Dopo la pausa natalizia il segretario del Pd precisa: “Noi siamo pronti da domattina a discutere di riforme. Non importa se ci sono le elezioni regionali in primavera, siamo pronti a una discussione anche in presenza della campagna elettorale, ma ad una condizione: se la destra turba queste condizioni invadendo il Parlamento con uno tsunami di provvedimenti che mettono al riparo il premier dai suoi problemi, la destra si assume una responsabilità . Berlusconi deve dimostrare se mette davanti se stesso o i problemi del Paese”.
“Siamo disponibili a discutere anche di una lettura dei rapporti reciproci tra Parlamento, Governo e Magistratura, ma solo dentro una riforma complessiva. Per quanto riguarda la riforma della giustizia, siamo aperti a una riforma ordinaria della giustizia a partire dai servizi ai cittadini. Se ci sono profili di natura costituzionale da rivedere per sancire meglio l’ autonomia delle funzioni dei poteri di Parlamento, Governo e Magistratura, siamo disposti a parlarne. Ma non accettiamo norme scardinatrici del sistema”.