Resi noti i fondamenti del programma della Sinistra Arcobaleno

 La Sinistra Arcobaleno ha comunicato oggi i 14 punti programmatici che porterà all’attenzione dei cittadini in campagna elettorale:

1. Dignità e diritti nel lavoro: la sicurezza
Ogni giorno in Italia muoiono in media 4 persone mentre lavorano. Grazie a una legge voluta dal Governo Berlusconi si può lavorare anche 13 o 14 ore al giorno e spesso per lavorare occorre rinunciare ai propri diritti. Siamo arrivati al paradosso che il lavoro è pagato a prezzi orientali e le merci così prodotte vengono vendute a prezzi occidentali. La Sinistra l’Arcobaleno propone: una legge che fissi la durata massima del lavoro giornaliero in 8 ore e in due ore la durata massima degli straordinari; l’immediata approvazione dei decreti attuativi del Testo Unico sulla Sicurezza sul lavoro e quindi più controlli e più certezza e severità delle pene per le imprese che trasgrediscono le norme.

2. Dignità e diritti nel lavoro: lotta alla precarietà
I lavoratori e le lavoratrici precarie nel nostro paese sono oltre 4 milioni. È precarietà di vita, non solo di lavoro. La Sinistra l’Arcobaleno propone di superare la legge 30 e di affermare il contratto a tempo pieno e indeterminato come forma ordinaria del rapporto di lavoro; di rafforzare la tutela dell’articolo 18 contro i licenziamenti ingiustificati; di cancellare dall’ordinamento le forme di lavoro co.co.co, co.co.pro e le false partite IVA.

Berlusconi presenta i sette punti del programma del PDL

 Roma – Prima lancia accuse a Veltroni di copiare il programma del Popolo delle Liberta poi snocciola i 7 punti necessari per la salvezza dell’Italia. E’ una campagna elettorale all’insegna del minimal, almeno nei programmi, quella che è ormai partita. Poche pagine, pochi punti e soprattutto pochissimi “miracoli”.

“Il programma del Pd è la versione statalista del programma del centrodestra”. Lo ha detto Silvio Berlusconi presentando il programma del Pdl. Il leader del Pdl precisa poi alcuni punti cardine del suo progetto, soprattutto in materia economico-fiscale: su tutti l’abolizione dell’Ici sulla prima casa e la detassazione degli straordinari. “Sono i provvedimenti che saranno presi nel primo Consiglio dei ministri”, ha detto Berlusconi.

Polledri scrive al ministro Turco: vieti la pillola abortiva ru486

 “Il Ministro Turco farà vietare l’introduzione in Italia della pillola abortiva Ru 486?”. Questo chiede il senatore Massimo Polledri, capogruppo della Lega Nord in Commissione Bilancio al Senato e membro della commissione bilaterale per l’Infanzia, al Ministro della Salute Livia Turco in una interrogazione a risposta scritta dopo che la Ru486, la cosiddetta pillola abortiva, ha incassato il via libera dalla commissione scientifica dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco.

“Questo riconoscimento da parte dell’Aifa potrebbe portare la Ru 486 ad essere disponibile come farmaco di fascia H – spiega Polledri – Ma è necessario evidenziare che non sono ancora noti tutti gli effetti collaterali della pillola; conseguentemente, se la RU 486 non è sicura, non si può certamente affermare che essa amplierà le possibilità di scelta della donna. La Ru 486 è imprevedibile nei suoi effetti: l’aborto si può prolungare per oltre due settimane, con nausea, perdite di sangue, vomito e contrazioni dolorose. Una donna su dieci avrà comunque bisogno di un intervento per portare a termine l’aborto. La RU 486, infatti, anche se sono passati molti anni dalla sua prima introduzione, è ancora in fase di sperimentazione.

UDC e Rosa Bianca si accordano. Baccini, Pezzotta, Casini, via a costituente di centro

 E’ il ritorno della Balena Bianca. Un ritorno che porterà sicuramente molti problemi al Pdl. Soprattutto per la corsa al centro che il Cavaliere sta facendo. Ma i centristi doc, ovvero gli ex democristiani sono corsi ai ripari confidando in un accordo dove convogliare le tante anime Dc disperse tra Pdl e Pd. Per il momento si ttratta di una ‘Costituente di centro’ per Pier Ferdinando Casini premier. Questo l’accordo raggiunto tra la Rosa bianca e l’Udc per correre insieme alle elezioni politiche. Il nuovo soggetto e’ aperto anche ad altri apporti: in particolar modo e’ atteso il si’ di Ciriaco De Mita. E’ Mario Baccini ad annunciare l’esito della ‘trattativa’ con l’Udc. Savino Pezzotta sara’ il coordinatore della fase costituente, mentre Bruno Tabacci, gia’ in pista come candidato premier, ”fara’ un passo indietro, per farne due avanti: perche’ il progetto che si va delineando e’ quello che avevamo indicato da tempo”.

Bassolino in Consiglio: “Voto? Abbiamo il dovere di andare avanti con serietà”

 Sulle pagine istituzionali del Presidente della Regione Campania (www.presidente.campania.it) e sul blog www.antoniobassolino.it è disponibile in formato integrale il testo della replica con cui il Presidente Bassolino ha concluso ieri il dibattito in consiglio regionale successivo alla presentazione della nuova giunta.

Il Portavoce del Presidente Bassolino Mario Bologna precisa che, rispondendo alle richieste di andare al voto, Bassolino ieri ha affermato: “Noi abbiamo il dovere di andare avanti con serietà. Per questo abbiamo fatto un’operazione di forte rinnovamento della giunta. Abbiamo di fronte obiettivi impegnativi su cui dobbiamo lavorare con slancio e determinazione, come la soluzione dell’emergenza rifiuti, alcuni grandi progetti per lo sviluppo, lo statuto, la nuova legge elettorale, le deleghe agli enti locali.

Fra i candidati del PD, anche il sopravvissuto del rogo alla Thyssen

 “Il Pd è il partito dell’Italia che lavora, che produce, che sta in piedi. Le candidature di operai, precari, dipendenti pubblici stanno a dimostrare proprio questo”. Così Walter Veltroni ha presentato questa mattina alcune candidature del mondo del lavoro che saranno presenti nelle liste del Partito democratico. Oltre ad Antonio Boccuzzi, operaio della Thyssen sopravvissuto alla tragedia torinese del dicembre scorso, la cui candidatura era già stata annunciata, il leader del Pd ha presentato anche quelle di Loredana Ilardi, palermitana di 33 anni e operatrice in un call center con uno stipendio di 700 euro al mese, e Franca Biondelli dipendente di una Asl piemontese. “Nelle candidature dimostriamo l’impegno di portare in Parlamento persone che siano parte della vita reale del paese e quindi forze ed energie nuove. Il nome di Boccuzzi è stato il primo che ho fatto, perchè Antonio è legato ad una delle tragedie più grandi della storia del lavoro in Italia. L’ho ascoltato in questi giorni e mi ha colpito molto il senso di responsabilità che pone in una battaglia che deve essere di tutti, quella della sicurezza del lavoro”.