Berlusconi: ”Manovra dopo verifica 22 giugno”

di isayblog4 138 views0

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Silvio Berlusconi, al termine del consiglio dei ministri: “Presenteremo la manovra nei giorni immediatamente successivi alla verifica del 22 giugno. Abbiamo le idee chiare e non siamo preoccupati dell’impatto che potrà avere sull’opinione pubblica. Sono intimamente convinto che non ci sia un’alternativa per l’Italia a questa maggioranza e a questo governo“. Ribatte il ministro dell’interno Roberto Maroni: ”Rimando a Pontida. E Berlusconi ascolterà attentamente”.

La conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha stabilito che Berlusconi prenderà la parola nell’aula della Camera mercoledì 22 giugno per la verifica parlamentare richiesta da Napolitano dopo la nomina dei nuovi sottosegretari. Gli esiti della giornata parlamentare non sono ipotizzabili. Potrebbe esserci la richiesta di un voto di fiducia, ma la maggioranza con Fabrizio Cicchitto afferma che la fiducia verrà posta solo se l’opposizione presenterà un proprio documento.
Il capogruppo del Pd Dario Franceschini chiarisce: “I gruppi di maggioranza e di opposizione potranno presentare documenti fino all’ultimo. La maggioranza non mi pare abbia intenzione di presentare nulla. Noi ci riserviamo di valutare che tipo di conclusione dare al dibattito di martedì”. E Cicchitto ribatte: “Non capiamo che cosa voglia fare l’opposizione. Se presenteranno un documento il governo chiederà la fiducia, diversamente ci sarà soltanto un confronto sul’informativa”.
I pronostici di Fini: ”Berlusconi dovrebbe fare un gesto d’amore per l’Italia e per il centrodestra e passare la mano. Ma non lo farà. E il governo collasserà come un mobile pieno di termiti. Appoggerei un governo che adottasse l’agenda Draghi, le quattro o cinque priorità per il Paese. Ma se si dovesse andare ad elezioni anticipate, i poli saranno tre, senza accordi neoulivisti tra forze unite solo dall’idea di sconfiggere Berlusconi. Il 22 giugno, comunque, non succederà nulla, anche se Berlusconi dovrebbe andare in Aula a riconoscere che il programma del 2008 non c’è più. Minimizzare sostenendo che la sconfitta è dovuta al mancato taglio delle tasse significa nascondere la testa sotto la sabbia”.

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