accordo separato sul nuovo modello contrattuale che il sindacato guidato da Guglielmo Epifani non ha voluto firmare, a differenza di Cisl e Uil, ma che ha raccolto tutte le istanze di quanti non accettano la politica economica del governo e reagire alla crisi. Dal palco Guglielmo Epifani ha lanciato un appello al governo chiedendo di aprire un Tavolo vero sulla crisi economica. “Si apra subito un vero confronto per affrontare in modo serio, ordinato, coerente, la crisi”.
Fecondazione assistita: polemica politica dopo la sentenza della Consulta
La sentenza della Consulta, infatti, boccia diverse parti della legge sulla fecondazione assistita. A difendere la legge 40 è quasi tutto il centrodestra, ma anche voci autorevoli del Pd, a partire da Francesco Rutelli: la legge è comunque positiva e dalla sentenza della Corte emerge che “l’ impianto della legge è confermato”, anche se “alcune parti importanti vengono modificate”. Sulla stessa linea Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati Pdl, secondo il quale “la sentenza della Corte Costituzionale ha eliminato i due punti più discutibili della legge, ma l’ impianto rimane comunque valido e non richiede nuovi interventi”.
Mozione sui cambiamenti climatici. Intervento del sen. Fluttero, segretario della Commissione ambiente al Senato
Signor presidente, sottosegretario, colleghi, intervengo a nome del gruppo del Popolo della Libertà per manifestare la condivisione sul testo della mozione in materia di cambiamenti climatici illustrata dal Senatore Possa. L’ allarmismo che negli ultimi anni si è scatenato sul problema del riscaldamento globale è molto probabilmente esagerato. I media hanno capito da tempo che l’ associazione di pensiero global warming uguale a paura, terrore e disastri fa vendere molte copie e pubblicare copertine particolarmente suggestive, molti politici, anche di centro destra come quelli citati dal collega Rutelli, hanno capito che promuovere politiche sui tagli alle emissioni di CO2 dà un’ ottima immagine di sé all’ opinione pubblica mondiale.
Gianfranco Fini al “Parlamento della legalità”: “La lotta alla mafia non si fermerà”
Giunto a Bagheria per parlare agli studenti promotori del “Parlamento della legalità“, il presidente della Camera, ribadisce: “Se non vogliamo che ci siano legami con la mafia, chi rappresenta il popolo, la politica, deve garantire trasparenza e la forza dell’ esempio e del comportamento”. Rivolgendosi agli studenti, Fini ha invitato a “non votare chi vi dice dammi il voto e poi io ti do un posto di lavoro. È questo il comportamento che ha portato capi mandamento e boss a dire “ci pensiamo noi”. Secondo Fini, è dovere dello Stato garantire la selezione di coloro che meritano e non i boss “perché chi si impegna deve andare avanti. Negli ultimi anni sono stati fatti grossi passi in avanti: lo Stato ha reagito, è cresciuta la volontà nella società di non calare il capo”.
Piano casa: tavolo Governo – Regioni. Forse un testo questa settimana
Accantonato dal governo il decreto legge. Nulla di fatto neppure con il tavolo tecnico Governo – Regioni di venerdì per cercare un minimo comun denominatore con le Regioni, da tradurre poi in disegno di legge o decreto legge, qualora la condivisione fosse davvero forte. Il tavolo tecnico dovrebbe concludere il lavoro entro domani; poi ci sarà una nuova conferenza unificata per valutare il lavoro congiunto e anche lo strumento e il merito.
Edilizia. Fumata nera: stop dalle Regioni al piano casa
No al decreto, il provvedimento slitta ora alla prossima settimana. Quindi nessun decreto e nessuna forzatura contro le Regioni. Il testo del piano casa voluto – e poi disconosciuto – da Silvio Berlusconi finisce definitivamente nel cassetto. La forte opposizione dei governatori, soprattutto quelli targati Pd, lo hanno convinto a soprassedere. Da ieri mattina, e fino a martedì, il ministro delle Regioni Raffaele Fitto lavorerà con i presidenti per mettere a punto un testo condiviso. Sarà una legge quadro, e non permetterà aumenti generalizzati dei volumi. “Vogliamo lavorare in sintonia con gli enti locali”, dice Berlusconi alla fine del vertice.
Biotestamento, bocciato l’ emendamento. Pd sullo stop a nutrizione e idratazione
La maggioranza blinda il testo sul fine vita rifiutando qualsiasi apertura che possa schiudere la porta a forme di suicidio assistito e di eutanasia, ma anche sulla questione dell’ idratazione e dell’ alimentazione, oggetto di un emendamento a prima firma Finocchiaro frutto di una mediata sintesi all’ interno del Pd. Sparisce dal testo anche qualsiasi riferimento all’ accanimento terapeutico: l’ emendamento a firma Michele Saccomanno (Pdl), cancella infatti il comma 3 dell’ art.3 che prevedeva, per il soggetto in grado di intendere e di volere, la possibilità di accettare o meno trattamenti sanitari che, anche a giudizio del medico, abbiano potenziale, ma non evidente carattere di accanimento terapeutico.
Casa, slitta il piano del governo. No delle Regioni all’ ipotesi decreto
Silvio Berlusconi ha presentato ieri il piano casa alle Regioni. Il presidente del Consiglio ha sottolineato gli effetti del progetto: se solo il 10% delle famiglie proprietarie di mono o bifamiliari facesse lavori di ampliamento, si attiverebbero dai 50 – 60 miliardi di giro di affari. Ma lo scontro politico sul progetto non si placa. Dopo il no delle Regioni all’ ipotesi decreto slitta il piano del governo.