Flash sulla manovra: ok bipartisan sui tempi, ma resta il no del Pd

di isayblog4 17 views0

Spread the love

Per difendere i titoli del debito pubblico dagli attacchi speculativi, Camera e Senato si preparano ad approvare definitivamente la manovra entro domenica, in modo che lunedì, i mercati alla loro riapertura abbiano un segnale dal sistema Paese. Un percorso veloce, a tempo di record, per un decreto di aggiustamento dei conti. A dare l’input per l’approvazione veloce del provvedimento sono stati Anna Finocchiaro, Gianpiero D’Alia e Felice Belisario, capigruppo delle opposizioni in Senato.

Il presidente del Senato Renato Schifani ha accolto subito la richiesta e, grazie all’appoggio dei gruppi di maggioranza, ha convocato la conferenza dei capigruppo, per riscrivere i tempi dell’iter della manovra. E infatti entro giovedì il decreto sarà licenziato dal Senato, per approdare il giorno stesso alla Camera, alla commissione Bilancio. In modo che lunedì i mercati finanziari aprano con la manovra già approvata.
Anche il presidente Gianfranco Fini ha convocato la Conferenza dei capigruppo: ”Sono ottimista su un accordo anche alla Camera su un iter rapidissimo: il fatto stesso che abbia convocato la conferenza dei capigruppo lo dimostra”.
Silvio Berlusconi ha sottolineato: ”La crisi ci spinge ad accelerare il processo di correzione in tempi rapidissimi, a rafforzarne i contenuti, a definire compiutamente i provvedimenti ulteriori volti a conseguire il pareggio di bilancio nel 2014. Le nostre banche sono solide e la nostra economia è vitale e può contare sul senso di responsabilità delle parti sociali. La crisi chiede un iter rapido e misure più forti”.
Bersani replica così alle affermazioni ottimiste di Silvio Berlusconi: ”Noi per l’Italia facciamo la nostra parte, siamo fiduciosi ma non credo che Berlusconi sia un elemento di fiducia né per l’Italia né per il contesto internazionale”.
Alfano: ”Il Pdl propone di approvare la manovra economica, alla Camera, entro il fine settimana e dà la propria disponibilità a compiere ogni sforzo per raggiungere questo obiettivo. L’ottima prova che il Senato della Repubblica sta offrendo, chiudendo i lavori dopodomani deve completarsi con la rapidissima approvazione della manovra da parte della Camera”.
Finocchiaro: “L’auspicio è che il testo della manovra sia licenziato dall’Aula del Senato al massimo giovedì mattina, così che la Camera possa approvarla entro domenica. L’importante è che lunedì i mercati finanziari aprano con la manovra già approvata”. La richiesta di un’accelerazione nell’esame della manovra è contenuta in una lettera inviata al presidente del Senato, Renato Schifani, e firmata da Pd, Idv e Udc.
Giulio Tremonti incontrerà le opposizioni nel pomeriggio. Durante la conferenza stampa il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, ha chiesto che il confronto avvenga nelle sedi istituzionali, e cioé in Senato, in modo che tutto avvenga alla luce del sole.
Il Terzo Polo, in una nota congiunta firmata da Gian Luca Galletti (Udc), Benedetto Della Vedova (Fli), Linda Lanzillotta (Api) e Carmelo Lo Monte (Mpa), così chiarisce: “Assistiamo con crescente preoccupazione alle notizie che arrivano dai mercati finanziari: ogni minuto che passa la situazione si fa sempre più drammatica e il nostro Paese brucia miliardi di euro. Fermo restando il giudizio negativo sulla manovra di riequilibrio, come forze politiche di opposizione che hanno ben presente cosa rischia l’Italia e non si sottraggono alle loro responsabilità, ci impegniamo e allo stesso tempo chiediamo alla maggioranza di arrivare all’approvazione della manovra in tempi certi: il Senato la licenzi nella giornata di domani, in modo che la Camera possa fare altrettanto entro la fine di questa settimana e che quindi, alla riapertura dei mercati di lunedì prossimo, il decreto sia già diventato legge”.
Tutti i rappresentanti delle opposizioni presenteranno alla Camera pochi emendamenti alla manovra del governo e, pur non condividendone i contenuti, consentiranno la sua approvazione rapidamente, entro la sera di venerdì prossimo. Questo è l’accordo fatto in una riunione dei capogruppo di minoranza a Montecitorio.
Finocchiaro: ”Il ministro Tremonti ha accolto alcuni emendamenti alla manovra proposti dalle opposizioni riguardanti tra l’altro le indicizzazioni delle pensioni, la progressività del bollo sui depositi titoli e la norma sull’ammortamento per le società concessionarie”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>