Guerra aperta nel Pd tra veltroniani e radicali per i posti in lista

di isayblog4 177 views0

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E’ già aria di crisi all’interno del centro sinistra tra Pd e Radicali. A scatenarla, ovviamente, la presentazione delle liste e dei candidati. E se tanto ci da tanto questo è un problema che potrebbe sorgere, ma i rumors dicono che è già così, anche all’interno del Pdl dove molti sono gli esclusi soprattutto nelle file di Alleanza Nazionale. “E’ stata data, scritta a mano, la lista dei candidati radicali ed emerge chiaramente che la proposta da loro fatta dei nove eletti non è mantenuta”. Lo ha detto il ministro per le Politiche Comunitarie Emma Bonino, commentando le liste dei candidati rese note dal Partito Democratico. La Bonino ha aggiunto anche che non intende candidarsi in Piemonte: “Non sono un soprammobile”.
Il leader del Pd Veltroni, informato durante la registrazine di Porta a porta delle dichiarazioni di Emma Bonino, si è affrettato a rassicurarla: “I nove eletti radicali ci sono, ci sono”. ”Spero che il malumore rientri, sono cose fisiologiche. Non ricordo formazioni di liste in cui non siano avvenute cose come queste a maggior ragione visto che abbiamo chiuso una settimana prima”, ha aggiunto poi Veltroni.

I perché della protesta
La Bonino ha sottolineato che non si tratta di una questione di trattativa: ”Chiediamo e vogliamo la certezza che il Pd sia coerente con la proposta che ci ha fatto perchè – ha osservato la Bonino – ad oggi risulta inaffidabile rispetto alla proposta che ci hanno fatto”. Il Ministro per le politiche comunitarie ha poi chiesto che Veltroni “si faccia carico del rispetto della proposta da lui fatta. Noi poi valuteremo – ha aggiunto l’esponente dei Radicali – e decideremo quello che vorremo e potremo fare”.

Bonino ha spiegato che questa questione e’ stata posta al Partito Democratico dopo la riunione nel quartiere generale di Largo di Torre Argentina convocata subito dopo la comunicazione della lista dei candidati Radicali ospitati dai Democratici. ”Appena avuta questa lista – ha spiegato il Ministro- ci siamo riuniti e abbiamo subito espresso disaccordo sul metodo e sul merito e chiesto loro una risposta nelle prime ore di oggi”. ”Non si tratta – ha concluso Bonino – di un negoziato ma di avere la capacità di tener fede ad una proposta la cui applicabilità spetta a loro”.

www.ladestranews.it

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