Il Presidente del Consiglio lascia capire chiaramente che intende avviare un importante processo riformatore, a partire dalla giustizia. E che è predisposto al dialogo. “Ma per dialogare è necessario essere in due, e soprattutto avere rispetto dell’ avversario, non insultarlo e demonizzarlo come il Pd di Franceschini e di Veltroni ha fatto ogni giorno, e spesso più volte al giorno, contro la mia persona. Se Bersani deciderà di cambiare registro e di concorrere alle riforme importanti per il futuro dell’ Italia, il più contento sarò io”. In sintesi Berlusconi manifesta la disponibilità a trattare sulle materie più importanti con il nuovo segretario del Pd.
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Berlusconi a Ballarò: “L’ opposizione in Italia sono i giudici comunisti”
In un intervento telefonico a sorpresa a “Ballarò” Silvio Berlusconi attacca i giudici (nel giorno della sentenza Mills) e la tv pubblica. “L’ anomalia italiana non è Silvio Berlusconi, ma
Dopo le Primarie. Bersani: “Pronto al confronto con Berlusconi”
Il neosegretario del Pd Bersani si dice disposto a seguire Berlusconi anche sulle grandi riforme. “Va bene il superamento del bicameralismo perfetto, la riduzione del numero dei parlamentari, la compensazione
Regionali. Il Veneto andrà alla Lega? Galan cerca risposte, ma non trova garanzie
Al Teatro La Fenice di Venezia, Silvio Berlusconi e Giancarlo Galan sono nello stesso palco d’ onore, uno davanti e l’ altro appena dietro. Si sono parlati, per dirsi ciao
Regionali. Giancarlo Galan, Presidente del Veneto dal 2000: “Non ho rinunciato alla nuova candidatura”
Berlusconi avrebbe deciso di affidare il Veneto alla Lega. Ma l’ attuale governatore Galan ha incassato l’ appoggio di Bunetta e, in attesa dell’ incontro con il presidente del Consiglio
L’ appello di Napolitano al senso della misura
Il Presidente della Repubblica rivolge un appello anche al rispetto delle istituzioni, un appello rivolto come sempre in tutte le direzioni, perché è convinto che molti italiani, al di là
Dal caso Previti del 2005 alla bocciatura del Lodo Alfano. Così il Quirinale
La Consulta sul Lodo Alfano continua a suscitare polemiche, subito stoppate dal Quirinale dopo le tensioni con Berlusconi: non sono mai stati stipulati patti su leggi la cui iniziativa, com’ è noto, spetta al Governo, e tantomeno sul superamento del vaglio di costituzionalità affidato alla Consulta.
La nota diramata dalla Presidenza della Repubblica è netta: “Una volta rilevata, da parte del Presidente della Repubblica, la palese incostituzionalità dell’ emendamento blocca processi inserito in Senato nella legge di conversione del decreto 23 maggio 2008 – si legge nella nota -, il Consiglio dei Ministri ritenne di adottare il disegno di legge Alfano in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato. Il Presidente della Repubblica ne autorizzò la presentazione al Parlamento, e successivamente – dopo l’ approvazione da parte delle Camere – promulgò la legge”.
“Tale promulgazione, comunque motivata – prosegue la nota del Quirinale -, non poteva in nessun modo costituire garanzia di giudizio favorevole della Corte in caso di ricorso. Il rispetto dell’ indipendenza della Corte Costituzionale e dei suoi giudici – doveroso per tutti – ha rappresentato una costante linea di condotta per qualsiasi Presidente della Repubblica. La collaborazione tra gli uffici della Presidenza e dei Ministeri competenti è parte di una prassi da lungo tempo consolidata di semplice consultazione e leale cooperazione, che lascia intatta la netta distinzione dei ruoli e delle responsabilità”.
Dopo la sentenza della Consulta, Berlusconi: “Possibile la dialettica con Napolitano, ma in Italia nessuno è “super partes”
“Sono il miglior premier di sempre. Ringrazio gli italiani per il sostegno che mi continuano a dare. Il mio dovere è governare per 5 anni. Questa è la democrazia, dove c’è un solo sovrano: il popolo”.
“Per il futuro – dice Berlusconi – sono convinto che sia possibile una leale dialettica tra Quirinale e governo, ma è chiaro a tutti che in Italia non c’ è nessuno che si possa considerare super partes. Quanto alle campagne giudiziarie, non si può ignorare che Berlusconi è la persona che ha subito più processi nel mondo e in ogni epoca”.
E sui rapporti con il Presidente della Repubblica spiega: “Sapete a quale parte politica appartiene. È un fatto che Napolitano è sempre stato un protagonista della sinistra, e nulla può cambiare la sua storia politica. Bisogna sgombrare il campo dalle troppe ipocrisie, la coabitazione tra due parti politiche non è mai facile, in nessun Paese”.
Il Guardasigilli, Angelino Alfano annuncia una nuova ventata riformatrice a partire dalla giustizia: “Ora voglio solo contribuire con le riforme sulla giustizia, di anni ne restano ancora tre. C’ è il tempo per fare la riforma costituzionale in questa materia e concorderemo con la coalizione l’ impostazione da seguire”.
Bocciato il Lodo Alfano. Dopo la sentenza della Consulta attacco di Berlusconi ai giudici e a Napolitano
Il giorno dopo la bocciatura del Lodo Alfano da parte della Consulta, il premier Berlusconi torna ad attaccare giudici e Quirinale. “Il Capo dello Stato è di sinistra, la Corte Costituzionale è un organo politico. Nonostante questo io vado avanti con grinta. Ora si vedrà di che pasta sono fatto”.
Il premier in una intervista al Gr quasi urla: “Il Presidente della Repubblica è stato eletto da una maggioranza che non è più maggioranza nel Paese, una maggioranza di sinistra, ed ha le radici totali della sua storia nella sinistra. Credo che anche l’ ultimo atto di nomina di un magistrato della Corte dimostri da che parte sta”.
Berlusconi conferma che “il governo va avanti tranquillamente, serenamente, se possibile con più grinta di prima, perchè si sente assolutamente necessario, indispensabile, alla democrazia, alla libertà, al benessere di questo Paese. Abbiamo governato senza questo Lodo per cinque anni, dal 2001 al 2006. Continueremo a governare senza questo Lodo”.
Estero. Le reazioni della stampa sulla vicenda Berlusconi. Il Times: “Berlusconi si deve dimettere”
La stampa estera dà grande risalto alla vicenda con articoli di informazione, commenti e editoriali. La sentenza della corte costituzionale italiana che ha bocciato il “Lodo Alfano” è in primissimo piano.
Molto interessata la stampa americana, di solito poco reattiva rispetto alle vicende italiane. The Washington Post titola “La massima corte respinge l’ immunità per il premier italiano”, e scrive che questa decisione è uno dei colpi più seri ricevuti da Berlusconi nella sua quindicennale lotta con la magistratura italiana. Il New York Times titola “Corte italiana rifiuta l’ immunità per il premier”, “si tratta di un giudizio ch riapre i processi per corruzione contro di lui e peggiora la sua già indebolita posizione politica”.
Forti i giudizi anche della stampa britannica. Il Financial Times parla della vicenda con un titolo a quattro colonne «Berlusconi perde l’ immunità» e un articolo che così commenta : «Ieri sera il premier ha messo le basi per aprire un duro confronto col potere giudiziario quando ha denunciato la corte suprema di essere dominata da giudici di sinistra».
Il Guardian scrive: “Corte italiana stabilisce che la legge di immunità per Berlusconi è incostituzionale” e osserva che la sentenza, oltre a coinvolgere l’ Italia in una tempesta politica, rappresenta un serio colpo per Berlusconi, già costretto sulla difensiva dai danni derivanti dallo scandalo di sesso e droga in cui è stato accusato di beneficiare dei servizi di prostitute.