Silvio Berlusconi alle soglie del divorzio: “Queste sono cose private, privatissime, che non dovrebbero finire sui giornali”

 “Era meglio fare una cosa pulita e silenziosa. Non riesco a farmene una ragione. Queste sono cose private, privatissime, che non dovrebbero finire sui giornali”. Silvio Berlusconi è furioso. Giornali e telegiornali parlano della richiesta di divorzio avanzata da sua moglie Veronica Lario. E lui fatica a nascondere il fastidio verso i quotidiani: “Avete dato tanto spazio ad una vicenda privata piena di falsità. Avete preso le parole della signora, le avete amplificate senza contraddittorio e a me neppure la possibilità di spiegarmi”.

Ma la storia è vera, la signora Berlusconi si prepara a chiedere la separazione dal marito e anche il presidente del Consiglio ammette di aver già mobilitato i suoi legali. Questa volta nessuno dei due sembra più intenzionato a tentare di salvare il matrimonio. “Sono preoccupato e dispiaciuto – sottolinea Berlusconi -, avevo tenuto insieme una situazione difficile per amore dei figli, ma adesso è finita, non vedo più le condizioni per andare avanti. È una storia che doveva rimanere in casa, non riesco a farmene una ragione che sia finita sui giornali”. Soprattutto non riesce a farsi una ragione del fatto che la moglie e l’ opinione pubblica abbiano potuto credere che volesse riempire le liste elettorali per le elezioni europee di veline e che si sia insinuato di suoi rapporti con una minorenne.

La sua rabbia gira tutta intorno alla vicenda di Noemi Letizia e della sua festa dei 18 anni a Casoria. La parola minorenne, pronunciata dalla moglie, è quella che per Berlusconi rende impossibile qualunque riconciliazione: “Io frequenterei, come ha detto la signora, delle diciassettenni. È una cosa che non posso sopportare. Io sono amico del padre: punto e basta. Lo giuro. La cosa mi sembrava talmente chiara e limpida che pensavo fosse impossibile che ci si potesse costruire sopra un tale castello di menzogne. Suo padre, che conoscevo da tempo, mi ha telefonato per chiedermi se lasciavo fuori Martusciello dalle liste per le Europee, io gli ho spiegato che avrei cercato di mettere sia l’ ex questore Malvano sia Martusciello e che stavo arrivando a Napoli per dare una spinta ai contratti per i nuovi termovalorizzatori che sono frenati dalla burocrazia.

A quel punto lui mi ha interrotto e mi ha detto: “Stai venendo a Napoli? Io stasera festeggio il diciottesimo compleanno di Noemi, perché non vieni per un brindisi, lo facciamo in un locale che è poco distante dall’ aeroporto. Ti prego vieni, sarebbe il più bel regalo della mia vita”. Così ci sono andato e ho fatto foto con tutti: parenti, amici, cuochi, camerieri. Adesso ho chiesto che le si diffonda per dimostrare che non era una cosa nascosta e per intimi, ma una festa piena di gente e sotto gli occhi di tutti. C’ era la polizia, il questore, se ci fosse stato sotto qualcosa di non chiaro o di poco pulito figuriamoci se ci sarei andato. Poi sono andato in albergo e ho fatto una passeggiata con il presidente del Napoli che quella sera aveva battuto l’ Inter”.

Il presidente della Camera boccia la norma contenuta nel ddl sicurezza: “Pone problemi di costituzionalità”

 Una lettera di due pagine al ministro dell’ Interno, Roberto Maroni, inviata alla vigilia del ponte del primo maggio. Il presidente della Camera Gianfranco Fini, il 30 aprile, si è rivolto al titolare del Viminale per segnalare eventuali “problemi di costituzionalità” di una norma, contenuta nel ddl sicurezza, che di fatto impedirebbe l’ iscrizione alla scuola dell’ obbligo dei bambini stranieri, se figli di genitori clandestini. Il ddl sicurezza, dunque, torna a smuovere il centrodestra e, dopo ronde e medici, la norma contesta, questa volta è quella ribattezzata dall’ opposizione dei “presidi – spia”.

“A prescindere dal giudizio su tale eventualità (a mio avviso negativo) che appartiene al dibattito politico, ti faccio presente – si legge nella lettera inviata dal presidente della Camera al ministro dell’ Interno – che si porrebbero problemi di costituzionalità e che da un attento esame della principale legislazione europea in materia di istruzione degli stranieri, non si evince alcuna normativa volta a discriminare l’ esercizio del diritto allo studio da parte di minori stranieri”.

La norma oggetto dell’ attenzione del presidente della Camera è il primo comma, lettera f, dell’ articolo 45 del disegno di legge che sarà di nuovo all’ esame dell’assemblea di Montecitorio. “Ti faccio presente – si legge ancora nella lettera – che la disposizione se, da un lato consente agli stranieri, anche se privi di permesso di soggiorno, di accedere alle prestazioni sanitarie” previste dal testo unico sull’ immigrazione, dall’ altro, “pone a questi ultimi dei limiti in ordine all’ accesso ai pubblici servizi, anche nel caso in cui i medesimi servizi rivestano carattere essenziale”.

Regione Lombardia. Formigoni riunisce i sindacati e il gotha dell’ economia

 Tema dell’ incontro l’ attuazione dell’ accordo sugli ammortizzatori sociali. Proposte del presidente su investimenti, piano casa, energia

Giornata di incontri dedicati alle iniziative anticrisi della Regione Lombardia, quella di ieri 4 maggio, al Palazzo Pirelli. Si è cominciato al mattino con la Cabina di regia sugli ammortizzatori sociali, con i sindacati e le rappresentanze delle parti economiche e di tutte le province lombarde per definire le modalità attuative dell’ intesa in materia tra governo e Regione Lombardia. Si tratta di un accordo che mobilita complessivamente 1,5 miliardi di euro.

Si prosegue in serata con il Comitato Strategico per la Competitività, convocato dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni per una cena di lavoro al 31° piano. Attorno al tavolo, diversi fra gli esponenti di maggior spicco dell’ economia lombarda (e italiana) rifletteranno con Formigoni sul difficile contesto economico attuale, sugli effetti delle misure che Regione Lombardia ha già varato per sostenere il credito, l’ impresa e il lavoro, e soprattutto sulle nuove misure che la Regione intende mettere in campo.

“Lunedì sera – spiega Formigoni – desidero condividere con il Comitato tre grandi iniziative che abbiamo in cantiere: il sostegno agli investimenti produttivi, la riqualificazione del patrimonio edilizio, l’ uso razionale dell’ energia”.

“Circa il primo punto – prosegue Formigoni – le politiche per la competitività e il sostegno agli investimenti, presenterò una proposta che ritengo assolutamente innovativa rispetto alle tradizionali forme di sostegno all’ impresa, la proposta cioè di un Accordo di Sostegno alla Competitività che combini semplificazione amministrativa e accompagnamento delle imprese sul territorio. Per quanto riguarda l’ edilizia, presenterò un Piano casa che offra un’ ampia gamma di possibilità di intervento in un settore che rappresenta il 5% del Pil della Lombardia, recependo ma anche sviluppando in modo originale l’ accordo in materia definito il 31 marzo fra Stato, Regioni ed Enti locali”.

Infine il progetto Energia – Ambiente: “Intendiamo fare della politica per l’ energia – spiega a questo riguardo Formigoni – un vero motore di sviluppo, realizzando al meglio e con il concorso dei soggetti interessati il Piano d’ Azione per l’ Energia, che punta al miglior equilibrio tra richiesta di disponibilità di energia ed esigenza della tutela ambientale, attraverso anche il risparmio energetico”.

Intesa Fiat – Chrysler. Obama: “Fiat è la soluzione giusta per la Chrysler”

 L’ accordo inorgoglisce tutta l’ Italia, “fiera del riconoscimento” ottenuto negli Usa, e che, come dice l’ ad Sergio Marchionne, sposta ora il mirino in un’ altra direzione, verso Opel. Il giorno dopo l’ intesa Fiat – Chrysler, che ha avuto l’ imprimatur dello stesso Obama, e mentre a New York cominciano le udienze per la bancarotta Chrysler, è il capo dello Stato Giorgio Napolitano a commentare l’ accordo, definendolo “un riconoscimento straordinario per i dirigenti, i tecnici, le maestranze tutte”.

“Oggi l’ Italia può essere fiera del riconoscimento che una nostra grande impresa ha ottenuto in America e nel mondo», ha detto Napolitano nel corso della celebrazione della festa del lavoro al Quirinale. “È una spinta per uscire dalla crisi“, sottolinea per parte sua il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, secondo il quale l’ intesa dimostra che bisogna “cercare di essere più fiduciosi e avere un sano ottimismo”.

Archiviato il capitolo Chrysler, definito dai vertici del Lingotto prioritario, ora la partita si sposta in Europa: “Adesso dobbiamo concentrarci sulla Opel: sono loro i nostri partner ideali”, ha detto infatti Marchionne. Secondo i media tedeschi, l’ ad Fiat è oggi a Berlino per parlare con i vertici del governo tedesco. Il Sueddeutsche Zeitung e Focus scrivono che Marchionne discuterà dell’ ipotesi Opel con il ministro degli Esteri, il socialdemocratico Frank – Walter Steinmeier e con il ministro dell’ Economia, Karl – Theodor zu Guttenberg che in un’ intervista al settimanale Der Spiegel aveva detto che “ilgoverno tedesco esaminerà molto attentamente il piano di Fiat”, ma dal Lingotto non arriva nessuna conferma. In corsa per rilevare l’ azienda tedesca, trascinata in crisi dalla casa – madre General Motors, c’ è anche il fornitore austro – canadese Magna.

Il federalismo fiscale è legge. Il Senato approva in via definitiva il ddl

 Il ddl istituisce nove città metropolitane con poteri speciali per Roma Capitale, le cui funzioni saranno disciplinate da regolamenti del consiglio comunale che diventa “Assemblea capitolina”.

Con il federalismo fiscale arriva anche un nuovo fisco su misura per le autonomie territoriali. Ogni livello di governo dovrà assolvere a una serie di attività, alcune delle quali considerate fondamentali e per le quali, dunque, va garantito pari livello di servizio in tutto il Paese. Funzioni che Regioni, Province, Comuni, Città metropolitane copriranno con tributi propri, compartecipazioni al gettito erariale e quote del fondo di perequazione: un mix tributario che consentirà entrate su misura ai diversi compiti ed alle esigenze.

Il ddl istituisce anche una bicameralina per rafforzare il potere di controllo del Parlamento sui decreti attuativi della delega. Una riforma che punta a chiudere in cinque anni con la spesa storica e i relativi trasferimenti statali alle Autonomie per passare al fabbisogno standard con totale responsabilità di entrata e spesa a livello locale.

Alemanno: per Roma si apre una nuova epoca
“Oggi diventa finalmente legge – afferma il sindaco di Roma in una nota – l’ attuazione prevista dall’ articolo 114 della Costituzione e per Roma si apre una nuova epoca che ci permetterà di prendere decisioni più rapide ed efficaci non solo per tutelare Roma Capitale d’ Italia, ma anche per rilanciare il suo ruolo internazionale. Un dato significativo è la condivisione della norma anche da parte del Pd che si è astenuto”.

Michela Vittoria Brambilla, ministro del Turismo

 Silvio Berlusconi è pronto a promuovere Michela Vittoria Brambilla a ministro del Turismo. Il premier lo ha confermato durante il Consiglio dei ministri del 30 aprile, che ha nominato Stefano Saglia sottosegretario allo Sviluppo Economico al posto di Ugo Martinat, scomparso di recente.
“Presto – ha detto il capo del governo – sarà nominato un ministro e tre vice ministri. Non solo Brambilla, dunque. Promozioni in vista, infatti, anche per tre attuali sottosegretari, uno per ogni “anima” della maggioranza: il leghista Roberto Castelli (Infrastrutture), Adolfo Urso e Paolo Romani (Sviluppo Economico) che assumeranno rispettivamente la delega al Commercio Estero e alle Comunicazioni.

Nomi che peraltro sono stati resi noti, al termine del Consiglio, dal ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli. Ma è sul salto della rossa presidentessa dei Circoli della Libertà che è scoppiato il caso politico – diplomatico. Perché, come da Costituzione, la nomina dei ministri spetta al presidente della Repubblica su indicazione di quello del Consiglio.

Cedolare secca. Disegno di legge 2378 di iniziativa dell’ On. Laboccetta. Camera dei Deputati

 “Bene la tassazione dei canoni di locazione uniformata a quella delle SIIQ. “Le case a disposizione” non possono definirsi sfitte o esservi assimilate. Linea di incentivi e non di deterrenti per favorire la locazione”.

Dichiarazione del Presidente Achille Colombo Clerici
“Nell’ esprimere apprezzamento per i contenuti ed il pensiero sotteso alle linee guida del disegno di Legge 2378 di iniziativa del Deputato On.le Laboccetta, pensiero indicato da Assoedilizia nel corso del Convegno PARADIGMA tenutosi a Milano, in data 3 marzo 2008, ci si richiama alle conclusioni rassegnate nel corso del Convegno stesso.

In quella sede si suggeriva l’ equiparazione, sul piano fiscale, dei contribuenti soggetti alle imposte sui redditi derivanti dalla locazione immobiliare, alle SIIQ.

In merito al disegno di legge osserviamo, tuttavia, che la previsione della lettera (L dell’ art. 1. (misure disincentivanti le case sfitte e a disposizione) penalizza il dinamismo delle grandi città, nelle quali la spiccata attrattività e la esigenza di competitività implicano la presenza di una quota rilevante di abitazioni a disposizione da parte di non residenti.

Aumento degli sfratti a La Spezia, il commento di Ferraioli

 Il responsabile per la Liguria dell’ Italia dei Diritti: “Ottimo l’aiuto previsto dal Comune, ma occorre monitorare gli appartamenti sfitti e facilitare l’ accesso alla casa popolare”.

“Purtroppo c’ era da aspettarselo, la città soffre di una crisi lavorativa enorme e da sempre è accompagnata dal bollino rosso per la situazione abitativa”. Questo il commento di Maurizio Ferraioli, responsabile per la Liguria dell’ Italia dei Diritti, sui dati rilasciati dal tribunale della Spezia riguardo gli sfratti e i pignoramenti immobiliari e mobiliari dell’ultimo anno. In particolare si parla di un 20% in più di sfratti, passati dai 516 del 2007 ai 614 del 2008.

“La situazione – prosegue l’ esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – risente dell’ aumento dei canoni di locazione e della mancanza improvvisa di lavoro, a cui le famiglie monoreddito in particolare non possono più far fronte”.

Un problema che si somma anche all’ impossibilità, per coloro che hanno acquistato la prima casa, di onorare la rata del mutuo: “Al diritto inalienabile di ogni cittadino ad avere una dimora decorosa per la famiglia, si risponde con una mancanza assoluta di piani di edilizia popolare e con leggi regionali obsolete, che facilitano la permanenza nelle case popolari di nuclei familiari che in realtà hanno perso da tempo i requisiti per risiedervi”.

Referendum. L’ annuncio a sorpresa di Berlusconi (“Sul referendum voterò sì”) scuote la maggioranza già alle prese con le candidature per le Europee

 La Lega, che per stessa ammissione del premier, sarebbe il partito più penalizzato in caso di esito positivo della scadenza referendaria, fa scattare l’ allarme rosso. Nelle parole del ministro dell’ Interno Maroni c’ è timore misto a rabbia. “Mi ha sorpreso Berlusconi e mi preoccupa perché è una presa di posizione che noi non condividiamo e che cercheremo di fargli correggere” avverte Maroni.

Il ministro leghista invita il Pd a correggere l’ errore che ha compiuto sostenendolo a sua volta e lanciando così la volata a Berlusconi. Quindi chiosa: “Se il referendum raggiungesse il quorum e vincesse il sì sarebbe inevitabile trarre le conseguenze di una così forte spinta popolare”. Dario Franceschini prova invece a seminare zizzania. L’ affondo del leader Pd è diretto: “Berlusconi più che masochista è surrealista perché vuole abrogare una legge che hanno fatto lui e la sua maggioranza. Nessun problema per noi, visto che Berlusconi tutti i giorni si sta impegnando ad umiliare la Lega, bocciando le ronde, le norme sui Cie e ora dicendo sì al referendum”.

Europee. Emanuele Filiberto, con l’Udc, guiderà la lista della circoscrizione Nord – Ovest

 Candidature in dirittura d’ arrivo in vista della scadenza per la presentazione delle liste per le europee. Per il Pdl, sono pochissimi gli uscenti che non verranno ricandidati; con Berlusconi correrà Clemente Mastella, mentre sembra tramontare la candidatura di Paolo Cirino Pomicino. Polemiche ancora sulle veline, candidate con il centrodestra, dopo l’ attacco di ieri di Farefuturo, sul velinismo in politica

Intanto Silvio Berlusconi, oggi a Varsavia, punta su Mario Mauro per la guida del Parlamento europeo, di cui attualmente è il vicepresidente. Il Pd ha già chiuso una settimana fa il capitolo candidature: con il via libera all’ unanimità della direzione e la decisione di Dario Franceschini di non candidare né se stesso né altri leader come candidati di bandiera, ma solo persone che poi resteranno davvero nel Parlamento europeo. Tra questi c’ è il giornalista del Tg1, David Sassoli.