Il ministro dell’ Interno Roberto Maroni, nel corso della cerimonia di consegna alle autorità Libiche di tre motovedette per fare i pattugliamenti, conferma la linea dura del governo e si appella a Bruxelles: “L’ Italia è in prima linea nella lotta all’ immigrazione clandestina, noi investiamo le nostre risorse per proteggere anche i paesi europei, ma vogliamo che la Ue prenda decisioni che finora non ha preso e aiuti i paesi più esposti su questo fronte”.
Anche perché, aggiunge il ministro, la collaborazione internazionale è indispensabile per contrastare il traffico di essere umani. E noi – aggiunge Maroni – abbiamo l’ impegno morale, prima che il diritto, di contrastare l’ indegno traffico di esseri umani con ogni mezzo. Ciò non vuol dire chiudere le porte a chi scappa dalle guerre e dalla fame.
La prima notizia di ieri è che il governo ha incassato ben tre fiducie in un giorno solo, una per ogni maxiemendamento presentato alla Camera al ddl sicurezza; il dato politico è che in maggioranza si registrano ancora scintille tra il presidente della Camera Gianfranco Fini e il leader della Lega Umberto Bossi sul respingimento dei richiedenti asilo politico. Ma quando poi si tratta di presentarsi all’ appuntamento con l’ urna, la maggioranza avanza compatta.
Il presidente del Consiglio, alla Camera durante l’ ultimo voto della giornata, sorride soddisfatto. Eppure, ieri mattina la tensione nella coalizione di governo era alta. Fini, conversando con i cronisti, aveva infatti detto chiaro e tondo che l’ Onu non è in campagna elettorale, mentre in Italia ci sono eccessi propagandistici che sarebbe meglio evitare, soprattutto su una faccenda delicata come i richiedenti asilo politico e il loro respingimento.
“Bisogna evitare eccessi propagandistici, dice Fini. e la proposta del ministro dell’ Interno Roberto Maroni di di far verificare le richieste di asilo in Libia è un’ ipotesi tra le tante, non peregrina”. Insomma, un problema con i respingimenti c’ è e non è un problema di punti di vista: ci sono le norme di diritto internazionale. Esiste il problema del respingimento dei migranti ed esiste il diritto all’ asilo. Solo che va verificato. Se si verifica sul territorio nazionale esistono i Cie, se si verifica durante il trasferimento deve essere certo che sia fatto in modo esaustivo e completo”.