Il Quirinale restituirà al Ministero dell’Economia e delle Finanze 15 milioni nel triennio 2011-2013.
Mentre continua il dibattito sul taglio ai costi della politica, il Presidente della Repubblica comunica al ministero dell’Economia i propri risparmi: riduce le spese del Quirinale e restituisce allo Stato 15 milioni di euro nel triennio 2011-2013. E rinuncia all’adeguamento automatico all’indice dei prezzi del proprio assegno di presidente della Repubblica da ora a fine mandato.
Senato ok al processo lungo
Il processo lungo passa al Senato con il voto di fiducia e torna alla Camera.
È polemica: aspre le accuse dell’opposizione alla maggioranza di approvare norme che serviranno a bloccare i processi Mills e Ruby in cui è imputato Berlusconi. Il senatore dell’Idv tra gli applausi dei suoi e le proteste dei pochi senatori della maggioranza presenti in Aula: ”Ora fiduciatevi, non cadrete in piedi, ma con le spalle al popolo cercando di evitare i meritati e sacrosanti calci nel sedere”
Bossi sfida Napolitano: Ministeri Nord rimangono lì
Scontro aperto tra il Presidente della Repubblica Napolitano e Umberto Bossi Lega Nord sul decentramento dei ministeri.
Bossi è più che mai determinato a non mollare la bandiera delle sedi decentrate dei dicasteri. Gianfranco Fini ritiene la posizione di Bossi come “una partita tutta diversa” che il leader leghista starebbe giocando per conto suo, dal momento che si è dimostrato “sprezzante” nei confronti dei rilievi di Napolitano e anche dopo “il doveroso invito di Berlusconi ai ministri” a tenerne conto. Nella lunga lettera inviata a Berlusconi da Napolitano, resa pubblica ieri, il Capo dello Stato esprime dubbi sulla costituzionalità di un provvedimento “non avente connotati di particolare rilievo istituzionale”.
Rimpasto di governo: Palma alla Giustizia, Bernini all’Ue
Berlusconi presenta a Napolitano il nuovo Guardasigilli. Alfano si dimette: seguirà solo il Pdl
Berlusconi incontra Napolitano, che dà il via libera a Nitto Palma come ministro della Giustizia al posto di Angelino Alfano, che ha dato le dimissioni per continuare ad occuparsi del governo, e ad Anna Maria Bernini alle politiche europee, al posto di Ronchi: due nuovi ministri per proseguire l’azione di governo. Berlusconi ritiene che, con le nuove nomine, l’azione del governo può ripartire in piena regola e Alfano, ”libero” dal ruolo istituzionale, potrà dedicarsi a tempo pieno al rinnovamento del Pdl.
Rifinanziamento Missioni, ok dal Senato
Approvato dal Senato, con 269 voti a favore, 12 contrari e un astenuto, il decreto che rifinanzia fino alla fine dell’anno le missioni di pace all’estero.
Il decreto passa all’esame della Camera. Votano a favore tutti i gruppi di maggioranza, compresa la Lega Nord, e di opposizione, quindi anche il Pd nonostante alcuni dissensi interni. L’Idv vota contro. I radicali Emma Bonino, Donatella Poretti e Marco Perduca non partecipano al voto. Il gruppo del Pd al Senato voterà sì in modo compatto sul decreto che rifinanzia le missioni di pace all’estero, nonostante alcuni dissensi interni.
Fini candida Maroni a palazzo Chigi, il Pdl: ”Basta ingerenze!”
Gianfranco Fini candida a palazzo Chigi Roberto Maroni, che però dichiara lealtà al governo Berlusconi: ”Lavoriamo perché arrivi fino a fine legislatura”. Ben consapevole, Maroni, che l’offerta di Fini è solo tentativo di strumentalizzazione. Tuttavia tra i due ex-alleati di ferro, Pdl e Lega, c’è una distanza che Berlusconi tenta di accorciare, definendo totalmente inventati frasi e giudizi nei confronti di Maroni. Il Pd, chiamato in causa da Fini come possibile sostenitore di un governo Maroni, precisa: ”Nessun sostegno a governi guidati da attuali ministri”.
Estero, attentato dinamitardo a Oslo, la polizia cerca i complici
Il killer messo alle strette collabora, ma rischia al massimo ventun’anni
Breivick confessa: ”Ho fatto tutto da solo. Ho agito in completa solitudine, ho pianificato e portato a termine ”da solo” l’attacco dinamitardo nel cuore di Oslo e il massacro sull’isola di Utoya, uccidendo 93 persone”. Lo dice alla polizia che lo tiene sotto torchio, ma gli inquirenti sembrano determinati a non lasciare nulla di intentato e hanno lanciato una nuova operazione alla periferia di Oslo dove sono state fermate sei persone, subito rilasciate.
Lega inaugura i ministeri a Monza, contestato Bossi
A Villa Reale a Monza sono stati inaugurati alcuni uffici distaccati di quattro ministeri (Economia, Riforme, Semplificazione e Turismo).
Umberto Bossi viene accolto con lo slogan ”Vai a lavorare, vai a lavorare”. I consiglieri comunali democratici Sergio Civati e Carmine Bubba avrebbero voluto assistere all’inaugurazione con la bandiera italiana ma sono stati fermati. Civati: ”Ognuno va con i propri simboli. Noi andavamo con la bandiera italiana e ci è stato impedito”. I contestatori quasi tutti con la bandiera italiana come avevano chiesto alcuni consiglieri comunali del Pd di Monza.
È ancora gazzarra per voto segreto su arresto Papa
Fini risponde alla richiesta del Pdl di verificare la regolarità della consultazione su Papa
Il presidente della Camera Gianfranco Fini risponde così alle contestazioni sulla validità del voto avanzate dalla maggioranza: “Nella sua sovranità e autonomia l’Aula si è espressa a favore della richiesta di arresto, ed il Parlamento ha esercitato una delle prerogative che la Costituzione gli assegna. Non ci sono presupposti per considerare quel voto come non valido. Lo stesso on. Cicchitto è perfettamente consapevole che quel voto ha una oggettiva regolarità. Per quanto la questione della segretezza, non si tratta di una novità”.
Papa in carcere, Il Pdl: “Voto irregolare sull’arresto”
Continuano ad infuriare le polemiche sul voto che avrebbe dovuto essere segreto, ma che secondo il Pdl non è stato regolare.
Per il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto: ”Le stesse parole del presidente Franceschini sono testimonianza evidente che ieri su Papa non c’è stato voto segreto, e che ci sarebbero gli estremi per invalidare quella votazione. Ma siccome pensiamo al futuro, e penso che tragedie come quella di ieri in questa aula avranno a ripetersi, in quest’aula deve esserci garanzia di un voto segreto non la parodia di un voto segreto”.