Il governatore della Banca d’ Italia e presidente del Financial Stability Board, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa, quale presidente dell’ Fsb, al termine del vertice dei ministri economici e dei banchieri centrali del G20, ha ammesso che la situazione economica sta migliorando gradualmente, ma ha invitato alla vigilanza e alla prudenza.
Economia
Storace – Pdl: “Ok all’ intesa”
Francesco Storace si appresta a siglare un accordo con il Pdl per le prossime Regionali. Dopo la lunga polemica fatta di attacchi reciproci, personali e politici, con Gianfranco Fini e
Stati Uniti. Cresciuto il prodotto interno lordo. Il presidente Barack Obama: “Le misure hanno funzionato”
Finisce finalmente per il Paese la peggior recessione dagli anni ’30: il prodotto interno lordo Usa è cresciuto nel terzo trimestre. Ma l’ economia è ancora fragile e l’ occupazione ancora ad alto rischio.
Il dipartimento del Commercio ha rilevato un aumento del 3,5% del Pil per il terzo trimestre. Un dato che ha messo fine a quattro trimestri di contrazione consecutivi, una serie negativa che non si verificava dal 1947. Ma gli americani sono ancora prudenti per vari motivi: il Pil è cresciuto soprattutto grazie alle misure pubbliche di sostegno, i dati sull’ occupazione sono ancora negativi, l’ accesso al credito è ancora molto difficile per i consumatori e per le aziende.
Il presidente Barack Obama è cautamente ottimista, perché “l’ indicazione che questa recessione si sta dissipando e che le misure che abbiamo preso hanno fatto la differenza, ma abbiamo ancora una lunga strada davanti a noi prima di rimettere in piedi completamente la nostra economia e di riprenderci da quello che è stato il declino più lungo e più profondo dai tempi della Grande Depressione“.
“Il parametro che utilizzo per misurare la forza della nostra economia non è solamente se il Pil è cresciuto o meno – ha avvertito il presidente -, ma anche se si stanno creando posti di lavoro, se le famiglie riescono meglio a pagare i conti, se le nostre aziende stanno assumendo e vanno bene». Nel trimestre le spese pubbliche hanno avuto un forte impatto sull’ economia. Il governo federale le ha aumentate del 7,9%, dopo il rialzo dell’ 11,4% del precedente trimestre.
Le misure del Governo per fronteggiare la crisi: cancellare l’ Irap
All’ Assemblea Nazionale della Cna Silvio Berlusconi annuncia la riduzione graduale dell’ Irap fino all’ eliminazione totale: la Confindustria è soddisfatta, ma l’ opposizione reagisce con diffidenza e i sindacati
Tavola Rotonda. CE.S.E.T. Centro Studi di Estimo e di Economia Territoriale
Nuove infrastrutture in Lombardia: 10 mld di euro, 100.000 posti di lavoro, 4.000 edifici abbattuti, l’ impatto sul territorio. Se ne è parlato al 39° Incontro di Studi Ce.S.E.T il 16 e 17 ottobre all’ Università Statale di Milano – Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agro – Alimentare e Ambientale con il patrocinio di Regione Lombardia e di Assoedilizia.
La Lombardia, che detiene il 50% dell’ interscambio totale del Nord – Italia, nel confronto con le 132 principali regioni dei 5 paesi più importanti d’ Europa, si colloca al 71° posto per dotazione ferroviaria ed al 91° per quella stradale. Nell’ Italia stessa, la nostra Regione si situa al 14° posto nel rapporto Km / abitanti, quanto a rete stradale e ferroviaria.
La realizzazione di importanti infrastrutture – quali Pedemontana, Brebemi, Teem, Tibre (Tirreno-Brennero) avviata o in procinto di esserlo – è destinata a ridurre od eliminare il gap. Ma quali conseguenze la nuova rete autostradale avrà sul territorio e sui suoi abitanti sia in termini economici che di vivibilità? Entrano infatti in gioco una serie di fattori qualificanti che non si riconducono esclusivamente a plusvalori economici: si parla addirittura (vedi Commissione Sarkozy) di felicità interna lorda per valutare il grado di soddisfacimento di questa esigenza da parte dei cittadini.
Lavoro italiano all’ estero: in crescita gli investimenti delle nostre imprese edili nel mondo
Dal 3° Rapporto Ance sulla presenza delle imprese di costruzioni italiane nel mondo viene evidenziato una crescita del 15,1%, rispetto all’ anno precedente, del fatturato realizzato all’ estero nel 2008 dalle imprese di costruzioni italiane: metà di quello globale (48,7%), con punte del 52,8% per le aziende di grandi dimensioni.
Questo dato emerge dal Rapporto Ance 2008 sulla presenza all’ estero delle nostre imprese edili, presentato nel corso di una conferenza stampa alla Farnesina alla presenza del Sottosegretario agli Affari Esteri, Vincenzo Scotti, e del presidente dell’ Ance, Paolo Buzzetti.
I dati, basati su un’ indagine che ha coinvolto 41 imprese di costruzioni italiane di dimensioni piccole, medie e grandi, stanno a significare una tendenza in rafforzamento, che vede le imprese edili di casa nostra scegliere sempre più spesso gli investimenti oltreconfine a fronte di un restringimento del mercato nazionale.
In quattro anni, infatti, il fatturato estero delle imprese analizzate è più che raddoppiato (+106,7%), raggiungendo i 6,4 miliardi nel 2008, mentre quello nazionale è cresciuto appena dell’ 1,4%. Una sorta di compensazione svolta dalle attività estere molto evidente sia per le imprese di grandi dimensioni (+126,6% di fatturato all’ estero, -16,1% in Italia), che per quelle medio – piccole (+190% all’ estero, -1,8% in Italia per le aziende con fatturato fino a 50 milioni).
Caidate. Incontro sul tema della comunicazione “Cosa diciamo quando chattiamo”. Intervento di Achille Colombo Clerici
Le autostrade della comunicazione fattore di progresso culturale e sociale e di promozione sul piano economico del territorio. Il benessere dei cittadini dipende non solo da fattori economici; ma certamente anche da fattori economici.
“A questo proposito – ha affermato il Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici intervenendo al tradizionale Incontro di Caidate, Varese, organizzato dalla famiglia Belgiojoso sul tema attualissimo della comunicazione – giova osservare come una adeguata dotazione di infrastrutture (fra le quali le cosiddette autostrade della comunicazione) costituisca, oltre che un formidabile strumento di progresso culturale, sociale ed economico in mano ai cittadini, anche un fondamentale fattore di promozione del territorio e di potenziamento del suo dinamismo economico ai fini di una più complessiva capacità di competere, anche a livello internazionale”.
Da rilevare che, secondo una ricerca presentata dall’ Ordine dei Giornalisti di Milano in un Convegno all’ Università Statale, l’ accesso quotidiano alle notizie (attualità, politica, economia, ambiente ecc.) via web, stravince (82%), sulle televisioni (63%), sulla radio (48%) e sui quotidiani (36%).
Intervista ad Achille Colombo Clerici. “L’ impatto della crisi sul mercato immobiliare e le previsioni sulla ripresa”
Class Cnbc, la televisione del Gruppo Class, ha intervistato il Presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici sull’ impatto della crisi economica sul mercato immobiliare italiano e sulle prospettive di ripresa.
Dopo aver riaffermato che non si può parlare di scoppio della bolla immobiliare perché, a differenza di altri Paesi, bolla immobiliare in Italia non c’ è stata nonostante il calo delle compravendite e del prezzo degli alloggi (da luglio 2008 a giugno 2009 rispettivamente -15% e -8%), Colombo Clerici ha rilevato come, a causa delle aspettative di mercato, rivelatesi errate, si sia costruito troppo rivolgendosi alle classi economiche medie e medio – basse, proprio quelle che risentono maggiormente della congiuntura economica sfavorevole. Perciò oggi si contano, nel residenziale, in Italia, almeno 250.000 nuovi alloggi ultimati o in fase di ultimazione in attesa di essere venduti, e 50.000 solo in Lombardia.
Tra l’ altro gli ingenti investimenti edilizi che si stanno impostando in alcune città, fra le quali Milano, per operazioni di trasformazione urbanistica e di sostituzione edilizia, che beneficieranno anche dei premi volumetrici previsti dalle diverse leggi regionali, rischiano di inflazionare il mercato con un’ offerta esorbitante di nuovo prodotto edilizio.
Il mercato dunque manterrà una certa stabilità dei prezzi e dei valori se non si innalzerà sensibilmente il cosiddetto flottante (l’ ammontare annuale delle transazioni relative agli investimenti non strutturali; cioè legati all’ utilizzazione diretta dell’ immobile) che storicamente si è aggirato attorno all’ 1-1,5 % del valore dello stock immobiliare complessivo.
Questo innalzamento può derivare o da una sovraproduzione edilizia o dall’ esigenza dei proprietari di monetizzare l’ investimento a causa della crisi economica in atto, ovvero ancora dallo scarso interesse economico a mantenerlo a causa di una riduzione della remuneratività o dell’ aumento dei costi di gestione e del carico fiscale.
Ambiente. Formigoni chiede al Governo di trasferire le competenze a Regione Lombardia
Trasferire a Regione Lombardia le competenze in materia di ambiente. È questo l’ invito forte rivolto al Governo italiano dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenuto al convegno di apertura del Festival Internazionale dell’ Ambiente ospitato a Palazzo Pirelli.
Un festival, giunto alla seconda edizione, che Formigoni vede come grande occasione per le istituzioni lombarde di porsi come laboratorio permanente e trasparente di sperimentazione di politica e di cultura ambientale e per i cittadini di essere coinvolti e corresponsabilizzati in scelte e comportamenti virtuosi decisivi per il futuro delle nostre società. Dunque la richiesta di piena competenza regionale in materia ambientale.
“Chiediamo piena attuazione dell’ art. 116 della Costituzione – ha detto il presidente Formigoni – che al suo terzo comma prevede possono essere attribuite alle Regioni, con legge dello Stato e su iniziativa della Regione interessata, le competenze su tutela dell’ ambiente e dell’ ecosistema”.
30 milioni di ecoincentivi
Il presidente Formigoni, ha ricordato che l’ impegno di Regione Lombardia nella lotta allo smog per la stagione invernale 2009 – 2010 ha portato a stanziare 30 milioni di euro di incentivi.
Scudo fiscale. Le stime della Guardia di finanza sui patrimoni degli italiani all’ estero
La Guardia di finanza e l’ Agenzia delle entrate, su dati Ocse, hanno rilevato che dei 300 miliardi di euro italiani oltre confine, 125 miliardi si troverebbero in Svizzera e