Berlusconi: ‘Fiducia o si va a elezioni’

 Berlusconi non ha nessuna intenzione di fare passi indietro, piuttosto le elezioni.
Silvio Berlusconi lo ha ripetuto più volte nel corso del suo intervento alla Camera: un messaggio chiaro alle opposizioni, ai malpancisti ma anche a Napolitano. Tensione nel Pdl e preoccupazione di Berlusconi sui numeri, sul rischio di un ‘trappola’ o, quanto meno, di una fiducia risicata. Per questo motivo, ieri pomeriggio la maggioranza è stata impegnata in un susseguirsi di trattative e riunioni.

Napolitano a Berlusconi: ”Indichi lui la soluzione”

 Giorgio Napolitano ha chiesto a Berlusconi di garantire se gli attuali gruppi parlamentari che sostengono il governo siano in grado di adempiere ad impegni imprescindibili come l’insieme delle decisioni di bilancio. Il Capo dello Stato si riferisce chiaramente alla bocciatura dell’articolo 1 della legge sul Rendiconto generale dello Stato, provvedimento definitivamente stoppato dalla Giunta per il Regolamento della Camera.

Camera, conti pubblici: battuto il governo

 Dopo la bocciatura di governo e maggioranza sul primo articolo del rendiconto generale dello Stato, il relatore Giorgetti ha sospeso la seduta alla Camera.

I commenti di Fini e Bersani
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, dopo il no dell’Aula all’articolo 1 del ddl, ha dichiarato: ”Il presidente della commissione Giorgetti ha chiesto di sospendere la seduta. Mi sembra giusto, date anche le evidenti implicazioni di carattere politico dell’accaduto”. E Bersani: ”Mi aspetto che Berlusconi si convinca ad andare al Quirinale. Un governo bocciato sul consuntivo non può fare l’assestamento e senza assestamento il governo non c’è più”.

Berlusconi: presto riforme fisco e giustizia

 Il Presidente del Consiglio dichiara: “La riforma del sistema elettorale non è materia sulla quale mi sto esercitando. Le riforme che mi interessano in questo momento sono quelle del fisco, dell’architettura istituzionale, della giustizia, che sono il completamento delle riforme attuate in questi tre anni. Su questi temi, pur con il limite degli inesistenti poteri attribuiti dalla Costituzione al premier sto spronando la maggioranza a lavorare presto e bene in Parlamento. Su queste riforme decisive per il presente e per il futuro del Paese, sarebbe auspicabile un contributo fattivo dalle opposizioni, se pensassero davvero al bene comune e non solo alla mia poltrona di premier”.

Vertice Berlusconi-Tremonti a Roma

 Allo studio provvedimenti su infrastrutture e semplificazione
È durato circa due ore l’incontro a palazzo Grazioli tra il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, il quale però non ha fatto nessuna dichiarazione. Ma da fonti attendibili si è appreso che si è trattato di ”un ottimo incontro di lavoro, molto positivo”. Le stesse fonti riferiscono che giovedì prossimo Silvio Berlusconi parteciperà anche al seminario organizzato del Ministro dell’Economia con esperti, banche ed enti locali.

Berlusconi, ”Mi dimetto solo con sfiducia”

 Silvio Berlusconi ha confermato: “Ogni giorno ci chiedono un passo indietro. Stiano tranquilli perché non possiamo andare dietro alle aspettative dei media e dell’opposizione. Non ci dimetteremo se non dopo un voto di sfiducia in Parlamento che io escludo. Dobbiamo tornare ad essere un Paese civile ed oggi non lo siamo. Quando chiamate qualcuno non sentite la morsa di uno Stato di polizia. In questo momento lo Stato non lo sentiamo più come una tutela della libertà è molto importante procedere con la riforma per recuperare il senso di libertà. Ci presenteremo alla prossima scadenza elettorale, tra un anno e mezzo, con le carte in regola per vincere”.

Legge elettorale cambierà, ok da Berlusconi

 Il segretario del Pdl Angelino Alfano, al dibattito organizzato dalla fondazione Nuova Italia, così ha detto: La legge elettorale si cambia. Come Pdl, avendone io parlato con tanti e con il presidente del Consiglio Berlusconi, siamo già al lavoro. La prossima settimana convocherò un tavolo di soggetti istituzionalmente competenti per cambiare questa legge elettorale. L’obiettivo è ottenere il risultato di candidati non calati dall’alto ma spinti dal basso, per essere rappresentativi dell’intero paese e dei singoli territori”.

Berlusconi, subito legge intercettazioni e processo lungo

 Il presidente del Consiglio, durante l’incontro con Giorgio Napolitano, avrebbe parlato del caso Tarantini.
Ma nella riunione tra il Capo dello Stato e Berlusconi si è discusso soprattutto delle misure per la crescita. Berlusconi avrebbe confermato che i dati economici in suo possesso che riguardano l’Italia sono migliori rispetto a quelli prospettati dalle agenzie di rating e dai giornali. ”È in atto una speculazione alla quale il governo intende reagire con un piano per lo sviluppo”, avrebbe detto il capo di governo. Berlusconi ha quindi rassicurato Napolitano sui numeri in parlamento e sulla volontà di far uscire il Paese dalla crisi.

Merkel: se crolla l’euro, crolla l’Europa

 La Grecia ancora una volta lotta contro il rischio di default e uscita dall’euro.
L’Ue cerca di mantenere la linea di rigore tracciata finora, ma in realtà non vorrebbe trovarsi a gestire il default greco e l’effetto a cascata che il crack di un Paese dell’Euro avrebbe a livello economico e anche politico su tutto il vecchio continente. Angela Merkel senza mezzi termini avverte: “La disgregazione dell’euro porterà alla disgregazione dell’Europa”.

Fini: ”Berlusconi lasci”

 Il presidente della Camera, Gianfranco Fini: ”Io non giudico, io dico che purtroppo l’immagine dell’Italia a livello internazionale si aggrava giorno per giorno e nessuno capisce quello che sta accadendo nel nostro Paese. Nessuno capisce per quale motivo il presidente del consiglio dedichi buona parte del suo tempo a questioni che non sono relative alla lotta crisi economica e al rilancio dell’economia. Auspico che all’interno della maggioranza finiscano col prevalere il buon senso e la decisione di dare vita a un altro governo”.