Tortosa sul ”no” ai ministeri al Nord con possibilità di sedi decentrate

 Il responsabile per la Politica Interna dell’Italia dei Diritti: ”La Lega si inserisce nel governo in maniera pesante, guai a non soddisfare le loro richieste, tutte attacchi all’Unità d’Italia”
Nonostante il governo abbia accolto gli ordini del giorno contro lo spostamento dei ministeri al Nord, presentati alla Camera sul Decreto Sviluppo, rimane ancora uno spiraglio di speranza per i leghisti, che tanto desiderano il decentramento amministrativo. Dal Pdl sembrano accogliere la proposta di istituire sedi di rappresentanza decentrate.

Berlusconi: ”No crisi di governo, sciagura per l’Italia

 Nel suo intervento in Senato, che segna l’inizio della verifica di governo in Parlamento chiesta da Napolitano, Berlusconi chiarisce:
”Una crisi di governo sarebbe folle, una sciagura per l’Italia, con pesanti conseguenze sulla stabilità economica e finanziaria; il governo dunque va avanti, fino al 2013, perché la solidità dell’alleanza con Umberto Bossi è immutata e perché non esiste alcuna alternativa a questo governo e a questa maggioranza. Il governo intende andare avanti fino alla scadenza naturale della legislatura, utilizzando il tempo che resta per approvare le riforme messe in cantiere dall’esecutivo: in primo luogo quella del fisco, che sarà presentata prima della pausa estiva senza pesare sul bilancio. Il governo uscirà rafforzato dalla verifica”.

Libia, scontro Lega-Napolitano

 Il presidente della repubblica Giorgio Napolitano, nel corso della celebrazione della Giornata mondiale del rifugiato: ”È nostro impegno, sancito dal Parlamento, restare schierati in Libia con le forze di altri Paesi che hanno raccolto l’appello delle Nazioni Unite.

Pontida, nell’agenda di Bossi: stop tasse e guerra Libia

 L’intervento di Bossi a Pontida: ”Stop all’intervento militare in Libia per recuperare un miliardo di euro che dovranno servire per il taglio delle tasse, mentre il ministro Tremonti dovra riscrivere il patto di stabilità dei Comuni. Sulla leadership di Berlusconi si vedrà, ma far cadere il governo ora significherebbe favorire la sinistra. La Lega comunque ha tutto quello che serve anche per andare da sola”.

Bossi annuncia le richieste di Pontida: “Quattro ministeri in Lombardia”

 “Il Lavoro a Milano, l’Economia, la Semplificazione e le Riforme andranno a Monza”: Queste le richieste di Bossi.
Bossi anticipa uno dei temi portanti di Pontida: il trasferimento di alcuni ministeri in Lombardia. Ma non basta, servono altre cose come quelle sull’economia, come i provvedimenti sul fisco. Del resto, Calderoli e Maroni hanno fatto capire che la Lega considera vitale la riforma fiscale e che il governo si dovrebbe fare da parte, se non la farà.

Iniziativa maggioranza: primarie per legge, ma non per presidenza del Consiglio

 Il Pdl vuole le primarie obbligatorie per i candidati sindaci e le presidenze di regioni e provincie ma non per la presidenza del Consiglio.
Infatti la proposta di legge presentata alla Camera e al Senato da Fabrizio Cicchitto e Gaetano Quagliariello prevede primarie obbligatorie e regolamentate esclusivamente per i vertici degli enti locali. Immediata la reazione delle opposizioni.

Berlusconi: ”Manovra dopo verifica 22 giugno”

 Silvio Berlusconi, al termine del consiglio dei ministri: “Presenteremo la manovra nei giorni immediatamente successivi alla verifica del 22 giugno. Abbiamo le idee chiare e non siamo preoccupati dell’impatto che potrà avere sull’opinione pubblica. Sono intimamente convinto che non ci sia un’alternativa per l’Italia a questa maggioranza e a questo governo“. Ribatte il ministro dell’interno Roberto Maroni: ”Rimando a Pontida. E Berlusconi ascolterà attentamente”.

Montezemolo: “Questa legge elettorale è vergognosa. Nessuna riforma del Fisco in deficit”

 Il commento del presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, all’annunciata iniziativa del governo sulle tasse: ”Una riforma fiscale in deficit semplicemente non è proponibile.
Precipitare un Paese nella instabilità finanziaria per rimediare, in termini di consenso, ai risultati deludenti di questa legislatura, sarebbe folle e non raggiungerebbe i risultati sperati. Gli elettori, quelli di centrodestra in testa, hanno dimostrato di non avere l’anello al naso. Pertanto, attenzione, la stabilità dei conti è il nostro vaso di Pandora. L’unico argine che, grazie anche al vincolo esterno dell’Europa, ha tenuto in questi ultimi vent’anni”.

Tremonti: ”Credo che sia giusto un sistema con tre aliquote Irpef”

 ”Le aliquote più basse possibili sono il miglior investimento per ridurre l’evasione fiscale – replica Tremonti – Inoltre, con una base imponibile ampia, le aliquote più basse possibili sono il miglior investimento per ridurre l’evasione fiscale. Per quanto riguarda le imposte è possibile ridurre il nostro sistema fiscale a cinque imposte. Verrà anche redatto un codice con principi unificanti e un catalogo dei tributi accorpando quelli minori”.

Bersani post referendum: dimissioni e nuove elezioni

 In realtà il Referendum ha cercato di non avere colori di partito, ma per Bersani l’esito ha un valore tutto politico. Di Pietro invece: ”Così si strumentalizza il referendum”.
L’esito del Referendum ha per il centrosinistra una sola conseguenza politica: dimissioni e nuove elezioni. Così Pd, Sel e Terzo Polo, ma di parere opposto Antonio Di Pietro “perché così si strumentalizza il referendum”. Che il quorum fosse a portata di mano già si ipotizzava, ma il Pd ne fa una vittoria di partito e commenta: ”Se alle amministrative gli elettori del centrodestra non erano andati a votare, stavolta sono andati e hanno bocciato le leggi approvate dal governo”.