Una lettera a doppia firma da parte del segretario del PD, Walter Veltroni, e del leader dell’UDC, Pierferdinando Casini, indirizzata a Gianfranco Fini.
Una lettera in cui si esprime preoccupazione per la dignità del Parlamento, dato che non vengono garantiti tempi adeguati all’esame dei provvedimenti fino al punto di espropriare di fatto il parlamento delle sue prerogative. Pd e Udc non vogliono tornare al passato e a un clima rissoso, intendono tutelare la dignità del Parlamento. Fanno una richiesta, esplicita, di ritornare ai temi cari agli italiani e di ristabilire la gerarchia delle priorità.
Prima dell’estate il Governo formalizzerà un impegno in favore dei redditi delle famiglie e dei pensionati.
Il PD non andrà in piazza da ospite in casa di altri ma promuoverà manifestazioni “di popolo” con al centro i problemi degli italiani e non quelli del presidente del consiglio. Walter Veltroni declina l’invito di Antonio Di Pietro, che aveva invitato il PD alla mobilitazione dell’8 luglio, e, pur lasciando libertà di coscienza ai singoli parlamentari, respinge le sirene del girotondismo.
Pubblico una lettera che ho inviato a Veltroni e apparsa su l’Unità di oggi. Il mio è un appello trasversale, senza bandiere, senza colori, senza partiti. E’ un appello per salvare la democrazia di questo Paese, perchè è di questo che stiamo parlando.