Nello scorso mese di marzo i consumi delle famiglie italiane hanno subito la maggiore riduzione in termini di quantità degli ultimi tre anni: il –1,7% rispetto allo stesso mese del 2007 rappresenta, infatti, la flessione più consistente dall’inizio del 2005 confermando il permanere di una crisi profonda e strutturale della domanda interna. E’ la stima dell’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC), che per il complesso del primo trimestre del 2008 indica una riduzione dello 0,7% contro il +0,3% nell’analogo periodo del 2007.
Il Presidente Napolitano inizia domani le consultazioni per la formazione del nuovo Governo
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano inizierà domani pomeriggio – essendosi completata la costituzione dei Gruppi parlamentari – le consultazioni per la formazione del nuovo Governo. A partire dalle ore
Consumi: a marzo il dato peggiore degli ultimi tre anni
Codacons chiede 20 miliardi di euro di danni per la diffusione delle denuncie dei redditi
L’associazione CODACONS , insieme con l’Associazione Utenti Servizi Finanziari che è federata al Codacons, ha presentato al PM romano che ha aperto una indagine per violazione delle norme penali sulla privacy, la costituzione di parte offesa nominando l’avvocato romano Claudio Coratella per tutelare gli interessi dei contribuenti messi in rete senza il rispetto delle procedure previste dalla legge 241/90 come modificata dalla legge 15/05.
Frattini (PdL): Le scelte di Berlusconi sulla nomina dei ministri siano rispettate
Silvio Berlusconi e’ stato eletto dal popolo italiano e “le sue decisioni sulla scelta dei ministri devono essere ovviamente rispettate, innanzitutto dai nostri interlocutori internazionali”. Cosi’ si è espresso il
D’Alema frena la Libia sul no a Calderoli ministro
“La formazione del nuovo governo è una questione interna italiana, regolata da precise disposizioni costituzionali”. Con queste parole il ministro degli Esteri uscente Massimo D’Alema ha frenato l’offensiva diplomatica lanciata dalla Libia nei confronti del futuro governo Berlusconi, nel caso in cui di questo entrasse a far parte l’esponente della Lega Nord Roberto Calderoli. Da Tripoli, il figlio del leader libico Muammar Gheddafi, Saif El Islam, aveva parlato di “ripercussioni catastrofiche” se Calderoli fosse nominato nuovamente ministro.
Il ricordo corre al febbraio del 2006, all’incidente diplomatico provocato dallo stesso Calderoli che, da ministro delle Riforme, mostrò in diretta televisiva una maglietta con la riproduzione di una vignetta anti-Islam. Un episodio che scatenò l’assalto di gruppi di libici inferociti contro il Consolato italiano di Bengasi. Il bilancio di 11 morti e decine di feriti negli scontri che ne seguirono costrinse l’esponente leghista alle dimissioni.
Redditi on line e sistemi di condivisione file: le comunicazioni del Garante
“Cio’ che sta avvenendo conferma quanto paventato dal Garante privacy e l’opportunita’ del suo intervento volto a far sospendere la pubblicazione sul sito dell’Agenzia delle entrate dei dati delle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti italiani. La diffusione in Internet, anche per poche ore, rende infatti ingovernabile la circolazione e l’uso di questi dati cosi’ come la loro stessa protezione”.
Governo, se anche la Libia detta le condizioni…
Tornano le minacce verso l’Italia politica e verso il nuovo governo. Tornano da parte della Libia. Tornano dal possibile e futuro leader libico che non è Gheddafi padre ma suo figlio. Così, se Roberto Calderoli ridiventasse ministro del prossimo governo Berlusconi si avrebbero «ripercussioni catastrofiche nelle relazioni tra l’Italia e la Libia». Lo ha afferma Saif El Islam Gheddafi.
Veltroni: Le istituzioni appartengono a tutti. Alle opposizoni le vicepresidenze di Camera e Senato
A Camera e Senato due vicepresidenti alle opposizioni. E’ l’assetto richiesto dal segretario del PD, Walter Veltroni,a marginde del Congresso delle Acli, prefigurando per i democratici un vicepresidente sia alla Camera che al Senato: “Penso che alla Camera una vicepresidenza vada al Pd e una all’Udc e al Senato una al Pd e una all’Idv. Dal voto sono uscite diverse opposizioni, e con queste diverse opposizioni bisognerà avere un rapporto corretto a cominciare dai primi passaggi istituzionali delle vicepresidenze”.
Il saluto di Romano Prodi da Chianciano
Romano Prodi dice addio al suo governo. Un addio non rancoroso e soprattutto rivolto alla valutazione dei risultati positivi del suo operato, che hanno ridato prestigio all’Italia. La platea è quella non facile dell’assemblea dei Mille a Chianciano promossa dai radicali, un’occasione per un confronto a cielo aperto, come ha precisato Prodi, sul dopo elezioni. Tra gli ascoltatori Emma Bonino e Marco Pannella, i leader storici del partito radicale, che l’ex premier definisce gli “ultimi giapponesi” per la lealtà dimostrata. Prima, quindi, un ringraziamento nei loro confronti proprio perché anche nei momenti critici e di scontro sono rimasti leali verso il programma.
“Un ringraziamento per i venti mesi a palazzo Chigi, anche su punti e temi dove non eravamo d’accordo – ha ricordato il premier uscente – per un senso di coscienza e consapevolezza di cosa fosse il Governo”. Una consapevolezza, ha precisato Prodi, che però non è stata comune a tutti coloro che vi partecipavano.