Le guerre, la crisi, l’ ambiente, l’ immigrazione. Ma anche una lunga lista di desideri impossibili e curiosi. “Meno compiti, pace nel mondo, gelati per tutti”. Una Ong ha raccolto 826 lettere scritte da piccoli americani al nuovo presidente degli Stati Uniti. Il risultato è un libro da Mario Calabresi, corrispondente di Repubblica. Ne citiamo qualcuna.
Governo
Appello di Berlusconi ai banchieri: “Aiutate le imprese” per superare insieme la crisi
Silvio Berlusconi ha organizzato una nuova cena a Villa Madama con i rappresentanti delle principali banche che operano in Italia. È “l’ Italia del fare” quella che il presidente del Consiglio riunisce nei saloni con i soffitti a volta del palazzo cinquecentesco, progettato da Raffaello Sanzio alle pendici di Monte Mario. Sono gli uomini e le donne che dovrebbero aiutarlo a “trovare una soluzione” alla crisi. Ai quali rivolge un appello: “Aiutate le imprese”. Il premier ha anche chiesto ai presenti suggerimenti su quanto possa fare il governo di più rispetto a quanto ha già fatto, citando i 12 miliardi di euro stanziati per i Tremonti – bond.
Estero. Tibet, cresce la tensione tra Usa e Cina
La Cina replica agli Stati Uniti, definendo accuse gratuite le preoccupazioni espresse dalla Casa Bianca per il rispetto dei diritti umani in Tibet. Per Pechino queste accuse potrebbero portare a
Silvio Berlusconi: “Per votare bastano i capigruppo”. Fini lo stoppa
Il premier ha pensato di animare l’ assemblea dei parlamentari Pdl e aprire un nuovo fronte polemico con Gianfranco Fini. Per tutto il giorno, infatti, la riunione era andata avanti sonnolenta a discutere del nuovo partito che debutterà al congresso del 27 marzo. Alle cinque di pomeriggio è arrivato il Cavaliere: “Qualcuno qui ha il mal di pancia”, ha detto guardando alcuni deputati e senatori di An che devono ammainare la bandiera del loro partito e immergersi nel calderone del Popolo delle Libertà. Poi ha cercato di stringere il discorso perché bisognava tornare a Montecitorio dove si votava per la prima volta con le nuove regole delle impronte anti-pianisti: “Mi raccomando lavatevi bene i polpastrelli…”. La battuta è sembrata una stilettata al presidente della Camera, il quale ha voluto fortemente questo nuovo sistema di voto che nella maggioranza (e anche da parte di Berlusconi) è visto come un pericolo per la tenuta del governo. Spesso in aula sono molti gli assenti che finora si sono fatti coprire dai colleghi-pianisti.
Riforme: scontro sulle nuove regole. Franceschini sfida il premier
Il voto delegato ai capigruppo e l’ inaugurazione del voto con impronte alla Camera scatenano un vivace dibattito su modi, tempi e valore costituzionale dell’ espressione della volontà del parlamentare. Dario Franceschini ribadisce le critiche alla proposta lanciata ieri dal presidente del Consiglio. “È un pezzo dell’ idea che Berlusconi ha del Parlamento: un ingombro alla sua luminosa azione di governo. Parlamento, regole della democrazia e in qualche caso, purtroppo, anche il ruolo di garanzia del Capo dello Stato. Lui semplificherebbe tutto. Il prossimo passaggio potrebbe essere, invece di 4 capigruppo che votano per 600 deputati, avere un tasto nel suo ufficio così che lo spinga lui e faccia lui per tutti…”. Fin qui il dibattito politico.
Staminali, la svolta di Obama: “Via i limiti alla ricerca”
Si apre una nuova era per la ricerca sulle staminali negli Stati Uniti. Il presidente americano Barack Obama ha rimosso i limiti al finanziamento pubblico alla ricerca sulle cellule staminali embrionali, decisi nel 2001 dal suo predecessore George W. Bush e ribaditi in un ordine presidenziale il 20 giugno 2007. Ribadendo, nello stesso tempo, un fermo no alla clonazione umana per fini riproduttivi. Una decisione che trova la ferma contrarietà della Chiesa. “L’ America guiderà il mondo verso le scoperte che questo tipo di ricerca potrà un giorno offrire” ha detto Obama, annunciando la decisione nel corso di una cerimonia alla Casa Bianca. “Ma il nostro governo non aprirà la porta all’ uso della clonazione per la riproduzione umana. È pericoloso, profondamente sbagliato, e non ha un posto nella nostra società, o in alcuna società”.
De Bortoli rinuncia alla presidenza Rai
Il direttore del Sole 24 Ore, Ferruccio de Bortoli, ha annunciato la rinuncia all’ incarico con una nota in cui spiega: “Ringrazio Dario Franceschini e Gianni Letta per l’ offerta di presiedere la Rai, azienda patrimonio del Paese. Un incarico di grande prestigio per il quale mi ero reso disponibile. Dopo attenta riflessione ho però deciso di restare dove sono: a fare solo il giornalista”. Il Partito Democratico ha proposto la candidatura di Claudio Petruccioli, ma il governo, tramite il sottosegretario Gianni Letta, ha detto no, annunciano i democratici in una nota. “Se c’è un veto di Palazzo Chigi su Petruccioli, deve venire fuori. Non possiamo accollarci noi questa responsabilità», è stato il ragionamento dei vertici democratici, che hanno appreso con un certo fastidio le dichiarazioni di Silvio Berlusconi, secondo cui ora il nome lo devono fare “i signori della sinistra”.
Il nuovo piano di Berlusconi: le licenze sostituite da perizie giurate di un tecnico
Una norma che da sola sarebbe un volano enorme per l’ edilizia e le attività collegate. Berlusconi ha elaborato un piano in due fasi. Primo: una bozza di progetto di legge da smistare e far approvare a tutte le Regioni del centrodestra, in testa Veneto, Lombardia e Sicilia, per consentire di aumentare la cubatura delle abitazioni esistenti. Secondo: un provvedimento giuridico da varare in Consiglio dei ministri, che riformuli buona parte della normativa nazionale in materia, snellendo le procedure e modificando il rapporto fra imprese, cittadini e pubblica amministrazione in tema di costruzioni. Sta gestendo l’ idea con i suoi più stretti collaboratori, ha coinvolto nel progetto i ministri Tremonti, Sacconi, Matteoli, Fitto e Alfano. L’ intenzione è dare una scossa all’ economia che ricordi quella del Dopoguerra e consenta il rinnovamento edilizio del Paese. A Palazzo Chigi il Cavaliere non ha dato dettagli ma ha detto che “quando l’ edilizia va, tutto il resto va di conseguenza”.
Piano casa, no di Franceschini: il leader del Pd boccia la proposta di Berlusconi
“C’ è assolutamente bisogno di far ripartire l’ economia e le imprese, rimettere in moto gli artigiani, perché gli italiani non avendo soldi non spendono più – ha detto il segretario del Pd Dario Franceschini – . Ma la proposta del governo è senz’ altro uno sbaglio, una specie di cementificazione dell’ Italia e per di più campata in aria”. Per Franceschini si tratta di una proposta un po’ sulla luna perché “Berlusconi parla di aggiungere due, tre stanze alle ville e dimostra così di non sapere come vivono gli italiani che stanno in condomini al terzo o quarto piano, dove aggiungono le stanze sul pianerottolo”. Secondo il segretario del Pd perciò questo nuovo piano per l’ edilizia è pericolosissimo soprattutto in Italia perché “quello che ci rende unici nel mondo è il paesaggio, i nostri centri storici. Così, invece, si rovina il territorio, quindi la proposta è bocciata: è come se un paese arabo bruciasse il petrolio”.
Il nuovo piano di Berlusconi: liberalizzare l’ edilizia
“Il piano per l’ edilizia avrà effetti straordinari e non ci saranno abusi”. Silvio Berlusconi ne è convinto: “Se riparte l’ edilizia, riparte tutta l’ economia”. E per questo ha deciso che una delle mosse per dare nuova carica ad un sistema economico ingessato dalla crisi internazionale deve necessariamente passare per maggiori liberalizzazioni nel campo delle nuove costruzioni. Di qui la scelta di varare un piano ad hoc. L’ idea del premier ha subito fatto scattare più di un campanello di allarme tra chi considera l’ allentamento dei vincoli burocratici ipotizzato dal Cavaliere come una sorta di via libera alla deturpazione del paesaggio. Ma è stato lo stesso Berlusconi, nel corso di una pausa di shopping per le vie del centro di Roma, a parlare con i cronisti spiegando che il provvedimento sarà esaminato venerdì dal consiglio dei ministri, che questo avrà “effetti straordinari” ma che non ci saranno abusi.