Il Senatore Fluttero Pdl: “Il Ministro Prestigiacomo sul clima non ha deleghe in bianco. Non siamo “negazionisti” ma è necessario il confronto”

 Il Governo Berlusconi non ha l’ “eco singhiozzo”, però è necessario un dibattito tra coalizione, gruppi parlamentari, partito e Governo per definire gli obiettivi delle politiche ambientali che concretizzino in scelte pratiche ed omogenee il concetto dell’ “ambientalismo del fare” che si contrappone all’ ambientalismo del no rappresentato dall’ ex Ministro Pecoraro Scanio e dalla sinistra in generale.

Ho sostenuto in Senato la mozione sul presunto riscaldamento globale di origine antropica perché questa mozione non è negazionista ma realista e pone una serie di dubbi sulla opportunità di indirizzare le politiche ambientali e quindi gli investimenti pubblici sull’ obiettivo di ridurre le emissioni di Co2 con la certezza che, se anche fosse davvero in corso un riscaldamento di origine antropica, gli effetti dei nostri costosi piani sarebbero del tutto ininfluenti.

Referendum: rinvio o election day? Bossi: “La legge prevede che elezioni e referendum non si possano abbinare: sarebbe incostituzionale”

 Dopo la burrasca dei giorni scorsi sulla data del referendum, le acque sembrano calmarsi, almeno nella maggioranza, mentre sale l’ ipotesi di un rinvio della consultazione all’ anno prossimo. Ipotesi che Di Pietro e i referendari bocciano, mentre dal Pd si attende una proposta ufficiale. Intanto, dopo le affermazioni del premier, Umberto Bossi spiega: “Io non ho bisogno di mettere Berlusconi con le spalle al muro. I nostri rapporti sono troppo cordiali per cose del genere. A Berlusconi basta chiedere…”.

“Si fanno strumentalizzazioni sulla pelle dei terremotati – prosegue Bossi – non è vero che separare le europee dal referendum costerà 400 milioni in più. Costerà qualcosa, ma molto meno: bisogna dividere almeno per dieci. Inoltre Maroni sta preparando un provvedimento per cui lo spoglio delle schede sarà a costo zero. E comunque la legge prevede che elezioni e referendum non si possano abbinare: sarebbe incostituzionale”.

Berlusconi spiega il suo diniego all’ election day: “La Lega avrebbe fatto cadere il governo”

 “Quelle sull’ election day sono polemiche fuori luogo. Mi dispiace che sia stata considerata una debolezza del presidente del Consiglio e del Popolo della Libertà, ma abbiamo ceduto alla richiesta di un partito della maggioranza e se non avessimo accettato avrebbe fatto cadere il governo”. È quanto ha detto ai giornalisti il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, mentre era in corso l’ inaugurazione di una scuola a Poggio Picenze.

In un momento in cui c’ è da gestire il sisma in Abruzzo, la presidenza del G8 e la crisi economica sarebbe stato da irresponsabili far cadere il governo. Così il presidente del Consiglio ha parlato della scelta della maggioranza di non fare l’ election day. Il premier ha spiegato che il Pdl è favorevole all’ approdo al bipartitismo. “Ma – ha sottolineato – avremmo avuto, a seguito di una situazione per noi favorevole, il risultato di far cadere la maggioranza di governo. Dunque anche qui abbiamo dovuto rinunciare a quello che per noi era un fatto positivo”.

Referendum. Il Pdl dice no all’ election day

 Berlusconi converge sulla posizione della Lega: niente accorpamento tra la consultazione sulla legge elettorale e le elezioni europee e amministrative. Il referendum sulla legge elettorale non si svolgerà insieme a amministrative e europee, ma il Pdl sonderà il Pd sulle date del 14 o 21 giugno. È l’ accordo raggiunto a Palazzo Grazioli tra i vertici del Pdl e della Lega.

Lasciando la riunione, i capigruppo Pdl, Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto, hanno spiegato che la maggioranza “chiederà una consultazione alle opposizioni per verificare se l’ ipotesi migliore per svolgere il referendum sia il 14 o il 21 di giugno. Se si vuole risparmiare, il 21 è l’ ipotesi più percorribile”.

Sulla “soluzione 21 giugno” c’ era stato un primo disco verde dal leghista Angelo Alessandri: “Abbiamo valutato con il segretario – dice ad Affaritaliani.it – diverse ipotesi e quella del 21 giugno ci sembra quella più congeniale, una buona soluzione per evitare di mandare la gente a votare tre volte di fila. Poi c’ è da guardare al discorso dei costi e ci ragioniamo”.

Apertura dai lumbard che Maurizio Gasparri aveva valorizzato subito: “È un chiaro segnale di distensione – dice il presidente dei senatori Pdl – che potrebbe presto sciogliere questo nodo ed avviare con la necessaria chiarezza e tranquillità la campagna elettorale”.

Ad ogni modo, Anna Finocchiaro ricordava che “non esiste un problema di incostituzionalità. Fa sinceramente sorridere che oggi la Lega, che non sempre ha avuto tanta sensibilità, si scopra così attenta alla nostra Costituzione e la tiri in ballo per dire no all’ election day”.

“100 progetti per 100 province”. Un piano di Silvio Berlusconi per la ricostruzione dell’ Abruzzo

 Dividere in 100 i progetti della ricostruzione e affidarne la responsabilità a ciascuna delle province italiane. È questo il piano che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi intende attuare per la ricostruzione delle zone abruzzesi colpite dal sisma. E sulle new town precisa: non si tratta di una alternativa alla ricostruzione, ma di belle città da costruire in più in zone verdi.

Gli Enti locali saranno protagonisti della ricostruzione con l’iniziativa 100 progetti per 100 province. Con l’ affidamento della ricostruzione alle province, queste potrebbero responsabilizzarsi agendo comunque sotto il coordinamento della Protezione Civile. Saranno privilegiati i progetti di facile e immediata realizzazione, con pesanti ripercussioni di immagine per le imprese che non saranno in grado di rispettare i tempi stabiliti.

Per la ricostruzione si potrebbe intervenire con una tecnica antisismica giapponese, che dovrà essere accompagnata da una successiva edificazione razionale. Il Presidente Berlusconi torna così sull’ argomento new town, precisando che non sono ghetti alternativi alla ricostruzione, ma case in più situate in spazi verdi, realizzate con l’ intervento pubblico, ma soprattutto con quello di privati e banche.

Idea che il Presidente del Consiglio difende contro le critiche di noti architetti. Tra questi Fuksas, che boccia le New Town in quanto a suo avviso appartenenti a un’ idea urbanistica americana degli anni ’30. Secondo l’ architetto romano una città è altro rispetto a giardinetti o laghi, che non possono supplire alle tipiche relazioni di un nucleo urbano.

Gravissimi i danni del terremoto in Abruzzo: solidarietà per la ricostruzione

 Drammatici i bilanci sui danni al patrimonio edilizio causati dal terremoto in Abruzzo che ha toccato punte fino a 5,8 gradi della scala Richter. I crolli hanno gravemente colpito il patrimonio artistico dell’ Aquila, per il quale è stata attivata una task force dal Ministero dell’ Interno. Iniziative analoghe sono state prese per le infrastrutture stradali e le comunicazioni. Riaperto il confronto sulle norme tecniche.

Nonostante la mancanza di una classificazione ufficiale, è ipotizzabile che i danni materiali subito dalle zone colpite ammontino a 10 miliardi di euro, Interamente da ricostruire il centro storico del capoluogo abruzzese visto che sono andati distrutti circa i due terzi delle abitazioni, tra cui molti edifici storici. Cinquanta squadre sono già al lavoro per la mappatura del territorio. Dopo aver individuato le aree rosse, accessibili solo ai Vigili del Fuoco, inizierà il censimento dell’ agibilità.

Sono circa 80 mila gli edifici da monitorare, costruiti tra il 1945 e il 1971. Una valutazione esaustiva richiede però che terminino le scosse e che siano rintracciati i proprietari degli immobili per le autorizzazioni. Necessario anche il recupero dei dati catastali, i cui archivi elettronici e cartacei risultano inagibili. Iniziativa analoga per i beni artistici, il cui restauro sarà probabilmente affidato ad equipe statunitensi.

AnnoZero. L’ indignazione di Fini per una trasmissione televisiva che ha definito semplicemente indecente

 Il presidente della Camera Gianfranco Fini critica duramente l’ ultima puntata di Anno Zero di Santoro dedicata al sisma in Abruzzo. “L’ unica cosa stonata in questa tragedia – ha detto Fini, visitando la tendopoli di Villa Sant’ Angelo – è stata una trasmissione televisiva, voi sapete quale, semplicemente indecente. Non si può speculare sulla tragedia solamente per l’ indice di ascolto”.

A chi gli chiedeva come si potesse rispondere al problema del servizio pubblico, il presidente della Camera ha sottolineato: “Non spetta a me dirlo, io esprimo l’ indignazione profonda di tutti coloro che l’ hanno visto. Me l’ hanno detto tutti”, ha concluso Fini dopo aver anche ascoltato le storie dei sopravvissuti e dei parenti delle vittime.

Il Presidente della Repubblica fra i terremotati: “Nessuno è senza colpe” “Le leggi non sono state rispettate”

 Oggi, tra la popolazioni terremotate, è arrivato anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La prima tappa del capo dello Stato, appena giunto a L’ Aquila, è stata quella del dolore: nell’ hangar che raccoglie le 278 bare con le salme delle vittime del terremoto c’ è stato spazio solo per una composta disperazione.

Emergenza terremoto Abruzzo. I provvedimenti del Consiglio dei Ministri

 Il governo si muove per fronteggiare l’ emergenza terremoto. Il Consiglio dei ministri ha definito l’ ordinanza della Protezione civile che sospende il pagamento delle rate dei mutui e delle bollette per la popolazione vittima del terremoto. Per il via libera definitivo si attende il sì ufficiale dell’ Abi che comunque aveva già dato la sua disponibilità. Nella stessa ordinanza si stanziano fondi per le persone colpite dal terremoto.