Del Turco si è dimesso. Autosospensione anche dal PD

 Ottaviano del Turco si è dimesso dalla carica di governatore della Regione Abruzzo. Del Turco, agli arresti nel carcere di Sulmona perchè coinvolto nell’inchiesta della procura di Pescara su sanità e tangenti, ha consegnato oggi, dopo l’interrogatorio del gip, all’avvocato Pietro Milia la lettera di dimissioni perchè venisse portata nelle mani del presidente del Consiglio regionale Marino Roselli.

Del Turco si è anche auto-sospeso dal Pd. In una lettera a Walter Veltroni, inviata al segretario regionale del partito Luciano D’Alfonso, l’ex esponente del PD comunica la propria decisione.
Ecco il testo della missiva:
“Caro Veltroni, essendo membro della direzione del Partito Democratico e non volendo in nessun modo che la vicenda giudiziaria che mi riguarda abbia ricadute spiacevoli sull’immagine del partito, ti annuncio la mia decisione
di autosospendermi dall’incarico che mi avete cortesemente affidato”.

Il segretario del PD ha apprezzato “il gesto di sensibilità politica e di responsabilità personale”.

Brunetta annuncia il giro di vite sui dipendenti pubblici

 Giro di vite per limitare le assenze ingiustificate dei dipendenti pubblici.
D’ora in poi la visita del medico fiscale “è sempre obbligatoria anche nelle ipotesi di prognosi di un solo giorno”. Lo stabilisce una circolare firmata dal ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta.
La circolare del ministro (che è stata indirizzata a tutte le pubbliche amministrazioni per fornire indicazioni sull’applicazione della nuova disciplina e inviata alla Corte dei conti per la registrazione) chiarisce, in particolare, che la richiesta di visita fiscale “é sempre obbligatoria, salvo particolari impedimenti del servizio del personale derivanti da un eccezionale carico di lavoro o urgenze della giornata”.
La visita fiscale, quindi, dovrà essere richiesta dalle amministrazioni “anche nel caso in cui l’assenza sia limitata ad un solo giorno”.

Il medico, inoltre, potrà bussare alla porta con meno limitazioni di orario. Si ampliano infatti le ore in cui potrà essere effettuata la visita: la norma, “innovando rispetto alle attuali previsioni negoziali – scrive Brunetta nella circolare – prevede un regime orario più ampio per la reperibilità al fine di agevolare i controlli”.

Processo fondi Mediaset, no della Procura milanese alla ricusazione di Berlusconi della Gandus

La Procura di Milano da fiducia al gip Gandus e boccia la richiesta dei legali di Berlusconi di ricusazione. I giudici della V Corte d’Appello di Milano hanno respinto l’istanza di ricusazione avanzata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nei confronti del giudice Nicoletta Gandus, presidente del collegio giudicante nello stralcio del processo sui presunti fondi neri Mediaset, in cui il premier è imputato di corruzione giudiziaria insieme all’avvocato britannico David Mills. La decisione dei giudici, che avevano iniziato ad esaminare il caso il 10 luglio scorso, è stata depositata in mattinata. Nella motivazione, di 16 pagine, i giudici hanno considerato la domanda della difesa Berlusconi «ammissibile ma infondata nel merito».

Forze dell’ordine in piazza contro i tagli. Veltroni: Dal governo solo chiacchiere

 A dire di no ai tagli targati Tremonti sono state proprio le forze dell’ordine. Una grande manifestazione di protesta organizzata unitariamente da tutte le sigle sindacali della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale e i Cocer dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dell’Esercito, della Marina Militare e dell’Aeronautica è stata organizzata davanti a Palazzo Chigi alla Camera, al Senato “per avvertire i cittadini delle conseguenze nefaste che rischiano di avere sulla sicurezza e sulla difesa i pesantissimi tagli contenuti nella manovra finanziaria emanata per decreto dal Governo, attualmente all’esame del Parlamento per la conversione in legge”.

I presidi interessano anche le prefetture di tutto il Paese. “Per la prima volta nella storia tutte le sigle sindacali e tutti i Cocer del Comparto sicurezza e difesa scendono in piazza, in tutta Italia, per rivendicare il riconoscimento della specificità professionale degli addetti alla sicurezza” dice Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Sappe.

Berlusconi: Sulla giustizia non mi fermerò

 L’ennesima bufera in casa PDL. Questa volta il pomo della discordia è la riforma della giustizia e i due avversari sono il premier Silvio Berlsuconi e il super leghista Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione . Tra due è nata una dura polemica: Berlusconi proclama di voler procedere già da settembre alla riforma della giustizia. Calderoli frena, anche perché gli accordi presi con il Carroccio sono altri: “prima di tutto il federalismo fiscale”. Anzi il ministro è più preciso e parla di agenda politica: “Abbiamo fatto una tabella temporale delle riforme e in quella tabella la riforma della giustizia non c’è. Questo non vuol dire che non si farà, ma viene dopo”. E avverte il Cavaliere: “In autunno abbiamo il federalismo fiscale, il codice delle autonomie e poi la finanziaria. A seguire, la riforma costituzionale. Una riforma della giustizia ci può anche stare, ma il 2008 è piuttosto pieno…”. Insomma per la Lega la riforma della giustizia può aspettare, ma Berlusconi ripete: “Vado avanti. Mai stato determinato come adesso. Serve una riforma della giustizia dalle fondamenta”.

Lega: Ok impronte a tutti, ma l’ordinanza Maroni resta

 Il ministro dell’Interno Roberto Maroni accoglie favorevolmente la norma, inserita nella Finanziaria, che prevede la rilevazione delle impronte digitali a tutti i cittadini dal 2010 ma precisa che questo “non supera l’ordinanza sul censimento nei campi nomadi”, che quindi non verrà ritirata. “Tutto ciò che va nel segno di garantire maggiore sicurezza va benissimo”, spiega Maroni. Con la norma inserita in finanziaria, “il sistema della sicurezza avrà maggiori informazioni non solo per quanto riguarda i criminali, non solo per quanto riguarda le identificazioni di chi è sconosciuto, cioè coloro che vivono nei campi nomadi, ma anche un’identificazione più certa per chi è già conosciuto, i cittadini italiani iscritti all’anagrafe. L’iniziativa dà più strumenti per avere le certezze che servono per garantire sicurezza. E’ una norma che approvo in pieno, ma che non cambia nulla rispetto all’azione che stiamo facendo perchè questa è un’azione che stiamo facendo adesso per riconoscere e dare un’identità a chi un’identità non ce l’ha: non sappiamo chi c’è nei campi nomadi”. “Perchè dovrei ritirare l’ordinanza? E’ un’ordinanza che riguarda il censimento nei campi nomadi per ottenere l’identificazione di chi c’è. Si fa attraverso i rilievi fotosegnaletici, tra cui le impronte digitali.

Garante della privacy: Intercettazioni anomale. E lancia un appello ai media

Ci ha messo un po di tempo ma alla fine il Garante della privacy afferma che ci sono intercettazioni anomale e lancia un allarme ai media. “Troppo frequentemente le informazioni raccolte durante le indagini sono state oggetto di pubblicazione e di diffusione al di fuori dei processi. Fenomeno questo che costituisce una anomalia tutta italiana”. Lo dice il presidente del Garante per la protezione dei dati personali Francesco Pizzetti nella sua relazione annuale al Parlamento. Pizzetti ha poi lanciato un “accorato appello” agli uomini dei media: “Fermatevi e riflettete”.

Intercettazioni
“Le intercettazioni – sostiene il Garante – oltre che strumento di indagine, sono una delle forme più invasive della nostra sfera personale. Quelle raccolte durante le indagini e oggetto di pubblicazione e di diffusione al di fuori dei processi incidono pesantemente quindi su quella libertà di comunicazione che l’art. 15 della Costituzione considera un diritto fondamentale, comprimibile solo con atto motivato dell’autorità giudiziaria”.

Le novità della manovra: dalla Robin tax, ai ticket, alle impronte digitali per tutti dal 2010

 Le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno terminato l’esame del decreto legge della manovra e hanno dato il via libera al mandato ai relatori.
Dieci ore di discussione, qualche scontro fra maggioranza e opposizione, poi il rush finale con votazioni a raffica e il via libera: dalla Robin tax allo stop ai ticket sulla diagnostica. Due misure però restano fuori: il nucleare e l’articolo 60 che prevede la ‘riforma della finanziaria’ a causa del mancato accordo tra maggioranza e opposizione.
Il testo approderà in Aula oggi pomeriggio dopo il via libera al dl sicurezza. E’ ormai quasi scontato il ricorso alla fiducia, ma c’è ancora incertezza sui tempi. Il Governo deve mettere a punto un maxiemendamento che, secondo gli auspici delle commissioni, dovrebbe ricalcare il testo approvato questa notte.

Vediamo il testo nei dettagli a cominciare da una novità introdotta a sorpresa con il consenso bipartisan: dal primo gennaio 2010 sulla carta d’identità accanto alla foto ci dovrà essere anche l’impronta digitale.

L’Autorità per le Comunicazioni: urgente la riforma della Rai

Rai, Telecom, banda larga, par condicio, digitale terrestre e tlc. Questi i temi toccati da Corrado Calabrò presidente dell’Autorità per le Comunicazioni, nella Relazione annuale al Parlamento. Nel suo lungo intervento Calabrò ha lanciato le priorità: la riforma della Rai, che “non e’ più rinviabile”, perchè l’azienda non può competere ”impacciata” dalle norme amministrativo-contabili e insieme ”paralizzata da spinte e controspinte politiche”. Una riforma da realizzare il prima possibile ,” puntando sull’efficienza, magari enucleando e anticipando alcune norme indifferibili che coniughino il carattere imprenditoriale della governance con il perseguimento degli obiettivi di fondo di un servizio pubblico con marcate finalità d’interesse generale, svincolato dall’abbraccio dei partiti”. Una Rai, dunque libera dalle logiche di partito, per la quale ci sia una legge ad hoc che non rientri in una riforma più vasta dell’emittenza e che abbia tempi di approvazione certi e rapidi.