Industria: calano fatturato e ordinativi

 Secondo i dati Istat, ad agosto calano fatturato e ordinativi dell’industria. Il fatturato registra un calo dell’11% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, facendo segnare diminuzioni del 10,2% sul mercato interno e del 12,9% su quello estero. Il dato mensile presenta una flessione del 3%. Gli ordinativi registrano invece una flessione tendenziale del 5,2%, derivante da una riduzione dello 0,5% sul mercato interno e del 12,8% sul mercato estero. La variazione mensile segna invece un calo dello 0,3%. Nel confronto dei primi otto mesi del 2008 con lo stesso periodo dell’anno precedente, il fatturato dell’industria ha registrato un incremento del 2,6%, quale sintesi di una crescita del 2,5% sul mercato interno e del 3,1% su quello estero.

Bankitalia: Consumi delle famiglie in calo

 Secondo il bollettino statistico della Banca d’Italia, continua la contrazione dei consumi e sale il costo dell’indebitamento delle famiglie. Nel secondo trimestre la spesa delle famiglie è calata dello 0,3% sul precedente e la debolezza permane anche per i mesi estivi. Secondo Bankitalia, “la debolezza dei consumi ha riflesso la modesta crescita del reddito disponibile reale delle famiglie, aumentato nel primo semestre dell’anno di circa lo 0,5% rispetto al primo semestre del 2007. L’aumento del reddito nominale, stimabile nel 4% e riconducibile soprattutto a quello dei redditi da lavoro dipendente, a seguito di alcuni rinnovi contrattuali, non si e’ tradotto in un più consistente incremento del potere d’acquisto delle famiglie a causa dell’accelerazione dei prezzi al consumo innescata dai rincari delle materie prime energetiche e alimentari”.

Borse di nuovo in rosso e la Ue cerca rimedi

Come volevasi dimostrare l’effetto Ue è durato ben poco. Probabilmente anche per colpa dei soliti speculatori che in queste situazioni guadagnano a mani basse. Ma tant’è che è durata solo due giorni l’euforia sulle Borse del Vecchio Continente. La chiusura in rosso di Wall Street ha raffreddato anche gli umori degli investitori europei. I mercati ora temono le conseguenze della crisi finanziaria sull’economia reale. Già Oltreoceano il colosso Pepsi ha annunciato il licenziamento di 3mila dipendenti e utili in caduta. Inoltre la responsabile della Fed di San Francisco, Janet Yellen, ha affermato che l’economia americana è già entrata in recessione. Per evitare che accada anche in Europa si deve tagliare ancora il costo del denaro, cosa che la Bce non fa.

Crisi finanziaria: I punti salienti del secondo decreto del governo

Crisi finanziaria globale. Il secondo decreto legge del governo garantisce stabilità, fiducia, e liquidità per le imprese e per l’economia reale.
“Con il primo decreto legge abbiamo garantito stabilità e fiducia, con quello varato lunedì 13 ottobre garantiamo stabilità e fiducia ma anche liquidità per le imprese, per l’economia reale, per i consumatori e per il sistema di vita del Paese». Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, così sintetizza l’obiettivo del decreto legge del governo che recepisce le direttive dell’Ecofin per fronteggiare la crisi finanziaria globale.

Il decreto legge è composto da due soli articoli e prevede:
1. Lo Stato garantisce per cinque anni i bond emessi dalle banche entro il 31 dicembre 2009. Tale garanzia sarà concessa a condizioni di mercato e previa valutazione di Bankitalia sulla base di criteri analoghi a quelli previsti in caso di aumenti di capitale.

Inflazione “confermata” al 3,8 per cento

 Il dato definitivo dell’Istat, ha confermato che a settembre l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività comprensivo dei tabacchi ha registrato una variazione negativa dello 0,3% rispetto al mese di agosto 2008 e una variazione del +3,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, comprensivo dei tabacchi, segna una variazione di meno 0,3% rispetto ad agosto e una variazione di + 3,7% rispetto a settembre 2007; le corrispondenti variazioni registrate dall’indice calcolato al netto dei tabacchi sono state, rispettivamente, -0,2% e +3,7%. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), registra a settembre una variazione di +0,5% mensile e una variazione di +3,9% su base annua.

Il piano Ue riaccende la fiducia, borse in volata

 Il piano anti crisi varato dall’Unione Europea riaccende la fiducia degli investitori sui listini del Vecchio Continente, dopo la settimana più nera della storia dei mercati finanziari.
Le Borse europee, in scia alla chiusura in forte recupero dei mercati asiatici con Hong Kong (+10%) e Sidney (+5%) si avvicinano in volata al giro di boa con guadagni del 6% per cento.
A contribuire nella buona intonazione è anche la previsione che Wall Street rialzi la testa dopo le forti turbolenze dei giorni scorsi.

Altre polemiche Veltroni-Berlusconi sulla crisi dei mercati

Sulla crisi finanziaria si consuma il nuovo scontro fra Berlusconi e Veltroni. Il premier, in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri a Napoli, consiglia agli italiani di «comprare Eni e Enel, perché le azioni con quei rendimenti dovranno ritornare al loro vero valore». Poi parla dell’ipotesi della sospensione a tempo indeterminato di tutti i mercati azionari del mondo, in seguito ridimensionata dalla stesso premier e smentita dalla Casa Bianca. «Non siamo in un momento di grande sviluppo, ma non siamo nemmeno in recessione» assicura Berlusconi, ribadendo che «non si esclude una riunione del G8 nei prossimi giorni» e che, oltre a Unicredit, altre banche italiane probabilmente avranno necessità di ricapitalizzare.

Contratti: botta e risposta tra Epifani (CGIL) e Sangalli (Confcommercio)

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha risposto alle “esternazioni” sulla riforma dei contratti del segretario della Cgil Epifani. Il leader della Cgil, a proposito dell’accordo tra Confcommercio, Cisl e Uil, ha parlato di un “atto di prepotenza” da parte di Confcommercio. “Quasi mai – ha detto Epifani – quando c’è un accordo separato si ha il coraggio di andare ad una consultazione democratica dei lavoratori. Se non è così, non ci sono regole e non c’è una vera democrazia”. “Paradossalmente – ha replicato Sangalli – sono d’accordo con Epifani.