Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, su invito del Presidente della Federazione Russa, Dmitry Medvedev, sta effettuando una visita di stato a Mosca e San Pietroburgo dal 15 al 18 luglio, accompagnato dal Ministro degli Esteri Franco Frattini. Nel corso della visita il Presidente Napolitano avrà incontri con le più alte cariche dello Stato e del Governo russi nei quali verranno discusse le principali questioni dell’agenda bilaterale ed internazionale e verrà ribadita la forte amicizia fra i due Paesi.
Intervista al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dell’agenzia russa Itar-Tass in occasione della Visita di Stato nella Federazione Russa.
L’Italia si prepara a festeggiare i 150 anni dell’unità nazionale come stato unitario. Che posto occupa oggi l’Italia nello scacchiere internazionale?
Presidente
In questi 150 anni o quasi di vita dello Stato nazionale unitario italiano abbiamo vissuto periodi luminosi ed anche periodi bui. Ci siamo ripresi dopo la seconda guerra mondiale, dopo il periodo della dittatura fascista: abbiamo avuto anche un grande sviluppo, siamo diventati un Paese industrialmente avanzato. Oggi abbiamo seri problemi dinnanzi a noi: il mondo è cambiato e molte cose debbono cambiare anche in Italia, ma noi siamo profondamente fiduciosi nel ruolo e nell’avvenire del nostro Paese. Crediamo che l’Italia abbia da dare ancora un contributo di civiltà, di talento, di creatività a tutto il mondo; crediamo che il ruolo dell’Italia sulla scena internazionale sia inseparabile dalla sua appartenenza all’Unione europea. L’Italia è stato uno dei paesi fondatori dell’Europa comunitaria fin dai primi anni 50, e siamo ancora profondamente attaccati a questo grande progetto che speriamo possa realizzarsi e andare sempre più avanti anche con il nostro contributo.
Crescita del Pil che non supererà lo 0,4% nel 2008 e nel 2009, consumi in stagnazione, investimenti al palo, potere d’acquisto delle famiglie eroso dalla corsa del costo della vita, produzione industriale in calo dell’1% nel secondo trimestre. Il Bollettino economico di luglio della Banca d’Italia disegna un Paese fermo, malato di scarsa produttività, alta inflazione e redditività delle imprese in flessione. E se ci sono rischi, avverte Palazzo Koch, sono verso un ulteriore peggioramento del quadro se il prezzo del petrolio dovesse continuare a salire.
Battute finali, alla Camera, per il decreto sicurezza.
“Ho sentito dell’arresto di Del Turco: mi sembra una cosa molto strana… La decapitazione completa, quasi una retata, di un intero governo di una Regione. E conoscendo l’attuale situazione dell’accusa in Italia, ho sentito anche il teorema accusatorio”.
“Io ho accettato di fare la campagna elettorale controvoglia, solo per senso di responsabilita’ nei confronti del mio Paese”. Lo ha affermato Silvio Berlusconi, spiegando e ribadendo di voler andare avanti a tutti i costi nel programma di governo e tornando con la mente al periodo prima del voto. “Visto ora chi sono i signori dell’opposizione io sono determinatissimo a completare il mio mandato garantendo agli italiani non una democrazia in liberta’ vigilata ma una democrazia che garantisca a tutti la piena liberta. Io sono determinatissimo”.
“Il Pd nasce per fare l’agenda di questo paese”. Ne è convinto Francesco Rutelli sul palco di Montecatini durante il convegno dei coraggiosi, dove ha illustrato idee e proposte per far crescere il Partito Democratico. Per Rutelli è impensabile che il “PD rimanga fermo immaginando una crisi di consenso nei confronti di Berlusconi, una crisi che spiani la strada a un suo ritorno’. “No, non ci sono scorciatoie – ribadisce Rutelli – spetta al Pd scrivere l’agenda per cui gli italiani debbano appassionarsi, dividersi, fino a condividerla”. Ma per fare questo osserva ”il PD deve attendersi anche di avere un dissenso, deve fare discutere”.