Luca Zaia, ministro dell’ Agricoltura e candidato della Lega Nord e del Pdl alla presidenza della giunta regionale del Veneto, primo governatore della Lega, racconta la sua candidatura e si presenta come manager: “Il problema è l’ obiettivo: il manager ragiona per obiettivi da raggiungere”
Passato bene il Natale, signor ministro e candidato presidente del Veneto Luca Zaia?
“Sì. Un Natale tranquillo, con i miei genitori e quelli di mia moglie”.
Quanta gente ha fatto la coda sotto casa sua, con la scusa degli auguri?
“Nessuno”
Balle.
“Noi abbiamo una vita normalissima. Pranzo in famiglia, nient’ altro. Personalmente odio le spettacolarizzazioni. Lo voglio dire anche a chi non mi conosce”.
Com’ è andata la vicenda della sua candidatura?
“Innanzitutto tengo a precisare che non c’ è stata alcuna disputa con Flavio Tosi. Io sono sempre molto fatalista: sono diventato ministro senza neanche saperlo…”.
Non dirò che la cosa si è ripetuta.
“Me ne avevano parlato, ovvio, ma sfido chiunque a trovare una persona che abbia ricevuto una mia telefonata con la richiesta di interessamento o di aiuto”.
Non dica che l’ ha saputo dalla telefonata di Tosi.
“Sì, invece”.