La vedova Borsellino: “Pronta a perdonare i killer di Paolo, ma devono dire perché l’ hanno fatto”

 A diciassette anni dal martirio del marito la moglie di Paolo Borsellino rompe il silenzio e, davanti alla telecamere di La Storia siamo noi, racconta gli ultimi giorni del giudice antimafia. “Due giorni prima che lui morisse mi ha detto: “Io non vedrò i risultati del mio lavoro, li vedrete voi dopo la mia morte, perché la gente si ribellerà, si ribelleranno le coscienze degli uomini di buona volontà”. Durante la puntata, in onda mercoledì sera, la vedova ripercorre il giorno dell’ attentato. “Era una giornata normale, mio marito si sentiva molto stanco, voleva accontentare me e i miei figli e fare una passeggiata a Villa Grazia, al mare…”.

Poi prosegue. “Alle 16.30 quando sono venuti gli altri sei uomini della scorta, è andato dalla sua mamma perché doveva accompagnarla dal medico. Ha baciato tutti, ha salutato tutti, come se stesse partendo. Lui aveva la borsa professionale, e da un po’ di giorni non se ne distaccava mai. Allora mi è venuto un momento di rabbia, quando gli ho detto: “Vengo con te”. E lui “No, io ho fretta”; io: “Non devo chiudere nemmeno la casa, chiudo il cancello e vengo con te”. Lui continuava a darmi le spalle e a camminare verso l’ uscita del viale, allora ho detto: “Con questa borsa che porti sempre con te sembri Giovanni Falcone”. Sono arrivata a dire queste ultime parole”.

Nuove registrazioni D’ Addario – Berlusconi. Polemica sulla violazione degli atti segreti di indagine

 Seconda puntata delle registrazioni D’ Addario – Berlusconi. Sul sito dell’ Espresso sono infatti state pubblicati altri quattro audio realizzati, si legge, «dalla escort sugli incontri con Berlusconi a Palazzo Grazioli”. In particolare, tre sarebbero conversazioni tra la donna barese e il presidente del Consiglio, relativi a incontri di metà ottobre e alla mattina del 5 novembre 2008. Un’ altra registrazione, invece, avrebbe come protagonisti la stessa D’ Addario e Giampaolo Tarantini.

Sullo sfondo intanto infuria la polemica sulla violazione degli atti segreti di indagine. La procura di Bari si difende. Il procuratore Marzano fa sapere che si tratta di materiale informatico che Patrizia D’ Addario ha consegnato, a seguito delle dichiarazioni rese al pubblico ministero ed alla polizia giudiziaria.

Materiale ritualmente acquisito e adeguatamente custodito in plichi sigillati collocati in una cassaforte blindata di questo ufficio. “La pubblicazione – sostiene il procuratore – di conversazioni asseritamente registrate non è pertanto riferibile in modo alcuno agli uffici di Procura, che non hanno ancora proceduto all’ apertura dei plichi sigillati, all’ ascolto ed alla riproduzione del contenuto del suddetto materiale”.

S’ infiamma anche lo scontro politico. Il Pd attacca Berlusconi sostenendo che “la versione dei fatti data dal premier è stata smentita di nuovo da questi nastri” e pertanto il premier “adesso avrebbe l’ elementare dovere di chiarire davanti all’ opinione pubblica senza esagerare con le polemiche verso i giornali che fanno solo il loro lavoro” spiega Gentiloni.

Il decreto anticrisi riceve il primo ok del Parlamento: sconti alle imprese e scudo fiscale

 Via libera delle commissioni Bilancio e Finanza al decreto legge anticrisi e alle numerose novità introdotte nel corso dei lavori parlamentari. Al momento della votazione il Pd è però insorto e ha abbandonato i lavori. L’ Udc non ha partecipato alle votazioni mentre l’ Mpa ha votato contro.

Fra le misure principali che hanno incassato il primo ok del Parlamento, lo scudo fiscale, la mini riforma delle pensioni con innalzamento dell’ età pensionabile delle donne nel pubblico impiego e le misure in favore del mondo delle imprese. Il testo approda oggi all’ esame dell’Aula di Montecitorio ed è ormai scontato che il Governo decida di porre la questione di fiducia.

Le critiche dell’ opposizione si sono appuntate oltre che sul merito anche sul metodo e in particolare sulla scelta di fare un voto unico su un pacchetto che contiene le proposte emendative che hanno ottenuto parere favorevole dei relatori. Nelle commissioni Bilancio e Finanze insieme alle misure è stato votato anche il mandato al relatore.

Ieri mattina le commissioni hanno dato il via libera a un emendamento sulle compensazioni dei crediti fiscali che aumenta da 10.000 a 15.000 euro annui il tetto degli importi sui quali i contribuenti che intendono utilizzare in compensazione crediti relativi all’ Iva hanno l’ obbligo di richiedere l’ apposizione del visto di conformità. Al di sotto dei 15.00 euro avviene quindi in automatico.

Si continua invece a discutere della norma che regolarizza colf e badanti. Dopo una lunga discussione si sarebbe definitivamente chiarito che la soglia di reddito prevista dal testo per poter avviare le pratiche riguarda esclusivamente chi deve mettere in regola le colf. L’ emendamento, quindi, non dovrebbe cambiare nella sostanza, ma dovrebbero essere apportati soltanto degli aggiustamenti tecnici.

L’ anniversario di Borsellino, Napolitano: “Eredità preziosa per la società civile”

 Cerimonia commemorativa ieri mattina alla Caserma “Lungaro” di Palermo per ricordare il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta morti nella strage di via D’ Amelio il 19 luglio del 1992. Corone di fiori sono state deposte dalle autorità sulla lapide nella sezione scorte che ricorda gli “angeli custodi” di Borsellino e tutti gli altri poliziotti uccisi da Cosa nostra.

Presente alla cerimonia, tra gli altri, il Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, ma anche il Prefetto Giancarlo Trevisone, l’ assessore regionale al Territorio e ambiente Mario Milone, il sindaco Diego Cammarata, il vicecapo della Polizia Francesco Cirillo, il questore Alessandro Marangoni, il generale dei Carabinieri Enzo Coppola, il generale della Finanza Domenico Achille e tutte le altre autorità militari di Palermo.

Due soli i magistrati presenti alla cerimonia: Egidio La Neve e Leonardo Guarnotta, quest’ ultimo amico personale di Paolo Borsellino. Assenti, invece, i cittadini. Sul luogo anche i familiari degli agenti di scorta uccisi nella strage di via D’ Amelio, compreso Manfredi Borsellino e Agnese Piraino Leto, rispettivamente figlio e vedova del giudice, oltre a Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone.

“Basta col dire che i palermitani sono assenti alle commemorazioni per Paolo Borsellino, in questi giorni ci sono state diverse manifestazioni e i palermitani hanno risposto bene, facendo delle scelte. Come bene hanno risposto le tante persone provenienti da tutta Italia. Chi non ha risposto è lo Stato che avrebbe dovuto essere presente nonostante le possibili contestazioni, raccogliendole e confrontandosi con la città che ricorda e che non vuole dimenticare”.

Economia. Sgravi fiscali per le piccole imprese

 Uno sgravio fiscale del 3% per l’ aumento di capitale delle imprese fino ad un importo massimo di 500mila euro. È quanto previsto da un emendamento al dl anticrisi all’ esame delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera.

La norma stabilisce inoltre come lo sgravio possa essere goduto per il periodo di imposta in corso alla data dell’ aumento di capitale e per i 4 anni successivi. L’ emendamento, di cui erano già trapelate indiscrezioni, è stato presentato ieri mattina dai relatori, Maurizio Fugatti e Chiara Moroni. Inoltre la norma precisa che l’ agevolazione può essere fruita esclusivamente in sede di versamento del saldo delle imposte sui redditi dovute per il periodo di imposta di effettuazione degli investimenti.

Intanto da Udine il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, a margine di un incontro con la Giunta del Friuli Venezia Giulia, dichiara: “È difficile dire oggi se il Governo porrà la fiducia sulle norme anticrisi in discussione in Parlamento. È urgente l’ entrata in vigore di quelle norme che sono rivolte a sostenere la liquidità delle imprese e l’ occupabilità delle persone. Le norme contenute nel provvedimento – ha precisato – confermano il primario bisogno di stabilità della finanza pubblica soprattutto per imprese dal grande debito che devono collocare quei titoli sul mercato finanziario. Penso che alcune norme sulla legge si sapranno prima della pausa estiva”.

Expo. Formigoni: 5 stati generali chiusi con successo, appuntamento a luglio 2010

 “La libertà è partecipazione”. Gli Stati Generali di Expo si chiudono con pieno successo di pubblico e di idee con la canzone di Gaber con cui si erano aperti al Teatro Dal Verme di Milano. Due giorni di grande semina, e il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ascoltata la mattinata ricca di interventi di esperti di verde, alimentazione ed agricoltura, di esponenti delle associazioni e delle istituzioni; ricevuta, infine, la lunga telefonata ovviamente “in viva voce” del capo del Governo, ha subito rilanciato indicando le primizie delle messi da raccogliere.

Sintetizzandole in quattro proposte
La prima

Con questi Stati generali “Expo ha messo il turbo”? Bene. “Devono diventare una dimensione permanente del lavoro di avvicinamento all’ evento del 2015”. In due modi. Dal un lato con il forum virtuale che rimane aperto sul sito (www.statigenerali.it, attraverso il quale 4000 persone hanno seguito i lavori dei due giorni dal loro pc, aggiungendosi ai 1500 del Dal Verme). Dall’ altro, rendendo gli Stati generali un appuntamento annuale.

“Per l’ inizio luglio 2010 – annuncia il presidente lombardo – ho in mente una seconda edizione che si allarghi a tutte le altre regioni, coinvolgendo insomma tutto il Paese. Perché Expo è di Milano e della Lombardia, ma è un’ occasione per tutta l’ Italia”. E sarà, aveva ricordato sempre Formigoni, il primo Expo del dopo crisi.

La seconda
È un invito, a tutti, e specialmente ai giovani, ad una grande opera di comunicazione di massa attraverso i nuovi mezzi e i nuovi linguaggi: web, social – network, youtube, radio su web (Formigoni ne ha fondato una sua, primo politico italiano, tre anni e mezzo fa), blog e anche sms e mms perché nell’ era di internet il convegno, il raduno non sono certo più l’ unico modo di comunicare e interagire, nota Formigoni. Il quale suggerisce anche uno smart – box con l’ offerta di pacchetti turistici – 100, 200 itinerari – Expo. E ai giovani raccomanda anche di imparare bene le lingue.

La terza
Non è di uno spazio virtuale ma fisico: il 31° piano del Palazzo della Regione, il belvedere pontiano più alto di Milano, da poco ristrutturato e reso pienamente fruibile, offerto permanentemente a esposizioni di prestigio dedicate a Expo 2015.

Expo. Formigoni: “Un’ avventura straordinaria e di popolo”. Gli Stati Generali aperti dal Presidente e dal sindaco Moratti. I messaggi di Napolitano e Berlusconi

 Più di 1500 persone hanno gremito giovedì 16 luglio fino all’ ultimo posto il Teatro Dal Verme di Milano per l’ inizio degli Stati Generali di Expo, aperti dalla canzone “La libertà” di Giorgio Gaber. “La libertà è partecipazione…” dice la canzone; “Expo ha bisogno di una forte partecipazione popolare”, ha esordito il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni che, con il Sindaco di Milano e Commissario Expo Letizia Moratti, ha dato il via ai lavori

Noi, le istituzioni, dice Formigoni, abbiamo certamente il nostro compito: la società Expo “015 la realizzazione del sito; il Tavolo Lombardia (che Formgioni presiede) la realizzazione delle infrastrutture di collegamento; il Commissario, il compito di stimolo e sorveglianza sull’ insieme dell’ evento; tutte le istituzioni insieme lo sviluppo delle rete di relazioni internazionali.

“Ma Expo deve soprattutto essere costruito dal basso, appunto da una grande partecipazione. Ed essere un Expo straordinario, diverso dai precedenti. Un’ avventura nuova”. Sono concetti che il presidente lombardo ripete più volte nel suo intervento.

“Nel mondo di internet – si è chiesto il presidente lombardo – perché un giapponese o un sudafricano dovrebbe scomodarsi per venire a Milano per visitare un’ esposizione che potrebbe benissimo vedere dal suo pc?”. Ed ecco la risposta: “Verrà se percepirà il senso di una grande avventura in cui essere coinvolto. Verrà se la magia e il fascino che l’ Italia ha nel mondo saranno come accompagnati e avvalorati da un invito personalizzato: migliaia, milioni di milanesi e di lombardi che rivolgono al mondo milioni, decine di milioni di inviti a venire a casa loro. E allora, se si attende l’ ospite, si rassetta e si abbellisce la casa perché sia accogliente ed ospitale”.

In pratica Formigoni ha invitato tutti – uomini di cultura, di spettacolo, associazioni, imprenditori, semplici cittadini – a inventare per i sei mesi fatidici del 2015 qualcosa di bello, unico e irripetibile, qualcosa che accadrà solo in quell’ ora e in quel posto per cui valga la pena venire da ogni parte del mondo.

L’ ultimo Dpef presentato dal governo alle parti sociali. Con la riforma della Finanziaria si chiamerà “Decisione quadro”

 Il Dpef varato il 15 luglio dal Consiglio dei ministri è stato l’ ultimo. Lo ha ricordato alle parti sociali il titolare dell’ Economia, Giulio Tremonti, ricordando che la riforma della Finanziaria in via di approvazione introdurrà la Dfp, Decisione di finanza pubblica. Il governo, ha detto Tremonti, confermerà le prestazioni per quanto riguarda pensioni, assistenza e sanità perché “la pace sociale è necessaria”. Fondamentale l’ attuazione del federalismo fiscale e la lotta all’ evasione, a suo giudizio, e il Dpef conterrà anche i finanziamenti della Banca mondiale.

“Ancora una volta non c’ è nulla per il lavoro dipendente” e i pensionati. Così ha si è espresso il segretario della Cgil Guglielmo Epifani al termine dell’ incontro con le parti sociali sul Dpef. Epifani ha anche sottolineato che “il governo non ci ha detto nulla né sulle pensioni né sullo scudo fiscale. L’ unica cosa che ci hanno detto è che per il lavoro dipendente dal fisco non verrà nulla. Cosa dobbiamo fare? Tutto questo è inammissibile”.

Per la Cgil è stato un incontro generico: “I problemi sono da affrontare con più forza, ha detto Epifani. Le risposte non sono venute e di questo mi rammarico. Abbiamo sollecitato il governo a stanziare risorse per i contratti pubblici e chiesto, stante la situazione relativa agli ammortizzatori sociali, che il governo dovrebbe pensare di aumentare in via straordinaria la durata della disoccupazione”.

Durante l’ incontro, secondo quanto riferiscono le agenzie, Epifani ha detto che”“la Cgil è disposta a parlare di pensioni, ma in modo organico e puntando sulla flessibilità in uscita come previsto dalla riforma Dini. Si sarebbe dovuto fare di più a sostegno della domanda, evitando il crollo del Pil da cui dipende anche il cattivo andamento del deficit, malgrado l’ impegno del governo sui conti pubblici”.