Intervista ad Achille Colombo Clerici. “L’ impatto della crisi sul mercato immobiliare e le previsioni sulla ripresa”

 Class Cnbc, la televisione del Gruppo Class, ha intervistato il Presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici sull’ impatto della crisi economica sul mercato immobiliare italiano e sulle prospettive di ripresa.

Dopo aver riaffermato che non si può parlare di scoppio della bolla immobiliare perché, a differenza di altri Paesi, bolla immobiliare in Italia non c’ è stata nonostante il calo delle compravendite e del prezzo degli alloggi (da luglio 2008 a giugno 2009 rispettivamente -15% e -8%), Colombo Clerici ha rilevato come, a causa delle aspettative di mercato, rivelatesi errate, si sia costruito troppo rivolgendosi alle classi economiche medie e medio – basse, proprio quelle che risentono maggiormente della congiuntura economica sfavorevole. Perciò oggi si contano, nel residenziale, in Italia, almeno 250.000 nuovi alloggi ultimati o in fase di ultimazione in attesa di essere venduti, e 50.000 solo in Lombardia.

Tra l’ altro gli ingenti investimenti edilizi che si stanno impostando in alcune città, fra le quali Milano, per operazioni di trasformazione urbanistica e di sostituzione edilizia, che beneficieranno anche dei premi volumetrici previsti dalle diverse leggi regionali, rischiano di inflazionare il mercato con un’ offerta esorbitante di nuovo prodotto edilizio.

Il mercato dunque manterrà una certa stabilità dei prezzi e dei valori se non si innalzerà sensibilmente il cosiddetto flottante (l’ ammontare annuale delle transazioni relative agli investimenti non strutturali; cioè legati all’ utilizzazione diretta dell’ immobile) che storicamente si è aggirato attorno all’ 1-1,5 % del valore dello stock immobiliare complessivo.

Questo innalzamento può derivare o da una sovraproduzione edilizia o dall’ esigenza dei proprietari di monetizzare l’ investimento a causa della crisi economica in atto, ovvero ancora dallo scarso interesse economico a mantenerlo a causa di una riduzione della remuneratività o dell’ aumento dei costi di gestione e del carico fiscale.

Ambiente. Formigoni chiede al Governo di trasferire le competenze a Regione Lombardia

 Trasferire a Regione Lombardia le competenze in materia di ambiente. È questo l’ invito forte rivolto al Governo italiano dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenuto al convegno di apertura del Festival Internazionale dell’ Ambiente ospitato a Palazzo Pirelli.

Un festival, giunto alla seconda edizione, che Formigoni vede come grande occasione per le istituzioni lombarde di porsi come laboratorio permanente e trasparente di sperimentazione di politica e di cultura ambientale e per i cittadini di essere coinvolti e corresponsabilizzati in scelte e comportamenti virtuosi decisivi per il futuro delle nostre società. Dunque la richiesta di piena competenza regionale in materia ambientale.

“Chiediamo piena attuazione dell’ art. 116 della Costituzione – ha detto il presidente Formigoni – che al suo terzo comma prevede possono essere attribuite alle Regioni, con legge dello Stato e su iniziativa della Regione interessata, le competenze su tutela dell’ ambiente e dell’ ecosistema”.

30 milioni di ecoincentivi

Il presidente Formigoni, ha ricordato che l’ impegno di Regione Lombardia nella lotta allo smog per la stagione invernale 2009 – 2010 ha portato a stanziare 30 milioni di euro di incentivi.

Case per le giovani coppie. Il presidente del Consiglio lancia il modello Abruzzo per tutto il Paese

 Utilizzare il modello L’ Aquila anche per dare case alle giovani coppie in tutta l’ Italia: questa ipotesi ha avanzato Silvio Berlusconi in Abruzzo, dove ha consegnato 400 alloggi antisismici nella località di Bazzano.

Il presidente del Consiglio ha lanciato l’ idea durante il pranzo, nella mensa della Caserma di Coppito, al quale hanno partecipato anche il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, il presidente della regione Abruzzo Gianni Chiodi, il prefetto Franco Gabrieli, il comandante della Caserma e varie maestranze della protezione civile e delle forze armate.

Si tratta di una sorta di pranzo di compleanno per i 73 anni di Berlusconi, che ha ringraziato i commensali. “Grazie – ha detto – per il miracolo che siete riusciti a compiere. Mi sono rimaste impresse molte scene coraggiose del lavoro fatto. Ricordo in particolare una signora che mi ha detto che nella vita non ha mai avuto una casa così bella. Questo dimostra che dal male si può avere del bene. Questo modello operativo è da ripetere in futuro in tutta l’ Italia. Se si è positivi succedono i miracoli. Stiamo pensando alla possibilità di utilizzare questo modello di case anche per le giovani coppie in altre città d’ Italia. Bisogna lavorare come con tre turni senza sosta”.

Un nuovo stadio per la Roma, presentato il progetto: una giornata storica

 Politica, sport e mondo immobiliare si sono dati appuntamento martedì scorso a Roma, in occasione della conferenza stampa di presentazione di quello che sarà il nuovo stadio della squadra di calcio della Roma (sorgerà nella zona che andrà dall’ Aurelia alla zona Bocea – Casalotti.

Circa 500 metri oltre il GRA, su terreni attualmente a destinazione agricola, di proprietà del Gruppo Immobiliare Scarpellini), impianto che occuperà una superficie di 130 ettari e che dovrebbe venire realizzato in una tempistica indicativa di 24 – 26 mesi.

Il progetto, presentato dall’ architetto Zavanella, prevede due anelli, uno inferiore, di 30.000 posti e uno superiore di 25.000 (la capienza potrà essere facilmente estesa a 60.000 spettatori), l’ eliminazione di ogni barriera tra spalti e campo e darà ampio risalto al tema della eco-sostenibilità, sia mediante utilizzo di pannelli fotovoltaici, ma anche grazie a sistemi di ventilazione e di raccolta delle acque piovane.

Nelle intenzioni del progettista, inoltre, lo stadio dovrà “vivere al di là della partita, ci saranno zone di accoglienza per bambini e famiglie; attenzione verrà data anche agli ospiti speciali con la creazione di 250 posti corporate”.

Fra le varie iniziative legate e / o collegate al progetto stadio c’ è l’ idea di creare un outlet, il terzo centro Ikea, dei cinema, oltre a bar, ristoranti, un asilo nido, una piscina e un complesso residenziale, sebbene, alla specifica domanda dei giornalisti, circa i costi del nuovo stadio, la responsabile amministrativa della società giallorosa Cristina Mazzoleni, ha risposto in maniera evasiva specificando che “dire oggi quanto costerà può essere fuorviante, il costo comprende più elementi ed avrà un suo piano di sostenibilità economica; l’ obiettivo primario è quello di creare valore per l’ azienda e ricavi differenziali, con attività commerciali secondarie”.

Da Assoedilizia. Convegno all’ Università Cattolica. Immigrazione: tra identità e pluralismo culturale

 All’ Università Cattolica di Milano la Seconda Conferenza Nazionale sull’ Immigrazione organizzata dal Ministero dell’ Interno e dell’ Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani. Una rassegna completa di informazioni e di dati con il denominatore del problema sicurezza.

Con la due giorni della seconda Conferenza nazionale sull’ immigrazione organizzata a Milano dal Ministero dell’ Interno e dall’ Anci e ospitata nell’ Università Cattolica abbiamo assistito alla – probabilmente – più ampia e accurata analisi di un fenomeno che coinvolge ampiamente il Paese. Quello comunemente definito degli extracomunitari.

Fenomeno che per la sua giovinezza (fino a pochi decenni or sono l’ Italia era un Paese di emigranti, non di immigrati) ha preso in contropiede un po’ tutti: opinione pubblica, governi locali e regionali, analisti, sociologi, economisti, docenti e quant’ altro, e sul quale la politica si è buttata a pesce alla ricerca di facili consensi.

Plauso meritato quindi a chi si adopera per separare il grano dalle erbacce, anche con una serie impressionante di dati e cifre. Talvolta sconcertanti perché poco pubblicizzati.

Nella prima giornata, di fronte a un parterre qualificato che ha visto la presenza dei rappresentanti delle forze economiche, sociali, politiche e religiose – tra cui il Presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici – il Sindaco di Milano Letizia Moratti ha enumerato tre priorità: maggiore capacità degli enti locali di gestire il fenomeno; risorse sul territorio; rafforzare gli accordi internazionali per migliorare le condizioni di vita nei Paesi di origine della migrazione onde fermare la fuga dei suoi cittadini.

Il Patto di Pittsburgh. D’ accordo i leader che l’ hanno siglato per “uno sviluppo forte, sostenibile ed equilibrato”

 Il G8 cede il passo al G20, che diventa il «forum privilegiato» di coordinamento delle politiche economiche internazionali, in cui le potenze mondiali si misureranno con la sfida della ripresa globale. Questo hanno concordato i leader del gruppo delle venti grandi economie globali che hanno siglato oggi il Patto di Pittsburgh per “uno sviluppo forte, sostenibile ed equilibrato”.

I leader del gruppo si incontreranno ancora due volte il prossimo anno: in Corea del Sud e poi in Canada, che presiederà il G8 nel 2010. Le fonti spiegano che il G8 e il G7 resteranno in vita, ma diverrano sedi di consultazione per la politica estera e le relazioni internazionali, mentre il G20 si occuperà dei temi economici.

I leader riuniti nel G20 detteranno gli obiettivi, riceveranno relazioni dai paesi membri sui progressi fatti nel raggiungerli, sotto il monitoraggio del Fondo monetario internazionale. Non ci saranno sanzioni formali in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi e le politiche dei singoli paesi saranno piuttosto oggetto di un controllo collettivo.

Riguardo alle politiche per la crisi, i leader dei Venti nel comunicato finale del vertice di Pittsburgh si appelleranno al proseguimento delle politiche straordinarie di stimolo fiscale monetario finchè sia garantita una ripresa durevole. Inoltre sottolineeranno che senza misure di sostegno la disoccupazione rischia di crescere anche nei Paesi con economie in ripresa. Per questo i paesi devono rafforzare le misure a favore dei lavoratori.