Il ministro della Giustizia Angelino Alfano chiarisce sul tema del rischio di nullità di molti processi di mafia e dichiara la sua opinione sul tema dell’ immunità. “Il legittimo impedimento – dice – non è una legge ad personam pensata per il premier che non vuole in alcun modo sottrarsi alla giustizia; il processo breve non è su un binario morto come sostiene Fini, anche se non c’ è urgenza di approvarlo; i pentiti sono utili ma vanno maneggiati con cura perchè spesso sono dei criminali.
gianfranco fini
Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi, di comune accordo, archiviano il processo breve
E intanto la legge sul processo breve passerà alla Commissione giustizia della Camera, dove, si dice, subirà delle modifiche, forse senza la norma ad personam, e tornerà in Senato. In sintesi, non se ne farà più nulla. Ovvero la legge già timbrata da un ramo del Parlamento potrebbe venir fuori se Berlusconi dovesse ritrovarsi completamente indifeso, davanti ai giudici milanesi, contro le condanne incombenti. Si dubita tuttavia che Silvio Berlusconi ricorrerebbe a questa escamotage, poiché si renderebbe conto dello sconvolgimento enorme per l’ intero sistema della giustizia. L’ intesa tra Berlusconi e Fini punta sul legittimo impedimento.
Giustizia. È polemica
Mentre al Senato si procede alle votazioni sul disegno di legge che istituisce il processo breve, il Consiglio superiore della magistratura insiste sulle frasi pronunciate da Berlusconi, il quale ha paragonato l’ aggressione di alcuni giudici nei suoi confronti a quella fisica subita un mese fa in piazza Duomo. La prima commissione del Csm ha aperto un fascicolo per accuse rivolte in precedenza da Berlusconi ai magistrati. Il coordinatore Pdl Sandro Bondi definisce l’ intervento del Csm “una vera e propria aberrazione della concezione del diritto e della democrazia e rappresenta una grave intimidazione”.
Il Presidente del Consiglio riparte dalla riforma del Fisco. “Ma – dice – è presto per abbassare le tasse”
Silvio Berlusconi torna a Roma e riparte dal Fisco, ma spiega che quest’ anno sarà difficile abbassare le tasse. Anche Gianfranco Fini chiede un intervento “più incisivo” sui redditi bassi, e il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, si dice pronto ad aprire il confronto. Pier Ferdinando Casini pensa alle famiglie: “Prima di fare la riforma fiscale bisogna dare loro ossigeno approvando una legge sul quoziente fiscale”.
Riforme. Napolitano e Fini esortano alla coesione nazionale
Il presidente della Repubblica interviene a Castel Capuano a Napoli alla cerimonia in occasione del 50.mo anniversario della scomparsa di Enrico De Nicola, l’ uomo delle “due, ardue transizioni: quella dalla monarchia alla repubblica e quella dalla nascita della repubblica alla sua costituzionalizzazione”. De Nicola è un esempio da seguire, come presidente della Camera e come capo dello Stato, dice Napolitano.
Feltri attacca Fini, ma il Pdl lo difende
Ignazio La Russa, scrive una lettera a Feltri: “Ho letto con grande stupore nel Giornale di oggi il titolo Fini come Di Pietro. Titolo e contenuto nella migliore delle ipotesi, sono frutto di un colossale abbaglio, nella peggiore sono invece il maldestro e calunnioso tentativo di addebitare a Fini propositi o comportamenti scorretti del tutto inesistenti che soltanto una campagna di natura diffamatoria, che ho già avuto modo di definire fuoco amico immotivato potrebbe giustificare”.
Vittorio Feltri contro Fini: “È come Di Pietro”
È scontro tra Gianfranco Fini e Vittorio Feltri, il quale apre con un titolo in prima pagina Fini come Di Pietro. “Dal patrimonio di An sono spariti gli immobili, trasferiti
Incontro Fini – Berlusconi dopo l’ Epifania?
Il presidente della Camera aveva chiesto a Berlusconi un incontro per alcuni chiarimenti a cominciare dalla necessità di rinegoziare il patto fondativo del Pdl. In realtà Fini non si sente rappresentato da nessuno dei tre coordinatori del partito. Sembra fallita la logica spartitoria 70 – 30 su cui si fondava la fusione Fi – An.
Il presidente della Repubblica ha inviato agli italiani il tradizionale messaggio di fine anno: parole nobili, da recepire in tutto il loro significato morale
“Giorgio Napolitano, ha detto Gianfranco Fini, si è reso interprete di quel sentimento sempre più diffuso nel Paese, che auspica l’ avvio di una nuova fase politica e di riforme istituzionali, basate sul civile e democratico confronto delle opinioni”. Parole nobili ha pronunciato il Capo dello Stato italiano, con quell’ equilibrio e quella schiettezza che lo contraddistinguono.
Cittadinanza italiana agli immigrati. Contrasti negli schieramenti politici
L’ esame delle nuove norme per la cittadinanza italiana agli immigrati provoca scontri alla Camera. Pdl e Lega confermano la normativa esistente, ovvero il limite di 10 anni per la richiesta di cittadinanza, rendendola però più severa per alcuni aspetti. Invece opposizione e Gianfranco Fini sono per la cosiddetta “cittadinanza facile”, con il limite di 5 anni in determinate circostanze