Berlusconi: G8 preoccupati per il rincaro dei prezzi

 “Il problema che subito si e’ imposto all’attenzione di tutti i leader e’ stato dell’innalzamento dei prezzi che genera difficolta’ enormi e che se continua cosi’ portera’ ad oltre 100 milioni il numero di persone che soffrono la fame”.

Lo ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nella prima giornata del G8 in Giappone. “Direi che la preoccupazione piu’ grande e’ il rincaro dei prezzi dei generi alimentari che naturalmente consegue il rincaro del prezzo del petrolio che ha raggiunto ormai un livello preoccupante. Si teme che tale livello possa aumentare ancora: se pensate che il petrolio esce dalla sabbia a 8 dollari e adesso e’ arrivato alle quotazioni di oggi e se si pensa che qualcuno teme addirittura che si possa arrivare a 200 dollari e chiaro che questo e’ il problema che e’ stato subito messo sul tavolo”.

Sì al lodo Alfano in cambio dello stralcio della bloccaprocessi

 Lo «scambio» potrebbe passare. La Camera riunirà questa sera la conferenza dei capigruppo. Il lodo Alfano (che prevede l’immunità giudiziaria per le 4 più alte cariche dello Stato e la relativa sospensione dei procedimenti giudiziari a loro carico per la permanenza della loro durata in carica) è stato calendarizzato in commissione Giustizia per martedì mentre oggi sono al voto gli emendamenti al decreto sicurezza che contiene la norma bloccaprocessi. Sul provvedimento si concentrano le attenzioni della politica, con l’opposizione che chiede lo «stralcio» della norma cosiddetta «bloccaprocessi» o «salvapremier».

Berlusconi in Giappone per il Vertice del G8

Dal 5 luglio, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è in Giappone per partecipare al Vertice G8. Dapprima, a Tokyo, successivamente a Hokkaido, l’isola al nord del Giappone luogo del

Berlusconi si difende: Contro di me solo fango senza fondamento

All’indomani della rinuncia a partecipare alla puntata tv di ‘Matrix’, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi torna ad attaccare la magistratura: “Ci sono dei giudici che non accettano il verdetto delle urne, dal ’94 in poi contro di me sono state inventate delle accuse fasulle, lo sapevano anche loro che erano fasulle ma faceva comodo creare questo fango mediatico che mi portava anche alla possibilità di non essere producente sul piano politico”.
I giudici, insiste il Cavaliere, dal 1994 puntano a “sovvertire il voto popolare” ma “non mi impressionano”.
Anzi, spiega, è un tentativo destinato a fallire perché, nonostante si continui a “gettare fango sul premier e alcuni ministri” con “pettegolezzi senza fondamento” il consenso popolare nei confronti dell’operato dell’esecutivo è cresciuto.

Berlusconi: Sul turismo serve una cabina di regia unica

 Contro il calo delle presenze dei turisti in Italia “serve un’unica cabina di regia” tra i vari Enti. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi con il sottosegretario al Turismo, Michela Vittoria Brambilla, e il nuovo presidente dell’Enit, Matteo Marzotto. Negli ultimi 27 anni, ha ricordato il premier, c’è stato un calo robusto delle presenze turistiche con una percentuale che è passata dall’8,7 al 5,6%. “Altri Paesi come Spagna e Francia – ha proseguito – ci hanno bagnato il naso. Ora siamo in competizione con la Cina che ha fatto passi avanti, dobbiamo rimontare”.

Dpef, Tremonti: Impegno per redditi famiglie e pensionati

 Prima dell’estate il Governo formalizzerà un impegno in favore dei redditi delle famiglie e dei pensionati.
E’ questa la promessa del ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
“Se c’è sviluppo e ricchezza da distribuire questa va distribuita in termini fiscali a favore di redditi da lavoro dipendente, delle pensioni e della famiglia – ha detto Tremonti durante l’audizione sul Dpef -. E’ un impegno che pensiamo di formalizzare e prendere prima dell’estate”.
La crescita dell’economia, ha spiegato, “è intorno allo zero. Tra maggio e giugno le ipotesi sono intorno a 0,5, zero, 0,3%. Sono fattori difficili da analizzare”.
Il valore dell’inflazione programmatica indicato nel Dpef all’ 1,7% “é un numero che ci sembrava coerente con le strutture del sistema, sappiamo bene che quel numero non rispetta la realtà”, ha affermato il ministro invitando a non guardare all’interno del Paese “ma fuori”, dal momento che “il problema non é la Bce ma la speculazione che è una parola che dà fastidio e che è difficile dire”.