Storace rispolvera Corridoio Tirrenico, l’ attacco di De Pierro

 Il presidente dell’ Italia dei Diritti: “Un’ opera di poca utilità e vantaggiosa solo per le tasche dei costruttori, quella del progetto Corridoio Tirrenico. Non riesco a comprendere come Francesco Storace dopo essere già stato letteralmente cacciato dalla volontà popolare da presidente della regione Lazio, dopo una gestione decisamente fallimentare, vada a rispolverare questo folle progetto del Corridio Tirrenico“. Questa è la dichiarazione del presidente dell’ Italia dei Diritti, Antonello De Pierro, riguardo al rilancio da parte del leader della Destra del progetto del Corridoio Tirrenico Meridionale che avrebbe dovuto snodarsi da Fiumicino a Formia.

Torna sui binari il Treno Verde

 Anno nuovo, medesimo allarme smog. A lanciare l’ allarme è il Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato, realizzato anche grazie al contributo di Telecom Italia, la campagna di monitoraggio sull’ inquinamento atmosferico e acustico che festeggia i suoi 20 anni attraversando nuovamente l’ Italia per informare su mobilità sostenibile, energia rinnovabile, risparmio energetico, scelte d’ acquisto responsabili e una gestione ottimale dei rifiuti. Clima, rinnovabili e risparmio energetico protagonisti del convoglio ambientalista.Torna sui binari il Treno Verde

Bertolaso non si dimette

Guido Bertolaso per il momento è dimissionario, ma gli hanno chiesto di restare e quindi continuerà a fare il suo dovere. Il Capo della Protezione civile è apparso sereno davanti

Bloccata la Protezione civile Spa

Sono circa 300 gli emendamenti al decreto legge sulla Protezione civile all’ esame della commissione Ambiente di Montecitorio. Presente il sottosegretario Guido Bertolaso che ha preso la parola in rappresentanza

Verifica delibera Bresso

 Vignale (Pdl): “Avevamo ragione. A quanto ci risulta la Corte dei Conti ha voluto verificare la Delibera Bresso in cui la giunta Bresso votava il piano di comunicazione del bilancio di mandato. La Delibera Bresso stanziava 500 mila euro per l’ invio ai piemontesi del volantone elettorale spacciato come sintesi del bilancio di fine mandato. Se le notizie in nostro possesso si dovessero rivelare corrette la magistratura contabile avrebbe voluto verificare la reale correttezza della delibera Bresso e approfondire le reali motivazioni e cause che hanno spinto la giunta ad utilizzare lo strumento della delibera anziché quello più consono per atti di questo tipo – che dovrebbero rientrare nel piano di comunicazione istituzionale – della determina. Voci di corridoio – che siamo certi la magistratura contabile saprà verificare – infatti insinuano che la giunta abbia dovuto mettere al voto una delibera perché il dirigente si sarebbe rifiutato di firmare un atto sfacciatamente elettorale”.

Formigoni lancia il “quoziente familiare”

 Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, lancia il quoziente familiare che “Stato, Regioni e Comuni dovrebbero assumere come parametro delle loro politiche, ma che anche un imprenditore dovrebbe adottare nel modo di concepire la propria azienda”. Lo ha fatto intervenendo al convegno di apertura dell’ Anno europeo contro la povertà e l’ esclusione sociale, dal titolo “Aiuta l’ Italia che aiuta“, presso l’ Opera Cardinal Ferrari, storica mensa per i poveri di Milano, alla presenza tra gli altri del ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Maurizio Sacconi.

Tempi duri per Denis Verdini

Verdini è indagato per concorso in corruzione. Il coordinatore del Pdl ha così spiegato: “La vicenda che mi veniva contestata riguardava solo ed esclusivamente la segnalazione per la nomina di

La Lega Nord dice no ai rastrellamenti

 “I rastrellamenti lasciamoli stare“, dice Umberto Bossi, pur senza rinunciare alla polemica con la sinistra, alla quale attribuisce la responsabilità di aver portato l’ immigrazione clandestina oltre il livello di guardia. È stata infatti la sinistra, accusa il leader della Lega, che ha fatto arrivare montagne di immigrati senza casa, così poi sono nati i quartieri ghetto”. La posizione della Lega si è addolcita: dice no ai rastrellamenti; il ministro dell’ Interno Roberto Maroni sostiene che bisogna cambiare passo nelle politiche di accoglienza e integrazione. E intanto il governo annuncia, con il ministro Sacconi, l’ imminente arrivo di un piano nazionale per l’ integrazione, un progetto che dovrebbe essere pronto a breve.