Il governo, dopo la tragica serie di stupri a Roma, Bologna e Milano, pensa alle necessarie misure. L’ esecutivo lavora a un decreto per fronteggiare l’ emergenza, anticipando le misure già contenute dal ddl sicurezza approvato pochi giorni fa dal Senato. Fra le norme in esame, l’ impossibilità di concedere i domiciliari a chi si è macchiato di violenza sessuale e squadre di cittadini disarmati al servizio dei sindaci per controllare il territorio.
La strategia dell’ esecutivo
Dal Viminale trapela l’ intenzione di intervenire immediatamente, già dal prossimo consiglio dei ministri. Lo stesso ministro dell’ Interno Roberto Maroni comunica al sindaco capitolino Gianni Alemanno la strategia dell’ esecutivo. Nel decreto dovrebbe essere previsto l’ aumento dell’ organico della Polizia (compatibilmente con le esigenze di bilancio), il gratuito patrocinio per le vittime di stupri e la possibilità per i sindaci di utilizzare cittadini non armati per il controllo del territorio. Dovrebbe essere prevista inoltre per gli autori di violenza sessuale anche una stretta sulla certezza della pena, oltre all’ impossibilità di concedere gli arresti domiciliari a chi si macchia di violenza sessuale.