“L’Europa potrà ancora contare sulla scena mondiale, potrà ancora dare il suo apporto peculiare e insostituibile all’evoluzione dell’ordine globale, solo se riuscirà ad affermarsi come entità politica unitaria”. E’ quanto affermato dal Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, a Lione nel corso del suo intervento agli “Stati Generali dell’Europa”. “La Comunità e poi l’Unione – ha aggiunto il Capo dello Stato – si sono via via allargate fino a raggiungere i 27 Stati membri. Ma è giunto il momento della prova: se in questa dimensione e con queste regole l’Unione mostra di non poter funzionare e di non potere nemmeno cambiare le sue regole, bisogna allora trovare le forme di un impegno più saldo e coerente tra quei paesi che si sono riconosciuti nelle scelte più avanzate di integrazione e coesione, come quella della moneta unica, quella dell’Euro e dell’Eurozona.
Alemanno: A Roma indebitamento di oltre 8 mld. Adesso via al risanamento
Un piano di “risanamento” senza precedenti che permetterà a Roma di “evitare il dissesto”, di guardare al “federalismo fiscale” e di puntare a un nuovo “status” alla fine del commissariamento. In un’intervista al Messaggero il sindaco di Roma Gianni Alemanno racconta di aver messo in gioco la sua “esperienza da ex ministro” e la sua “credibilità personale” per arrivare all’accordo con la Lega per lo stanziamento di 500 milioni di euro per la Capitale “senza togliere un euro a Milano e al suo Expo”.
Trattato di Lisbona, il Consiglio Ue: “Occorre tempo”
La questione del Trattato di Lisbona sulla riforma dell’Unione Europea sarà trattata il prossimo 15 ottobre, al primo summit sotto presidenza francese, per “esaminare la via da seguire”, dopo la bocciatura da parte degli elettori irlandesi nel referendum del 12 giugno.
E’ quanto si afferma nella bozza di conclusioni del vertice di Bruxelles proposta dalla presidenza di turno slovena.
Il Consiglio Europeo prende infatti atto che “occorre più tempo” per esaminare la situazione del Trattato, che già si sono avute 19 ratifiche da parte dei Paesi membri del documento, che le ratifiche “proseguono in altri Paesi” e, inoltre, che l’Irlanda “procederà attivamente” in consultazioni interne e con i partner per “proporre una via di uscita”.
Nella bozza, viene infine confermata la volontà del Consiglio di “occuparsi dei cittadini” e di raggiungere “risultati concreti” nelle politiche che “preoccupano i cittadini” a cominciare dalle risposte da dare all’emergenza prezzi.
Berlusconi a tutto campo risponde a Veltroni e associazione nazionale magistrati
Botta e risposta tra Berlusconi e Veltroni e tra il Cavaliere è l’associazione nazionale magistrati. Silvio Berlusconi annuncia infatti per la prossima settimana una conferenza stampa nella quale afferma che denuncerà “iniziative di pm e giudici che, infiltrandosi nel potere giudiziario, vogliono sovvertire la democrazia in Italia”. Questa è una cosa, dice il presidente del Consiglio, chiudendo la conferenza stampa alla fine del Consiglio europeo di Bruxelles, che “non permetterò”.
“Io nel 1994 ho visto sovvertire il voto popolare, non permetterò che succeda ora”. Ed ancora: “in alcun modo non permetterò che il voto popolare e la volontà degli italiani siano sovvertiti da chi infiltrandosi nella magistratura la usa per sovvertire la democrazia”. E’ questo il j’accuse di Silvio Berlusconi nei confronti della magistratura politicizzata e anche di quella magistratura che “non è riuscita a mettere nell’angolo” chi ha “sovvertito la democrazia”.
Berlusconi: Non esiste una norma salva premier ma salva tutti
“Non esiste una norma salva-premier. Ho indignazione di questo e diro’ ai miei legali che io non voglio approfittare di questa norma perche’ voglio allontanare qualunque sospetto. Questa e’ una norma salva-tutti”. Lo ha affermato il nostro premier Silvio Berlusconi che ha annunciato una conferenza stampa per la prossima settimana, nella corso della quale denuncera’ “iniziative di pm e giudici che, infiltrandosi nel potere giudiziario, vogliono sovvertire la democrazia in Italia”. Questa e’ una cosa che “non permettero’”.
Silvio Berlusconi ha parlato del processo Mills che lo vede imputato ed ha commentato: “Giuro sui miei figli che sono innocente. Non c’e’ nemmeno l’ombra dell’ombra” di una possibile colpevolezza. “Mi ritirerei dalla vita politica e cambierei paese”. Si tratta di “fatti risibili, e’ una cosa che non posso sopportare”.
Formigoni a Tremonti: no a tagli indiscriminati
Roberto Formigoni, presidente della regione Lombardia, spiega di aver richiesto al ministro Tremonti una particolare attenzione sui tagli della manovra che interessano le Regioni e in particolare la sanità: “di non procedere a tagli e sacrifici senza considerare se regioni ed enti locali hanno avuto un comportamento virtuoso oppure no”.
Comunque per Formigoni il giudizio sulla manovra e’ pero’ anche positivo: ”Attendiamo le carte – dice – che dobbiamo valutare con chiarezza, ma sulla manovra io ho una doppia valutazione. L’impostazione e’ convincente e positiva perche’ si e’ evitato di mettere le mani nelle tasche degli italiani e si sono messe in campo misure per i piu’ deboli.
La relazione di Veltroni all’Assemblea Nazionale del PD
La lettera che il Presidente del Consiglio ha inviato lunedì scorso al Presidente del Senato è uno spartiacque che rischia di segnare negativamente l’intera legislatura.
Con quella missiva, l’on. Berlusconi ha assunto la paternità politica di un emendamento al decreto sulla sicurezza che stravolge il senso del provvedimento all’esame del Senato, colpisce il ruolo di garanzia del Capo dello Stato, strappa la delicatissima tela del dialogo istituzionale con l’opposizione.
Siamo preoccupati, per questa svolta all’indietro. Siamo preoccupati per l’Italia, che rischia di perdere una nuova occasione per darsi un sistema politico maturo: una democrazia compiuta, nella quale si possa competere lealmente tra avversari, scontrarsi a viso aperto sui programmi di governo e allo stesso tempo convergere sui valori costituzionali e collaborare nella manutenzione e nella riforma delle istituzioni e delle regole democratiche, come avviene in tutti i grandi paesi occidentali.
Anche la Lega voterà il trattato di Lisbona
“Se non l’avesse votato la Gran Bretagna – spiega Umberto Bossi- sarebbe un trattato morto ma avendolo votato è vivo e penso che lo voteremo anche noi”.
Il Senatur si allinea dunque al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che intervenuto all’assemblea di Confcommercio, ha sottolineato proprio la necessità di “superare l’ostacolo” dovuto allo stop irlandese alla carta Ue trattato.
E nonostante le dichiarazioni del ministro leghista della Semplificazione, Roberto Calderoli (che aveva parlato di un Trattato di Lisbona che “non esiste più, perché per il Trattato si richiede l’unanimità”), Bossi assicura che la Lega Nord sarà comunque compatta sul voto a favore della ratifica: “Noi siamo uniti, dove vado io vanno tutti. Quello che io dico di votare, votano e se dico di votare sì, tutti votano sì”.
Tremonti: Se cresce il Pil avremo più ricchezza da distribuire
Lo ha affermato il ministro dell’Economia Giulio Tremonti illustrando in conferenza stampa la manovra approvata dal Consiglio dei ministri. “La vera tenuta dei conti dipende dal positivo andamento dell’economia. Se
Berlusconi: L’Europa ha bisogno di un drizzone
“Al Consiglio europeo porteremo la nostra indicazione: l’approvazione del Trattato di Lisbona. Così avremo 26 approvazioni mentre l’Irlanda dovrà dare una risposta alternativa”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio