“Rivolgo un avviso ai naviganti: sono state depositate le liste per la campagna elettorale e per la presentazione dei candidati che andranno in Parlamento.
Noi dell’Italia dei Valori abbiamo chiesto ai nostri candidati anche il certificato penale, oltre che quello elettorale. Di condannati non ne abbiamo.
Vi prego di guardare che cosa è successo in alcuni altri partiti, e lo dico perché ho notato alcuni nomi che ricordo da quando facevo il magistrato. Anche allora li vedevo elencati uno dietro l’altro, ma erano elencati nel registro degli indagati, qualcuno nell’elenco dei processati e, addirittura, qualcuno con sentenza penale passata in giudicato. Allora rifletto, al di là delle belle parole di “legalità, sicurezza e giustizia”, al di là delle belle parole di “ricambio generazionale” e “il nuovo”. Avete visto Casini che dice “il nuovo”, poi candida Cuffaro. Avete visto Berlusconi che dice ”rialzati Italia”, poi ha fatto rialzare Sciascia, direttore finanziario del suo gruppo editoriale, che era quello che creava i fondi per pagare le mazzette tramite Berruti alla Guardia di Finanza: sono stati condannati entrambi, Berruti e Sciascia. Berruti è già stato in Parlamento, Sciascia ce lo mandano adesso. Allora, state attenti alle candidature, perché attraverso di esse vi accorgete di chi fa sul serio e chi ci marcia sopra, cercando di turlupinarvi un’altra volta.
E’ già aria di crisi all’interno del centro sinistra tra Pd e Radicali. A scatenarla, ovviamente, la presentazione delle liste e dei candidati. E se tanto ci da tanto questo è un problema che potrebbe sorgere, ma i rumors dicono che è già così, anche all’interno del Pdl dove molti sono gli esclusi soprattutto nelle file di Alleanza Nazionale. “E’ stata data, scritta a mano, la lista dei candidati radicali ed emerge chiaramente che la proposta da loro fatta dei nove eletti non è mantenuta”. Lo ha detto il ministro per le Politiche Comunitarie Emma Bonino, commentando le liste dei candidati rese note dal Partito Democratico. La Bonino ha aggiunto anche che non intende candidarsi in Piemonte: “Non sono un soprammobile”.
“Il Pd è il partito dell’Italia che lavora, che produce, che sta in piedi. Le candidature di operai, precari, dipendenti pubblici stanno a dimostrare proprio questo”. Così Walter Veltroni ha presentato questa mattina alcune candidature del mondo del lavoro che saranno presenti nelle liste del Partito democratico. Oltre ad Antonio Boccuzzi, operaio della Thyssen sopravvissuto alla tragedia torinese del dicembre scorso, la cui candidatura era già stata annunciata, il leader del Pd ha presentato anche quelle di Loredana Ilardi, palermitana di 33 anni e operatrice in un call center con uno stipendio di 700 euro al mese, e Franca Biondelli dipendente di una Asl piemontese. “Nelle candidature dimostriamo l’impegno di portare in Parlamento persone che siano parte della vita reale del paese e quindi forze ed energie nuove. Il nome di Boccuzzi è stato il primo che ho fatto, perchè Antonio è legato ad una delle tragedie più grandi della storia del lavoro in Italia. L’ho ascoltato in questi giorni e mi ha colpito molto il senso di responsabilità che pone in una battaglia che deve essere di tutti, quella della sicurezza del lavoro”.