L’ ultimo Dpef presentato dal governo alle parti sociali. Con la riforma della Finanziaria si chiamerà “Decisione quadro”

di isayblog4 15 views0

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Il Dpef varato il 15 luglio dal Consiglio dei ministri è stato l’ ultimo. Lo ha ricordato alle parti sociali il titolare dell’ Economia, Giulio Tremonti, ricordando che la riforma della Finanziaria in via di approvazione introdurrà la Dfp, Decisione di finanza pubblica. Il governo, ha detto Tremonti, confermerà le prestazioni per quanto riguarda pensioni, assistenza e sanità perché “la pace sociale è necessaria”. Fondamentale l’ attuazione del federalismo fiscale e la lotta all’ evasione, a suo giudizio, e il Dpef conterrà anche i finanziamenti della Banca mondiale.

“Ancora una volta non c’ è nulla per il lavoro dipendente” e i pensionati. Così ha si è espresso il segretario della Cgil Guglielmo Epifani al termine dell’ incontro con le parti sociali sul Dpef. Epifani ha anche sottolineato che “il governo non ci ha detto nulla né sulle pensioni né sullo scudo fiscale. L’ unica cosa che ci hanno detto è che per il lavoro dipendente dal fisco non verrà nulla. Cosa dobbiamo fare? Tutto questo è inammissibile”.

Per la Cgil è stato un incontro generico: “I problemi sono da affrontare con più forza, ha detto Epifani. Le risposte non sono venute e di questo mi rammarico. Abbiamo sollecitato il governo a stanziare risorse per i contratti pubblici e chiesto, stante la situazione relativa agli ammortizzatori sociali, che il governo dovrebbe pensare di aumentare in via straordinaria la durata della disoccupazione”.

Durante l’ incontro, secondo quanto riferiscono le agenzie, Epifani ha detto che”“la Cgil è disposta a parlare di pensioni, ma in modo organico e puntando sulla flessibilità in uscita come previsto dalla riforma Dini. Si sarebbe dovuto fare di più a sostegno della domanda, evitando il crollo del Pil da cui dipende anche il cattivo andamento del deficit, malgrado l’ impegno del governo sui conti pubblici”.

Bisogna abbassare il prelievo fiscale sui lavoratori dipendenti, a suo giudizio, “il ministro Tremonti potrebbe esercitare la fantasia per sostenere i consumi manovrando la leva del fisco. È necessario sostenere i lavoratori a termine che stanno per essere mandati a casa, prolungando gli interventi di qualche mese, e cambiare la Social Card con strumenti più efficaci”.

Il segretario generale della Cisl, Raffele Bonanni, parla di coesione sociale e aiuto alle famiglie. “La coesione sociale è un obiettivo importante per tutti, bisogna proseguire su questa strada e rafforzare questo elemento. È giusto sostenere gli investimenti, ma la detassazione deve restare strettamente legata all’ acquisto di macchinari e mezzi della produzione. Spero che il governo ci consegni presto un inventario su opere pubbliche bloccate, perché ci sono tanti soldi che non vengono spesi, al nord e al sud”.

La proposta della Cisl, spiega, “è che il governo nomini venti commissari straordinari ad acta per le opere pubbliche. In tema di fisco, bisogna alleviare le condizioni delle famiglie, i soldi non spesi della social card ed i risparmi della previdenza vadano al fondo per le famiglie non autosufficienti. Sulle pensioni, spero che l’ intervento si limiti alle donne nel pubblico impiego”. E punta su incentivi e flessibilità.

La Uil chiede al governo che vengano finalmente spesi i soldi stanziati per gli investimenti infrastrutturali, che sia attivato il piano casa, che sia definita una moratoria per il pagamento dei contributi a favore delle piccole imprese che non licenziano e che si riducano le tasse sulla tredicesima.

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