Nucleare. Dal Congresso dell’ Idv Di Pietro lancia il referendum

 Cogliati Dezza, dal Direttivo nazionale di Legambiente, risponde: “La battaglia dell’ atomo si vince tutti insieme. Non servono fughe in avanti. Il ritorno al nucleare in Italia è questione troppo seria per farne mero strumento di propaganda politico – elettorale di un partito. Le associazioni ambientaliste – che non sono convertite dell’ ultima ora – Legambiente in primis, ritengono che oggi ci siano molti strumenti più efficaci per battere il nucleare. La battaglia contro il ritorno dell’ atomo si può vincere, se nessuno tenta fughe in avanti e si costruisce un movimento forte e trasversale”.

Dl Milleproroghe. Esclusi Piano Casa e condono edilizio

 Il senatore Carlo Vizzini, presidente della Commissione Affari Costituzionali, che ha analizzato circa seicento emendamenti al disegno di legge di conversione, ha spiegato che gli emendamenti sono stati giudicati inammissibili a causa della mancanza dei requisiti di necessità e urgenza e dell’ assenza di omogeneità con le materie trattate dal Dl Milleproroghe. Nessuna misura, quindi, per l’ aumento delle cubature e per il condono edilizio potrà essere accolta nel Decreto legge “Milleproroghe”.

Trionfo di Vendola alle primarie, il plauso della Lusi

 La viceresponsabile pugliese dell’ Italia dei Diritti: “È la vittoria del popolo contro le alchimie della politica vecchio stampo, quella fatta negli angusti spazi delle segreterie. È un risultato straordinario che certifica quanto questo strumento rappresenti un momento di alta democrazia per il popolo che si riappropria del suo potere, ponendosi al centro dei meccanismi di decisione politica”.

Nucleare, Primarie in Puglia

Legambiente rilancia il quesito: “Una centrale nella mia regione, sì o no?” e chiede ai due candidati del centro sinistra una risposta esplicita In vista delle elezioni primarie in Puglia

Malpensa. Cattaneo replica a Bersani e Penati

 “Altro che abbaiare alla luna! Regione Lombardia ha messo in campo fatti concreti che Bersani e Penati fanno finta di non vedere. Non si sono accorti che il Presidente Formigoni e il sottoscritto hanno assunto da tempo una posizione critica verso le scelte della nuova Alitalia? Si sono persi qualche passaggio tra congressi e mandati esplorativi? Benvenuti tra noi, meglio tardi che mai!”.

Il Presidente del Consiglio riparte dalla riforma del Fisco. “Ma – dice – è presto per abbassare le tasse”

 Silvio Berlusconi torna a Roma e riparte dal Fisco, ma spiega che quest’ anno sarà difficile abbassare le tasse. Anche Gianfranco Fini chiede un intervento “più incisivo” sui redditi bassi, e il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, si dice pronto ad aprire il confronto. Pier Ferdinando Casini pensa alle famiglie: “Prima di fare la riforma fiscale bisogna dare loro ossigeno approvando una legge sul quoziente fiscale”.

Via libera al legittimo impedimento. Pierluigi Bersani: “Così dialogo impossibile”

 “Sarebbe questa la prima mossa del “partito dell’amore”? Andando avanti a testa bassa sui suoi provvedimenti – avverte Bersani commentando il vertice di Palazzo Grazioli – il governo sa bene che mette a repentaglio una discussione di sistema sulle riforme istituzionali, ivi compreso il rapporto tra Parlamento e Magistratura. Non bastano i giochi di parole o le finte benevolenze verso l’ opposizione a nascondere la realtà dei fatti. La nostra disponibilità è quella dichiarata più volte: si sospendano i provvedimenti che governo e maggioranza hanno annunciato e si discuta subito dell’ ammodernamento del nostro sistema”.

Riforme. Pierluigi Bersani apre al dialogo con Berlusconi: “Ma no tsunami di leggi ad personam”

 Dopo la pausa natalizia il segretario del Pd precisa: “Noi siamo pronti da domattina a discutere di riforme. Non importa se ci sono le elezioni regionali in primavera, siamo pronti a una discussione anche in presenza della campagna elettorale, ma ad una condizione: se la destra turba queste condizioni invadendo il Parlamento con uno tsunami di provvedimenti che mettono al riparo il premier dai suoi problemi, la destra si assume una responsabilità. Berlusconi deve dimostrare se mette davanti se stesso o i problemi del Paese”.

Le riforme? La storia infinita…

 Non se ne farà niente: dissensi all’ interno del Pd, mancanza di unità di intenti nel centrodestra, lontana la concordia auspicata da Napolitano. Un clima di lotta, non di coesione. E le riforme? Un problema di tutti, che però non interessa a nessuno. E che ognuno mette sul piano personale e non sul piano puramente politico per il bene dell’ Italia e degli italiani, che hanno votato per la destra, per la sinistra, per il centro, ognuno secondo la sua ideologia. Ma cosa hanno alla fine concluso gli eletti?