Carlo Azeglio Ciampi, presidente del comitato dei garanti, denuncia lo stato di paralisi in cui versa la preparazione del Giubileo della Nazione, che nel 2011 dovrebbe celebrare il 150° dell’ unità nazionale. E minaccia le dimissioni. Immediata la reazione di Giorgio Napolitano alla denuncia: “A questo punto c’ è la necessità di decisioni urgenti”.
“Se non si muoverà nulla – aveva detto l’ ex presidente della Repubblica in un’ intervista al Corriere della sera – se non ci sarà niente di nuovo da parte del governo, a settembre lascerò il comitato dei garanti per le celebrazioni”. Ciampi ha parlato di un passo ormai inevitabile, dal momento che non avverte alcuna voglia di impegnarsi seriamente in questa iniziativa.
Fu proprio Ciampi, perfettamente in linea con lo spirito della sua presidenza concentrata sul recupero e la valorizzazione della memoria condivisa, a caldeggiare il lancio di Italia 150. In seguito, il governo presieduto da Romano Prodi adottò l’ iniziativa e creò il comitato dei garanti che avrebbe dovuto coordinare le celebrazioni. Lo stesso Prodi affidò la presidenza del comitato a Ciampi, che nel 2008 presentò ufficialmente il logo dell’ iniziativa.
Oggi, a meno di un anno e mezzo dalla scadenza, mancano le idee, mancano i soldi, manca l’ impegno e tutto sembra ristagnare. Quello che manca è il cuore – ha denunciato Ciampi. La classe dirigente nazionale sembra dunque essere animata da uno tiepido afflato patriottico.