La provocazione di Beppe Grillo sulla salute del Presidente Napolitano

 “Steve Jobs, 53 anni, nella sua ultima apparizione pubblica è apparso dimagrito, pallido. Steve Jobs soffre da tempo di un cancro al pancreas da cui sembrava guarito. Steve Jobs è il creatore della Apple. Molti pensano che sia lui il vero innovatore, l’unico genio dell’informatica. Non Bill Gates.
Steve Jobs è la Apple. La sua salute non è solo un fatto privato, è anche un fatto economico di rilevanza mondiale. La Apple non rilascia dichiarazioni sullo stato di salute di Steve Jobs. Gli analisti finanziari e gli azionisti vorrebbero sapere se Jobs può o meno continuare a ricoprire il suo incarico di presidente della Apple e per quanto tempo. Un analista ha spiegato che se la Apple vuole considerare la salute di Jobs un fatto privato, deve trasformarsi in società privata e ritirarsi dalla Borsa.
Giorgio Napolitano, 83 anni, trenta più di Jobs, nelle sue ultime apparizioni pubbliche è apparso sempre più distante, etereo. Giorgio Napolitano è in apparente buona salute, ma ricordando il suo passato, non trovano giustificazioni le sue prese di posizione e le sue azioni. Si è pronunciato contro la spettacolarizzazione dei processi quando le procure sono sotto l’attacco del governo. Ha firmato senza battere ciglio il lodo Alfano.

Napolitano ha promulgato la legge in materia di sospensione del processo per le alte Cariche dello Stato

 Al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stata sottoposta oggi, per la promulgazione, la legge in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato. Già il 2 luglio, in riferimento alla autorizzazione alla presentazione alle Camere del disegno di legge (ora approvato dal Parlamento), si era reso noto che “punto di riferimento per la decisione del Capo dello Stato è stata la sentenza n. 24 del 2004 con cui la Corte costituzionale dichiarò l’illegittimità costituzionale dell’art. 1 della legge n. 140 del 20 giugno 2003 che prevedeva la sospensione dei processi che investissero le alte cariche dello Stato. A un primo esame – quale compete al Capo dello Stato in questa fase – il disegno di legge approvato il 27 giugno dal Consiglio dei ministri è risultato corrispondere ai rilievi formulati in quella sentenza. La Corte, infatti, non sancì che la norma di sospensione di quei processi dovesse essere adottata con legge costituzionale.

Giustizia, ancora un intervento di Napolitano

 Interviene sulla questione giustizia con un messaggio a Torino, durante un convegno in ricordo dell’avvocato Vittorio Chiusano. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha lanciato un appello contro la spettacolarizzazione dei processi: “Nel momento in cui si riscontra una tendenza alla spettacolarizzazione dei processi, connotata dalla divulgazione di notizie attinenti a terzi estranei alle vicende, occorre recuperare equilibrio per assicurare dignità e decoro delle persone” scrive il Capo dello Stato.
Napolitano ricorda il “valoroso avvocato penalista, giurista di spessore, convinto difensore dei diritti fondamentali garantiti dalla nostra Costituzione. Il convegno su giusto processo e libertà di informazione, organizzato in suo onore dalla Camera Penale piemontese e dall’Associazione nazionale Riccardo Lombardi, testimonia l’attualità della lezione che egli ci ha lasciato nella sua attività e nei suoi studi. L’avv. Chiusano seppe infatti coniugare, con responsabilità e senso del limite – osserva il Capo dello Stato – la difesa del diritto alla informazione e la tutela del diritto dei cittadini a vedere salvaguardata la loro riservatezza.

Napolitano intervistato in Russia nel corso della Visita di Stato

 Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, su invito del Presidente della Federazione Russa, Dmitry Medvedev, sta effettuando una visita di stato a Mosca e San Pietroburgo dal 15 al 18 luglio, accompagnato dal Ministro degli Esteri Franco Frattini. Nel corso della visita il Presidente Napolitano avrà incontri con le più alte cariche dello Stato e del Governo russi nei quali verranno discusse le principali questioni dell’agenda bilaterale ed internazionale e verrà ribadita la forte amicizia fra i due Paesi.

Intervista al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dell’agenzia russa Itar-Tass in occasione della Visita di Stato nella Federazione Russa.

L’Italia si prepara a festeggiare i 150 anni dell’unità nazionale come stato unitario. Che posto occupa oggi l’Italia nello scacchiere internazionale?

Presidente
In questi 150 anni o quasi di vita dello Stato nazionale unitario italiano abbiamo vissuto periodi luminosi ed anche periodi bui. Ci siamo ripresi dopo la seconda guerra mondiale, dopo il periodo della dittatura fascista: abbiamo avuto anche un grande sviluppo, siamo diventati un Paese industrialmente avanzato. Oggi abbiamo seri problemi dinnanzi a noi: il mondo è cambiato e molte cose debbono cambiare anche in Italia, ma noi siamo profondamente fiduciosi nel ruolo e nell’avvenire del nostro Paese. Crediamo che l’Italia abbia da dare ancora un contributo di civiltà, di talento, di creatività a tutto il mondo; crediamo che il ruolo dell’Italia sulla scena internazionale sia inseparabile dalla sua appartenenza all’Unione europea. L’Italia è stato uno dei paesi fondatori dell’Europa comunitaria fin dai primi anni 50, e siamo ancora profondamente attaccati a questo grande progetto che speriamo possa realizzarsi e andare sempre più avanti anche con il nostro contributo.

Sì di Napolitano al lodo Alfano

Sì dal Colle. Un sì importante per il governo quello del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha autorizzato la presentazione alle Camere del disegno di legge in materia di processi penali nei confronti delle alte cariche dello Stato, il cosiddetto lodo Alfano. A quanto si apprende, il Capo dello Stato ritiene il ddl conforme alla sentenza della Consulta.

A quanto si apprende, punto di riferimento per la decisione del Capo dello Stato è stata la sentenza n. 24 del 2004 con cui la Corte costituzionale dichiarò l’illegittimità costituzionale dell’art. 1 della legge n. 140 del 20 giugno 2003 che prevedeva la sospensione dei processi che investissero le alte cariche dello Stato.

La lettera del Presidente Napolitano al Vice Presidente del CSM, Nicola Mancino

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione dell’esame conclusivo del parere sul decreto-legge n. 92 del 23 maggio 2008, ha scritto una lettera al Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Nicola Mancino, che l’ha letta all’inizio della seduta plenaria. Dopo aver fatto riferimento al richiamo dello stesso Mancino alla regola di riservatezza, il Capo dello Stato ha tra l’altro scritto:

Napolitano: Auspico clima più sereno e costruttivo

 Nel giorno del suo ottantatreesimo compleanno, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, da Capri, lancia un appello alle forze politiche: “Auspico un clima più sereno e costruttivo nella politica italiana e nella vita istituzionale”.
Il Capo dello Stato ha detto di aver ricevuto numerose telefonate sottolineando che “gli auguri più graditi naturalmente sono stati quelli dei miei figli”.
Tra i messaggi ricevuti, anche quelli della seconda e della terza carica dello Stato. “Caro Presidente – ha scritto il presidente del Senato, Renato Schifani- desidero inviarle, nella felice occasione del suo compleanno, anche a nome dei colleghi senatori, i più sinceri auguri. Il suo costante impegno nella difesa delle istituzioni democratiche e del dialogo tra le forze politiche costituisce esempio prezioso per il nostro lavoro quotidiano. Voglia accogliere, caro Presidente, i sensi della mia più alta stima e considerazione”.

Tenaglia (PD): Il lodo Schifani bis un colpo di mano ad personam

 Sono andati avanti. Da soli. Per una norma che appare pesantemente “ad personam” garantendo l’immunità al Presidente del Consiglio, carica attualmente ricoperta da Silvio Berlusconi.
Il Consiglio dei Ministri ha dato via libera al cosiddetto “lodo Schifani bis” il disegno di legge sull’immunità delle più alte cariche istituzionali per il quale il Partito Democratico ha già annunciato il suo no.
Il provvedimento – presentato dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano – esonera per tutta la durata dell’incarico le prime quattro cariche dello Stato (presidente della Repubblica, presidente del Consiglio, presidenti del Senato e Camera) da tutti i “reati extrafunzionali”, non commessi cioè nell’esercizio delle loro funzioni, garantendo loro l’immunità giudiziaria.

Napolitano: Governi non usino Ue come capro espiatorio

Giorgio Napolitano punta l’indice contro quei Governi che hanno utilizzato in questi anni l’Unione Europea come “capro espiatorio per coprire le loro responsabilità e insufficienze”. In fondo, spiega intervenendo agli “stati generali dell’Europa” la responsabilità del voto irlandese che ha bocciato il Trattato di Lisbona. A forza di nascondersi dietro le direttive comunitarie si è creato un “problema di partecipaizone e di consenso dei cittadini” che ha minato il processo di integrazione.

Napolitano giunge al Palazzo dei Congressi di Lione ed è accolto da un piccolo gruppo di ragazzi che sventolano la bandiera irlandese. Sulle magliette verde smeraldo portano la scritta: “Non ignorate il nostro voto”. Sarà un gruppo sparuto, ma di solito le manifestazioni del genere di quella a cui sta prendendo parte una volta vedevano i giovani manifestare perché si spingesse sull’acceleratore dell’unità. Evidentemente è un segno dei tempi.