Alfano, ok primarie per il Pdl

di isayblog4 16 views0

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Berlusconi sul ruolo che avrà il nuovo segretario del Pdl: ”La decisione di nominare un segretario non sarà una pecetta per arginare la balcanizzazione del partito. Alfano avrà tutti i poteri che gli verranno delegati attraverso la modifica dello statuto e sarà lui a dare ai tre coordinatori i compiti che riterrà opportuno conferire a ciascuno di loro”. Allo scopo di riorganizzare il partito Berlusconi è anche disposto a organizzare le primarie nel Pdl, a condizione che non ci siano infiltrati. Il nuovo progetto non trova tutti concordi, ché anzi nel Popolo della libertà cresce la tensione tra i contrari e i favorevoli.

Berlusconi. ”Io non sono contrario, purché si arrivi ad essere certi che i votanti siano dei veri sostenitori del nostro partito e non magari degli infiltrati della sinistra. Per questo penso ad una sorta di registro di coloro che vogliono partecipare alle primarie. Anche Alfano, il futuro segretario, è d’accordo: ”Sono un ”principio giusto”, dice, e comincerò a lavorarci immediatamente”.
Non sono solo queste le novità. Berlusconi intende rimodellare l’organizzazione del Pdl con altre iniziative: modificare la regola del 70-30 per le quote da attribuire agli ex Forza Italia ed ex An; aggiornare lo statuto per tenere conto dell’integrazione che in questi anni vi è stata delle varie tradizioni politiche confluite nel Pdl, dice Berlusconi.
Discordi i pareri sui temi in questione. ”Dopo la svolta sul segretario, destinata a scardinare l’identità tra l’organizzazione politica e il suo leader, ora però anche il dibattito sulle primarie rischia di alimentare nuove polemiche interne al Pdl – dice Claudio Scajola – Non sono un grande assertore delle primarie. Abbiamo visto che quando le ha fatte il Pd poi ha dovuto rifarle perché erano taroccate. È uno strumento da usare con grande attenzione”.
Roberto Formigoni, invece, le considera un buon metodo per scegliere i candidati a ”tutti i livelli” e propone di regolamentarle per legge come avviene negli Stati Uniti. Il ministro Ignazio La Russa, a sua volta: ”Noi non siamo mai stati contrari alle primarie, ma devono essere serie, ci vuole una legge e comunque non sono a prova di infallibilità”. Il ministro Gianfranco Rotondi: ”Alfano va aiutato coi nostri silenzi, in un partito che ha preso gusto a parlare troppo e spesso contraddicendosi”.

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