Estero. Conferenza internazionale all’Aja: Hillary Clinton apre ai talebani

 Gli Stati Uniti tendono la mano ai talebani che sono pronti ad abbandonare le armi e vogliono coinvolgere i Paesi vicini nella stabilizzazione afghana. È questo il messaggio che il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha portato alla Conferenza internazionale sull’ Afghanistan, all’ Aja. “Dobbiamo sostenere gli sforzi del governo afghano che vuole separare gli estremisti di al Qaeda e i talebani da coloro che si sono uniti alle loro fila non per convinzione, ma per disperazione», ha affermato il capo della diplomazia Usa nel suo intervento all’ incontro organizzato da Onu e Nato. “A loro dovrebbe essere offerta una degna forma di riconciliazione e reintegrazione nella società pacifica, se vogliono abbandonare la violenza, rompere con al Qaeda e sostenere la Costituzione”.

Gianfranco Fini al “Parlamento della legalità”: “La lotta alla mafia non si fermerà”

 Giunto a Bagheria per parlare agli studenti promotori del “Parlamento della legalità“, il presidente della Camera, ribadisce: “Se non vogliamo che ci siano legami con la mafia, chi rappresenta il popolo, la politica, deve garantire trasparenza e la forza dell’ esempio e del comportamento”. Rivolgendosi agli studenti, Fini ha invitato a “non votare chi vi dice dammi il voto e poi io ti do un posto di lavoro. È questo il comportamento che ha portato capi mandamento e boss a dire “ci pensiamo noi”. Secondo Fini, è dovere dello Stato garantire la selezione di coloro che meritano e non i boss “perché chi si impegna deve andare avanti. Negli ultimi anni sono stati fatti grossi passi in avanti: lo Stato ha reagito, è cresciuta la volontà nella società di non calare il capo”.

Fini al Congresso fondativo del Pdl: “Un nuovo partito che discute e si confronta, cercando una sintesi positiva e mai un compromesso al ribasso”

 Gianfranco Fini deve attendere oltre un minuto prima di prendere la parola al congresso del Pdl per il lunghissimo applauso che gli tributa la platea dei delegati quando è chiamato a intervenire. In sala sventolano centinaia di bandiere tricolori a salutare il presidente della Camera e co – fondatore del Pdl. E subito Fini ringrazia Silvio Berlusconi per il suo discorso di venerdì.

Biotestamento, bocciato l’ emendamento. Pd sullo stop a nutrizione e idratazione

 La maggioranza blinda il testo sul fine vita rifiutando qualsiasi apertura che possa schiudere la porta a forme di suicidio assistito e di eutanasia, ma anche sulla questione dell’ idratazione e dell’ alimentazione, oggetto di un emendamento a prima firma Finocchiaro frutto di una mediata sintesi all’ interno del Pd. Sparisce dal testo anche qualsiasi riferimento all’ accanimento terapeutico: l’ emendamento a firma Michele Saccomanno (Pdl), cancella infatti il comma 3 dell’ art.3 che prevedeva, per il soggetto in grado di intendere e di volere, la possibilità di accettare o meno trattamenti sanitari che, anche a giudizio del medico, abbiano potenziale, ma non evidente carattere di accanimento terapeutico.

Umberto Bossi mette i paletti agli aiuti alle banche

 Perfetta sintonia sulle banche tra il ministro delle Riforme e il responsabile dell’ Economia. Bossi è d’ accordo per gli aiuti a condizione che servano alle imprese. Anche per Tremonti è necessario un sistema di controllo: “Non salveremo i banchieri falliti, ma le famiglie”, dice. Intanto è in programma per mercoledì prossimo l’ incontro tra il ministro dell’ Interno, Roberto Maroni, e i prefetti per l’ istituzione degli Osservatori periferici per il controllo del credito. “Lo Stato incoraggia e tutela il risparmio, disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito”. Tremonti cita testualmente l’ articolo 47 della Costituzione, parlando a proposito del provvedimento per l’ istituzione dei bond patrimoniali a favore delle banche.

Un patto d’ azione per “Expo 2015 e Federalismo” fra Lombardia e Veneto

 Formigoni e Galan stringono un patto di collaborazione in vista di Expo 2015 e rilanciano l’ azione per la piena attuazione del federalismo. I presidenti della Lombardia e del Veneto hanno firmato questa mattina due documenti, la “Dichiarazione per l’ avvio della collaborazione istituzionale” e il “Protocollo di collaborazione per il governo del sistema delle eccellenze regionali e la definizione di attività condivise a supporto dell’Expo 2015”. Lo hanno fatto, al Palazzo della Regione Lombardia, al termine della riunione congiunta delle due Giunte regionali, analogamente a quanto era stato fatto tra Lombardia ed Emilia Romagna lo scorso 30 gennaio. “Una battaglia storica – ha sottolineato Formigoni – che le nostre due Regioni hanno iniziato insieme per prime. Stringiamo la collaborazione operativa per realizzare sia il federalismo fiscale (art. 119) sia il federalismo devolutivo in generale, cioè l’ attribuzione a noi delle competenze che abbiamo richiesto in relazione al Titolo V della Costituzione”.

Sardegna, centrodestra in vantaggio

 L’ elezione di Cappellacci alla presidenza della Regione Sardegna dal punto di vista politico rappresenta una vittoria di Silvio Berlusconi. Il premier, infatti, ha giocato in prima persona questa campagna elettorale, puntando addirittura su un candidato quasi sconosciuto per una sorta di rinnovamento al di fuori dell’ organizzazione tradizionale del Pdl. E andando avanti malgrado il parere contrario degli alleati, con un Gianfranco Fini pressoché infuriato perché informato a cose fatte della scelta di Cappellacci. Ma, soprattutto, Berlusconi ha vinto sulla linea del decisionismo che lo contraddistingue. La fase cruciale della campagna elettorale è stata occupata dallo scontro con i vertici istituzionali sul decreto legge per Eluana, approvato dal Consiglio dei ministri ma respinto dal Quirinale; e proprio alla vigilia del voto del decreto antistupro, per il quale difficilmente Napolitano potrà contestare i requisiti d’ urgenza.

Cgil in piazza, a Roma, sotto il logo “unità anticrisi”

 Venerdì 13 febbraio sciopero generale dei metalmeccanici e dei lavoratori del pubblico impiego della Cgil. Fiom e Fp. Per otto ore hanno protestato contro la politica economica del governo per fronteggiare la recessione in atto. Ma anche per altri temi: dalla riforma sullo sciopero abbozzata dall’ esecutivo alla riforma del modello contrattuale chiusa senza la firma della Cgil, dalla politica sull’ immigrazione alla difesa della Costituzione.
E venerdì, sotto il logo “unità anticrisi”, hanno sfilato insieme, tute blu e ministeriali, in una manifestazione a Roma che per gli organizzatori si annuncia “partecipata”: la dignità del lavoro è un bene pubblico, basta precarietà, più salari, più diritti, legalità, recita lo slogan principale. Tre cortei hanno confluito nella storica piazza di S. Giovanni per ascoltare il triplice comizio finale dei leader sindacali, Gianni Rinaldini, Carlo Podda e Guglielmo Epifani, il segretario generale della confederazione di Corso Italia.

Landi (AN): Necessario un test per diventare italiani

“Dieci anni per ottenere la cittadinanza non sono pochi ma neppure troppi. Ciò che è necessario, infatti, per considerare uno straniero titolare del diritto alla cittadinanza italiana non è il tempo ma l’adesione convinta dello stesso ai principi fondamentali scritti nella nostra Costituzione: la conoscenza della lingua italiana e il rispetto delle leggi, degli usi e costumi del Paese di destinazione finale sono alcuni di questi”. Lo ha detto Giampaolo Landi di Chavenna, responsabile immigrazione di An.

Napolitano a Genova: L’eredità spirituale e morale della Resistenza vive nella Costituzione

 “Possiamo con buoni motivi dire che il messaggio, l’eredità spirituale e morale della Resistenza, vive nella Costituzione: in quella Costituzione in cui possono ben riconoscersi anche quanti vissero diversamente gli anni 1943-45, quanti ne hanno una diversa memoria per esperienza personale o per giudizi acquisiti”. E’ quanto affermato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della celebrazione del 63° Anniversario della Liberazione a Genova.
“La Carta costituzionale – di cui stiamo celebrando il sessantesimo anniversario – ha continuato il Capo dello Stato – costituisce infatti la base del nostro vivere comune e della nostra rinnovata identità nazionale. “Nessuna delle forze politiche oggi in campo” – desidero ribadire quel che ho detto dinanzi al Parlamento – può rivendicarne in esclusiva l’eredità”. E’ un patrimonio che appartiene a tutti e vincola tutti.