Sì al lodo Alfano in cambio dello stralcio della bloccaprocessi

di isayblog4 17 views0

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Lo «scambio» potrebbe passare. La Camera riunirà questa sera la conferenza dei capigruppo. Il lodo Alfano (che prevede l’immunità giudiziaria per le 4 più alte cariche dello Stato e la relativa sospensione dei procedimenti giudiziari a loro carico per la permanenza della loro durata in carica) è stato calendarizzato in commissione Giustizia per martedì mentre oggi sono al voto gli emendamenti al decreto sicurezza che contiene la norma bloccaprocessi. Sul provvedimento si concentrano le attenzioni della politica, con l’opposizione che chiede lo «stralcio» della norma cosiddetta «bloccaprocessi» o «salvapremier».

Le commissioni Giustizia e Affari costituzionali della Camera hanno deciso nel frattempo di accantonare la norma “blocca processi” contenuta nel decreto sicurezza, fino alle ore 20, fino a quando cioè non si riunirà la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. I deputati delle due commissioni continueranno così ad esaminare il resto del provvedimento. Entro stasera comunque si dovrebbe concludere l’esame del decreto sicurezza. Si prevede infatti che, dopo la Conferenza dei capigruppo, la seduta congiunta delle due commissioni riprenda fino alla conclusione dell’esame del testo.
L’ipotesi, a quanto riferisce l’Agi, che riprende fonti di governo e di palazzo Chigi, non era stata scartata nel corso della scorsa settimana e tutt’ora è in campo. L’idea che si fa strada nel governo è di anticipare il lodo Alfano e di stralciare di conseguenza l’articolo del dl sicurezza sul bloccaprocessi. La decisione sarebbe stata assunta per favorire quel clima di dialogo da più parti auspicato. L’eventuale stralcio, a norma di regolamento, si potrebbe configurare come una richiesta di decadenza dell’articolo da parte del relatore in aula, quindi non prima di mercoledì. In caso di decadenza dell’articolo, il testo del decreto dovrebbe tornare all’esame del Senato per il voto definitivo dopo la modifica apportata dalla Camera.

Un eventuale ritiro della legge «bloccaprocessi» in cambio dell’approvazione del lodo Maccanico-Schifani-Alfano, viene giudicato dall’onorevole Nicolò Ghedini (l’esponente del Pdl è anche uno degli avvocati del premier ndr), «uno scambio scellerato». «La blocca processi è a tutela di tutti i cittadini, – spiega Ghedini, a margine del processo in corso a Milano a Silvio Berlusconi e a David Mills – mentre il lodo fà sì che le alte cariche non debbano soggiacere a continui processi». «Auspico come difensore – ha continuato Ghedini – che il processo vada avanti, anche se dovessero essere approvate queste norme».

www.ladestranews.it

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