Biotestamento, bocciato l’ emendamento. Pd sullo stop a nutrizione e idratazione

di isayblog4 17 views0

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La maggioranza blinda il testo sul fine vita rifiutando qualsiasi apertura che possa schiudere la porta a forme di suicidio assistito e di eutanasia, ma anche sulla questione dell’ idratazione e dell’ alimentazione, oggetto di un emendamento a prima firma Finocchiaro frutto di una mediata sintesi all’ interno del Pd. Sparisce dal testo anche qualsiasi riferimento all’ accanimento terapeutico: l’ emendamento a firma Michele Saccomanno (Pdl), cancella infatti il comma 3 dell’ art.3 che prevedeva, per il soggetto in grado di intendere e di volere, la possibilità di accettare o meno trattamenti sanitari che, anche a giudizio del medico, abbiano potenziale, ma non evidente carattere di accanimento terapeutico.

Ma il vero nodo della giornata, e del confronto tra maggioranza e opposizione, si è giocato sul nodo dell’ alimentazione e idratazione, per cui l’ emendamento Finocchiaro prevedeva che “nell’ ambito del principio di autodeterminazione, nel rispetto dell’ art. 32, secondo comma, della Costituzione, è ammessa l’ eccezionalità del caso in cui la sospensione di idratazione e alimentazione sia espressamente oggetto della dichiarazione anticipata di trattamento”. “Un ponte tra due mondi”, ha definito in aula la capogruppo Finocchiaro questo emendamento, “frutto di un’ ampia convergenza fra le diverse anime del gruppo Pd”.

Ma la maggioranza alza un muro, prima con Maurizio Gasparri, che ricorda come “alimentazione e idratazione siano diritti naturali che la Costituzione riconosce e che questa legge dovrà tutelare per difendere la vita”, poi con il leghista Fabio Rizzi, secondo il quale “lo sforzo del Pd è apprezzabile, ma l’ emendamento non è condivisibile in quanto l’ eccezionalità di cui si parla non è vera eccezionalità, ma di fatto una norma, perché introduce la sospensione in caso questa volontà sia introdotta nella Dat”. A fine mattinata Anna Finocchiaro tira le somme di giochi che appaiono ormai fatti: a questo punto “non mi aspetto più niente», confessa ai giornalisti e, sull’ ipotesi sempre più verosimile di un referendum abrogativo risponde: “Vedremo, per ora votiamo contro questa legge”.

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