La manovra estiva del governo supera la prova della Camera fra molte polemiche

 Protesta l’ opposizione per il primo via libera del Parlamento al nuovo pacchetto di misure anti – crisi. L’ Mpa lascia l’ Aula in segno di protesta contro la politica per il Sud, Dario Franceschini attacca il ricorso alla fiducia: “È un abuso, uno svuotamento del sistema parlamentare”. Dure le critiche da Idv e Udc sia alla fiducia sia ai contenuti del provvedimento piovono.

Il decreto andrà al Senato dove dovrebbe essere ulteriormente ritoccato sul ruolo del ministero dell’ Ambiente sull’ energia, come chiesto dal ministro Stefania Prestigiacomo. Per il disco verde definitivo, quindi, bisognerà attendere la prima settimana di agosto quando le novità saranno finalmente legge dopo un ritorno a Montecitorio.

Molte le misure introdotte nel passaggio alla Camera. Modifiche che arricchiscono un testo già di per sé corposo. Tra le principali novità delle commissioni e del maxiemendamento per l’ Aula, l’ introduzione dello scudo fiscale – ter, la miniriforma delle pensioni con l’ allungamento dell’ età di pensionamento delle donne nel pubblico impiego, la regolarizzazione di colf e badanti, la moratoria sui debiti delle Pmi, gli sgravi alle imprese per il rafforzamento patrimoniale, e le modifiche alla golden tax e la Tremonti – ter.

Numerose anche le misure contenute nel testo licenziato dal Consiglio dei ministri lo scorso 26 giugno: bonus alle imprese che non licenziano alla proroga per gli sfratti, nuovo rinvio per la class action, aumento dei rimborsi per i piccoli azionisti e obbligazionisti Alitalia, norme sul massimo scoperto, velocizzazione dei pagamenti della P.A. e la stretta sulle compensazioni Iva.

Il presidente francese Nicolas Sarkozy colpito da malore mentere faveva sport

 Lieve malore con una breve perdita di conoscenza per Nicolas Sarkozy, colpito oggi da una “sincope vagale” mentre faceva footing a Versailles, nella Residenza della Lanterne, dove ama passare i fine settimana. Un testimone oculare, che passeggiava nel Parc du Chateau contiguo alla residenza, ha indicato di aver visto fra le 13 e le 13.30 un uomo di spalle che correva circondato da guardie del corpo, che improvvisamente si sarebbe accasciato.

Il testimone ha detto di non aver potuto accertarsi dell’ identità dell’ uomo, ma di aver visto un elicottero arrivare dopo 10 minuti e ripartire seguito da un secondo elicottero bianco. Sarkozy è stato subito portato all’ ospedale militare parigino di Val – de – Grace, dove è stato ricoverato per diversi esami complementari, raggiunto dalla moglie Carla Bruni che – secondo una buona fonte vicina al presidente – si trova al suo fianco in questo momento.

Il malore sofferto dal capo dello Stato francese è da considerarsi lieve, hanno indicato fonti dell’ Eliseo: le sincopi vagali sono dovute all’ iperattività del nervo vago, il cui ruolo è quello di rallentare il battito cardiaco. Provocano in sostanza un breve svenimento, abbastanza spettacolare, ma in generale privo di conseguenze per chi lo soffre e non richiedono trattamenti specifici.

Sarkozy, che ha 54 anni, si è da subito distinto per essere un presidente iperattivo, che ha fatto della sua immagine sportiva e giovanile una caratteristica specifica della sua presidenza. Fa footing diverse volte alla settimana per circa un’ ora e ama andare in bicicletta. Ha anche fatto di tutto per alimentare una fama di lavoratore indefesso, che prende iniziative a 360 gradi sia in politica nazionale che internazionale.

Verso un maxiemendamento al decreto anticrisi. Fini: “Lo valuteremo”

 Il governo porrà la fiducia su un maxiemendamento al decreto anticrisi. Il testo messo a punto dal governo è stato presentato ed è al vaglio della presidenza della Camera per l’ ammissibilità, mentre già circola una bozza che contiene modifiche sulle riserve auree, che elimina la sanatoria sulle slot machine e le modifiche al testo originario sulle banche.

I deputati hanno deciso ieri mattina di interrompere in anticipo il dibattito generale e iniziare la discussione sul complesso degli emendamenti per accelerare i tempi, visto che il passaggio parlamentare del dl 78 si sta confermando piuttosto complicato. Il vaglio che attende il maxiemendamento sarà molto rigido da parte del presidente della Camera Gianfranco Fini che anche stamani ha ribadito l’ intenzione di sottoporre l’ eventuale maxiemendamento a un rigoroso e attento esame. Nel caso Fini bocciasse alcune delle richieste, l’ esecutivo potrebbe solo introdurre le modifiche in Senato, ma si prospetterebbe per Montecitorio una terza lettura agostana.

Al via l’ autostrada regionale Brescia – Milano, la prima realizzata in Project Financing. Presente Silvio Berlusconi

 “Una giornata storica che dimostra che i nostri sforzi sono stati premiati e le promesse mantenute”. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, esprime così la sua soddisfazione durante la cerimonia di avvio dei cantieri della Brebemi, 62 km di autostrada da Brescia a Milano, la prima totalmente in Project Financing in Europa (1,6 miliardi), che sarà aperta al traffico nel 2012.

Alla presenza del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dei ministri Altero Matteoli e Umberto Bossi, del presidente di Brebemi Francesco Bettoni, del presidente di BancaIntesa, Giovanni Bazoli, del presidente Anas, Pietro Ciucci, dell’ad di Cal, Antonio Rognoni, del sindaco di Milano, Letizia Moratti, e dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, Formigoni ricorda il fondamentale lavoro di governance e di regia svolto dalla Regione basato sul partenariato con gli enti locali e i soggetti sociali ed economici del territorio, culminato in un fondamentale Accordo di programma, che ha consentito di dirimere conflitti e trovare soluzioni condivise.

Così come fondamentale è stata l’ istituzione della CAL, Concessioni autostradali lombarde, per velocizzare i tempi e stabilire costi certi e scadenze certe. Sottolinea, il presidente lombardo, i vantaggi che l’ opera (non una semplice autostrada ma un sistema, straordinariamente moderno ed ecologico) porterà al territorio e alla sua economia. Innanzitutto come messaggio di fiducia in un momento di crisi economica.

“Studi recenti – ricorda Formigoni – indicano che quest’ opera avrà una ricaduta occupazionale nei prossimi anni calcolabile in 30.000 posti di lavoro e in un incremento del Pil regionale pari a 260 milioni”. Senza sottovalutare i vantaggi per la viabilità, per l’ ambiente e per la riduzione dell’ inquinamento atmosferico.

Estero. Barack Obama ha spiegato direttamente al Paese la sua riforma sanitaria

 La riforma del sistema sanitario Usa è “centrale” per l’ economia statunitense e per uscire dalla crisi finanziaria e il Congresso deve approvarla entro l’ anno. Nel tentativo di persuadere gli scettici, anche nel suo partito, e di fronteggiare le critiche a un piano che, secondo i critici, costerà un miliardo di dollari, Barack Obama ha voluto spiegare direttamente al Paese la sua riforma sanitaria; e nel “prime time” delle tv statunitensi ha difeso la necessità della sua riforma, ambiziosa promessa della campagna elettorale.

Ereditata la peggiore crisi economica degli ultimi 50 anni, ha premesso Obama, “siamo riusciti ad evitare il peggio, ma ancora molto resta da fare, e considerati gli alti costi del sistema sanitario, la riforma è centrale in questo sforzo. Il deficit federale sta crescendo a causa degli smisurati costi del programma di salute per gli anziani (Medicare) e per i poveri (Medicaid), ha aggiunto Obama, se non controlliamo questi costi, non saremo in grado di controllare il deficit”.

La speranza che i legislatori arrivino all’ obiettivo di approvare una versione iniziale prima della pausa estiva, ad agosto, comincia ormai a svanire, ma il presidente ha detto che «le stelle sono allineate perché il via liberà arrivi entro l’ anno. Obiettivo quello di aiutare milioni di americani che si trovano a fronteggiare gli alti costi assicurativi o che non hanno affatto una copertura sanitaria.

A rischio le celebrazioni del 150° dell’ unità nazionale. Il presidente della Repubblica: “C’ è la necessità di decisioni urgenti”

 Carlo Azeglio Ciampi, presidente del comitato dei garanti, denuncia lo stato di paralisi in cui versa la preparazione del Giubileo della Nazione, che nel 2011 dovrebbe celebrare il 150° dell’ unità nazionale. E minaccia le dimissioni. Immediata la reazione di Giorgio Napolitano alla denuncia: “A questo punto c’ è la necessità di decisioni urgenti”.

“Se non si muoverà nulla – aveva detto l’ ex presidente della Repubblica in un’ intervista al Corriere della sera – se non ci sarà niente di nuovo da parte del governo, a settembre lascerò il comitato dei garanti per le celebrazioni”. Ciampi ha parlato di un passo ormai inevitabile, dal momento che non avverte alcuna voglia di impegnarsi seriamente in questa iniziativa.

Fu proprio Ciampi, perfettamente in linea con lo spirito della sua presidenza concentrata sul recupero e la valorizzazione della memoria condivisa, a caldeggiare il lancio di Italia 150. In seguito, il governo presieduto da Romano Prodi adottò l’ iniziativa e creò il comitato dei garanti che avrebbe dovuto coordinare le celebrazioni. Lo stesso Prodi affidò la presidenza del comitato a Ciampi, che nel 2008 presentò ufficialmente il logo dell’ iniziativa.

Oggi, a meno di un anno e mezzo dalla scadenza, mancano le idee, mancano i soldi, manca l’ impegno e tutto sembra ristagnare. Quello che manca è il cuore – ha denunciato Ciampi. La classe dirigente nazionale sembra dunque essere animata da uno tiepido afflato patriottico.

Formigoni lancia l’ Università e la Fiera Euro – Mediterranea

 Un’ Università euro – mediterranea con scambio di studenti, docenti e ricercatori. E una Fiera euro – mediterranea che coinvolga la principali manifestazioni espositive dei paesi europei e nordafricani. Sono le due proposte forti, imperniate su capitale umano e sviluppo delle relazioni economiche, che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha lanciato intervenendo alle conclusioni del Forum economico finanziario del Mediterraneo, svoltosi martedì (con la partecipazione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi) e ieri (con la chiusura del ministro degli Esteri Franco Frattini) al Palazzo Mezzanotte di Milano.

Si tratta di due proposte che per il presidente lombardo sono strategiche per centrare l’ obiettivo di un Mediterraneo davvero sostenibile, un obiettivo per il quale non bastano ambiente e energia, ma occorrono anche welfare e sanità, cultura e integrazione sociale, educazione e innovazione.

I due elementi principali per vincere la sfida di una autentica sostenibilità – sottolinea Formgioni – sono le persone, il capitale umano, specialmente i giovani, e le imprese, il sistema economico e produttivo.

Ateneo
“La prima proposta, l’ Ateneo Euro – Mediterraneo – ha spiegato Formigoni – ha come obiettivo quello di valorizzare i giovani, dando vita non ad un luogo fisico, ma ad un’ Università virtuale e al tempo stesso reale, che metta in rete tutte le Università dei nostri Paesi, a cominciare dai 12 Atenei lombardi, favorendo lo scambio di docenti, di studenti, di ricercatori”.

Formigoni pensa a un programma che metta insieme finanziamenti pubblici e privati per fornire borse di studio, opportunità di alloggio, facilitazioni sui visti, che favorisca quindi la circolazione delle conoscenze e delle persone.

“Per questo – ha esortato Formigoni – invito i giovani lombardi a incrementare lo studio della lingua araba. Così facendo sarà più facile per loro recarsi nella sponda sud, dialogare con un mondo vicino geograficamente, ma troppo spesso lontano culturalmente, senza perdere la propria identità. Ed egualmente sono certo che anche molti giovani di lingua araba saranno stimolati per gli stessi motivi a studiare l’ italiano e le altre lingue”.

Formigoni: Mediterraneo strategico per l’ Italia. L’ intervento al Forum economico – finanziario aperto da Berlusconi

 Puntare sul Mediterraneo, e su un Mediterraneo di pace, è una necessità per il futuro dell’ Italia. Ed è fondamentale il protagonismo anche dei sistemi regionali, come l’ esperienza lombarda dimostra, per rafforzare legami e scambi con i paesi rivieraschi.

Sono questi alcuni dei concreti espressi dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nel suo saluto introduttivo al Forum economico e finanziario, la grande assise politico – economica annuale, avviata da Regione Lombardia e Camera di Commercio di Milano, il lunedì mattina a Palazzo Mezzanotte dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e proseguita con gli interventi del presidente dell’ Egitto, Hosni Mubarak, e del ministro dell’ Economia francese, Christine Lagarde.

Tenda di pace
Formigoni ha parlato della necessità di puntare sul Mediterraneo richiamando due immagini. La prima, che risale all’ immediato dopoguerra, è la visione lapiriana del Mediterraneo come tenda della pace.

“Vogliamo riprendere questa visione – ha detto il presidente lombardo – mettendo in campo le nostre energie e il nostro impegno politico a favore di un disegno comune di costruzione della libertà, attraverso una volontà condivisa di abbattere antiche barriere e favorire aperture reciproche”.

La seconda immagine è quella recentissima della stretta di mano tra Obama e Gheddafi al G8 dell’ Aquila, un’ immagine che parla da sé e lancia un messaggio di conforto a tutti quelli che non hanno mai smesso di sperare in un futuro di pace concreta e duratura.

Nuove registrazioni D’ Addario – Berlusconi. Polemica sulla violazione degli atti segreti di indagine

 Seconda puntata delle registrazioni D’ Addario – Berlusconi. Sul sito dell’ Espresso sono infatti state pubblicati altri quattro audio realizzati, si legge, «dalla escort sugli incontri con Berlusconi a Palazzo Grazioli”. In particolare, tre sarebbero conversazioni tra la donna barese e il presidente del Consiglio, relativi a incontri di metà ottobre e alla mattina del 5 novembre 2008. Un’ altra registrazione, invece, avrebbe come protagonisti la stessa D’ Addario e Giampaolo Tarantini.

Sullo sfondo intanto infuria la polemica sulla violazione degli atti segreti di indagine. La procura di Bari si difende. Il procuratore Marzano fa sapere che si tratta di materiale informatico che Patrizia D’ Addario ha consegnato, a seguito delle dichiarazioni rese al pubblico ministero ed alla polizia giudiziaria.

Materiale ritualmente acquisito e adeguatamente custodito in plichi sigillati collocati in una cassaforte blindata di questo ufficio. “La pubblicazione – sostiene il procuratore – di conversazioni asseritamente registrate non è pertanto riferibile in modo alcuno agli uffici di Procura, che non hanno ancora proceduto all’ apertura dei plichi sigillati, all’ ascolto ed alla riproduzione del contenuto del suddetto materiale”.

S’ infiamma anche lo scontro politico. Il Pd attacca Berlusconi sostenendo che “la versione dei fatti data dal premier è stata smentita di nuovo da questi nastri” e pertanto il premier “adesso avrebbe l’ elementare dovere di chiarire davanti all’ opinione pubblica senza esagerare con le polemiche verso i giornali che fanno solo il loro lavoro” spiega Gentiloni.