Mattinata intensa per il presidente della Repubblica Popolare Cinese, Hu Jintao che ha incontrato a Roma Giorgio Napolitano e Silvio Berlusconi. Il capo dello Stato ha messo sul piatto la questione del rispetto dei diritti umani, a poche ore dalle notizie degli scontri con la minoranza uigura in cui sono morte 140 persone. Il premier, invece, ha preferito parlare del G8 e affrontare temi prettamente economici. Del resto, hanno precisato fonti di Palazzo Chigi, il tema dei diritti umani era stato già affrontato dal capo dello Stato e per questo motivo il presidente del Consiglio, durante i colloqui a Villa Madama, ha preferito concentrarsi sul summit in programma a L’ Aquila.
“Abbiamo concordato che lo stesso sviluppo e il progresso economico e sociale che si stanno realizzando in Cina pongono nuove esigenze in materia di diritti umani – ha detto Napolitano in una conferenza stampa congiunta con il presidente cinese -, una questione che l’ Italia ha sempre affrontato e intende affrontare nel massimo rispetto delle ragioni cinesi e dell’ integrità e autonomia di decisione della Cina e delle sue istituzioni rappresentative”.
Per il capo dello Stato “occorre il pieno riconoscimento del ruolo internazionale della Cina sviluppando, su un piano di parità, nel rispetto reciproco e con mutuo vantaggio tutte le relazioni bilaterali e globali”. La Cina, ha aggiunto Napolitano, è consapevole del nuovo posto che le spetta nel mondo e delle responsabilità a cui è chiamata di fronte a sfide che richiedono un impegno collettivo.
“Io ho auspicato che in questo quadro – ha sottolineato il presidente della Repubblica – si sviluppino maggiormente le relazioni tra Unione Europea e Cina e per questo è essenziale che l’ Europa riesca, con coerenza e coraggio, a prendere le decisioni per parlare con una voce sola”. Hu Jintao dal canto suo ha espresso soddisfazione per lo sviluppo dei rapporti tra Cina e Italia: “L’ amicizia tra i nostri popoli è radicata nella tradizione e si fonda sulla base dell’ uguaglianza, del mutuo rispetto e della fiducia reciproca”. Quindi ha invitato Napolitano a recarsi in visita in Cina l’ anno prossimo.