Gli Stati membri dell’Unione europea non possono prendere misure di schedatura o prelievo di informazioni biometriche come impronte digitali per singoli gruppi nazionali o etnici.
Lo ha detto Pietro Petrucci, uno dei portavoce della Commissione europea. Petrucci si è rifiutato di commentare direttamente l’annuncio lanciato dal ministro dell’Interno Roberto Maroni di una banca dati con le impronte digitali dei rom. “Si tratta solo di un annuncio -ha detto- e noi non commentiamo annunci.
Parliamo solo quando siamo di fronte a un fatto concreto, a un atto giuridico dello Stato membro”.
Tuttavia, ha osservato che sarebbe incompatibile con le norme Ue contro la discriminazione e i pari diritti dei cittadini comunitari che uno Stato membro schedi le impronte dei soli rom.
Unione Europea
Trattato di Lisbona, il Consiglio Ue: “Occorre tempo”
La questione del Trattato di Lisbona sulla riforma dell’Unione Europea sarà trattata il prossimo 15 ottobre, al primo summit sotto presidenza francese, per “esaminare la via da seguire”, dopo la bocciatura da parte degli elettori irlandesi nel referendum del 12 giugno.
E’ quanto si afferma nella bozza di conclusioni del vertice di Bruxelles proposta dalla presidenza di turno slovena.
Il Consiglio Europeo prende infatti atto che “occorre più tempo” per esaminare la situazione del Trattato, che già si sono avute 19 ratifiche da parte dei Paesi membri del documento, che le ratifiche “proseguono in altri Paesi” e, inoltre, che l’Irlanda “procederà attivamente” in consultazioni interne e con i partner per “proporre una via di uscita”.
Nella bozza, viene infine confermata la volontà del Consiglio di “occuparsi dei cittadini” e di raggiungere “risultati concreti” nelle politiche che “preoccupano i cittadini” a cominciare dalle risposte da dare all’emergenza prezzi.
Berlusconi: L’Europa ha bisogno di un drizzone
“Al Consiglio europeo porteremo la nostra indicazione: l’approvazione del Trattato di Lisbona. Così avremo 26 approvazioni mentre l’Irlanda dovrà dare una risposta alternativa”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio
Napolitano: Fuori dall’Europa chi minaccia di bloccarla
862.415 irlandesi paralizzano l’Unione Europea. In Irlanda il “No” alla ratifica del Trattato Ue ha vinto con il 53,4% dei voti, contro il 46,6 del “Sì” e un’affluenza di poco superiore al 50%. Un numero di votanti inferiori alla popolazione di Torino che ora mette l’Europa di fronte all’incubo di una nuova crisi istituzionale. La doppia bocciatura di Francia e Olanda alla Carta costituzionale aveva spinto l’Unione a redigere il Trattato di Lisbona. Appena sei mesi dopo rischia di tramontare la riforma di cui l’Unione aveva bisogno, nonostante siano stati già 18 i paesi che l’hanno ratificato. Sulla bocciatura irlandese, si è pronunciato il presidente della Commissione Europea.
La Lega saluta favorevolmente la bocciatura del Trattato UE
“Fino a quando i burocrati europei continueranno a scrivere testi ispirati dagli illuminati e non dalle necessità’ dei popoli europei, ci sarà sempre un popolo in Europa che dirà di
Trattato europeo: l’Irlanda dice “no”
Dopo le prime indiscrezioni, la certezza: l’Irlanda boccia con il 56% di voti contrari il referendum sul Trattato di Lisbona, versione “alleggerita” della Costituzione europea già respinta nel 2005 da francesi e olandesi.
Il no ha vinto nella maggioranza delle contee.
Il che significa che, mancando l’unanimità, il documento non potrà entrare in vigore nonostante gli altri 26 Paesi dell’Unione europea l’abbiano approvato o si apprestino a farlo.
“Hanno vinto i no – ha dichiarato il ministro irlandese Dermot Ahern “Una vittoria per la democrazia”, ha gioito Declan Ganley, l’uomo d’affari fondatore del gruppo Libertas che ha guidato la campagna contro il Trattato.
“Il popolo irlandese ha mostrato coraggio e saggezza e ha mandato un messaggio forte al primo ministro Brian Cowen, che ora deve andare a Bruxelles e riferire il messaggio degli irlandesi, che vogliono democrazia e responsabilità per l’Ue”.
Su Alitalia, la Ue pronta ad aprire procedimento contro l’Italia per il prestito ponte
Tegola europea sulla testa del governo per quanto riguarda Alitalia. La Commissione europea sembra infatti decisa ad aprire un procedimento legale contro l’Italia l’11 giugno sul prestito ponte da 300 milioni di euro erogato per salvare l’aerolinea. Lo riferiscono fonti della Commissione secondo cui il prestito costituirebbe un aiuto di stato.
Calo di passeggeri
Traffico passeggeri Alitalia in caduta libera: lo scorso mese di aprile l’aviolinea ha trasportato 1.555.700 passeggeri con riduzione, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente del 25,9%.
È quanto si legge nelle statistiche della Aea, l’associazione delle aviolinee europee. La stessa rilevazione fa presente che nel primo quadrimestre del 2008 l’Alitalia ha trasportato 6.579.800 passeggeri con una riduzione del 13,4% rispetto al primo quadrimestre del 2007. Ancora più pesanti le perdite in termini di ricavi passeggeri-chilometri (RPK): ad aprile di quest’anno la riduzione del traffico arriva al 27,3% mentre, per il primo quadrimestre, la perdita è del 14,3% rispetto allo stesso periodo del 2007.
Trattato di Lisbona, il Cdm lo approva ma la Lega pensa al referendum
Tutti pronti a perdere l’identità nazionale in nome di una Europa unita. Già ma unita a che e a chi? Unica forza parlamentare a porre qualche dubbio la Lega Nord. Intanto il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge per la ratifica del Trattato di Lisbona, che modifica il Trattato sull’Unione europea e il Trattato che istituisce la Comunità europea. Lo riferisce il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli, lasciando Palazzo Chigi al termine della riunione.
«Il mio è stato un sì con riserva – ha commentato Calderoli -. E le riserve sono rispetto alla perdita di sovranità. Ci sono stati notevoli miglioramenti rispetto alla convenzione, ma con il voto di maggioranza c’è una perdita di sovranità notevole. Pensiamo che la consultazione popolare, su questo punto, non possa e non debba essere evitata. Per questo proporremo in sede parlamentare una legge costituzionale ad hoc per consentire il referendum». La Lega è da sempre il più «euroscettico» tra i partiti del centrodestra e anche giovedì nel primo voto alla Camera, quello sui cosiddetti «obblighi comunitari», nella dichiarazione di voto gli esponenti del Carroccio hanno preso le distanze da Bruxelles.
Il voto del governo è di fatto il varo del disegno di legge che dovrà poi essere approvato da Camera e Senato, un percorso che potrebbe arrivare alla meta entro il mese di luglio.