La manovra in Senato

di isayblog4 18 views0

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Il Pdl apre a possibili modifiche al testo. In maggioranza si ipotizzano nuove tasse sui capitali scudati, l’innalzamento dell’Iva e l’introduzione del quoziente familiare. I capigruppo Pdl di Camera e Senato, aprendo ai miglioramenti: ”Come responsabili della principale forza politica della maggioranza siamo aperti al dibattito ed a ipotesi migliorative che dovessero emergere in Parlamento, da qualunque parte esse provengano”. Sulle possibili modifiche il Pd apprezza che si parli di tassare i capitali scudati, ma lamenta che si parli di una imposta ”risibile”.

Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni Economiche del Gruppo del Pd alla Camera, dice: ”La proposta del Pd di un prelievo sui capitali rientrati con lo scudo fiscale è seria ed utile, come dimostra il dibattito aperto ieri dalle dichiarazioni, seppur caute, del presidente del Consiglio. Probabilmente l’idea di tassare solo dell’1-2% i capitali rientrati con lo scudo, anticipata oggi, è proprio farina del sacco di Tremonti”.
E Antonio Di Pietro controbatte: ”Tra il dire e il fare c’è di mezzo il governo Berlusconi e i tanti suoi amici scudati. Solo quando lo faranno veramente ci crederò. E se lo fanno lo devono fare sostanzialmente: se introducessero un finto contributo di solidarietà, magari dell’1%, sarebbe l’ennesima presa in giro”. Sull’ipotesi di aumentare l’Iva dice: ”Invece di deprimere i consumi è meglio far tornare in patria i soldati che si trovano in Libia e in Afghanistan”.
Berlusconi: ”La manovra è certamente migliorabile, ma i saldi sono intoccabili”. Uno stretto consigliere del premier sottolinea la necessità di ”chiudere la partita della manovra il prima possibile, tanto più dopo il giudizio positivo del Financial Times, altrimenti la chiuderanno gli speculatori”. Ecco perché le aperture del presidente del Consiglio a possibili miglioramenti rischiano di scontrarsi contro la realtà dei mercati.
Ad ogni modo, il fatto stesso che nel governo ci si ragioni sopra è positivo: in tanti nel Pdl, infatti, la ritengono ”giusta e utile” a coprire quelle piccole modifiche sul fronte del contributo volontario per i redditi sopra i 90mila euro, come ad esempio un alleggerimento per chi ha familiari a carico. Ma è una misura che vede la ferma contrarietà di Tremonti, che ritiene l’intervento ”incostituzionale”. Eppure, lo stesso Berlusconi non chiude del tutto alla proposta.
Le parole di Berlusconi confermano che l’orientamento è di non stravolgere l’impianto del testo varato dal Cdm: ”I saldi della manovra sono intoccabili. Ma se durante il percorso parlamentare emergono delle nuove idee migliorative, nulla osta a che siano accolte, anche con l’obiettivo di rendere ”più accettabile” la manovra al Paese. L’impianto, tuttavia, resta quello. Berlusconi, infatti, boccia l’ipotesi di un aumento di un punto dell’Iva perché pur dando un gettito importante (circa 5 miliardi), avrebbe l’effetto di contrarre i consumi e di stimolare l’evasione.
‘Il contributo di solidarietà sembra destinato a restare: è un fattore di giustizia per non far gravare la manovra solo sulle classi sociali più disagiate – spiega Berlusconi – Certo è sempre possibile modificarne qualche aspetto, ma comunque non è una patrimoniale che sarebbe ingiusta oltre che inutile”.

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