Chianciano Terme, 19 luglio 2008 – Verdi anno zero. Dopo lo tsunami elettorale, il Sole che ride prova a ripartire da Chianciano Terme, con un nuovo vertice e nuova linea politica per un ‘Ritorno al futuro’ (dal nome della mozione vincitrice) che permetta al partito di trovare le ragioni per continuare a vivere e puntare a nuove alleanze all’interno del centrosinistra, a cominciare dal dialogo col Pd.
In un’atmosfera da day after, forse per la prima volta nella loro storia recente i Verdi partecipano a un congresso dall’esito non scontato, con la minaccia della sorpresa dell’ultimo minuto che può riaprire i giochi. Alla fine, i quasi 500 delegati presenti sceglieranno come leader la candidata della maggioranza Grazia Francescato (nella foto), che supera gli outsider Boato e Roggiolani ma non riesce ad andare oltre il 60%. Al di là degli appelli all’unità che si ripetono dal palco, infatti, la fotografia di questo secondo e cruciale giorno di congresso è un’assemblea spaccata, spesso scossa da momenti di tensione e fibrillazioni, con qualche delegato del Nord che già parla di scissione.
Le Regioni sono categoriche ed esprimono un parere ”nettamente negativo” sul dl 112 e tornano a chiedere al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, un incontro, ”importante e indispensabile”, perche’ le Regioni sono molto preoccupate delle relazioni istituzionali che si fanno sempre piu’ critiche. E’, in sintesi, quanto ha detto Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni, ”Noi non vogliamo – ha detto Errani – un conflitto istituzionale, sarebbe un grave danno per il Paese. L’unilateralita’ con cui il Governo fino ad oggi ha affrontato la manovra richiede un incontro con Berlusconi e credo che il Premier l’ascoltera’ perche’ arriva da tutte le Regioni”.
E’ indubbiamente il giorno del “trionfo” napoletano per Berlusconi. Almeno per quanto riguard ala “monnezza”. “Oggi a Napoli sarò orgoglioso di annunciare e di fare constatare che non ci sono più i rifiuti per le strade”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, parlando all’assemblea di Coldiretti. Il premier ha ricordato di essersi “assunto il rischio di garantire la risoluzione della tragedia dei rifiuti, garantendo che si sarebbe trovata una soluzione entro il mese di luglio. ” In tre anni la soluzione definitiva”.
“La cloaca del Csm correntizzato, partitizzato e parcellizzato è uno scandalo che offende gli italiani”. Lo dichiara a Radio Radicale il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri e scoppia subito una nuova bagarre sul tema della giustizia.
“Signor Presidente, onorevoli colleghi, pur se la mia presenza in quest’Aula è stata richiesta dalla Conferenza dei presidenti di gruppo, considero comunque per me un grande onore prendere oggi la parola in questa sede. Vi ringrazio per la vostra cortesia e chiedo la vostra attenzione per avere la possibilità di formulare alcune considerazioni che non sono limitate all’atto Camera n. 1386-A, ma sono estese ad un campo più generale. L’azione di politica economica del Governo è mirata a due obiettivi essenziali: la stabilizzazione triennale del bilancio pubblico della Repubblica e la costruzione di una migliore piattaforma istituzionale e legale per lo sviluppo industriale.Più in particolare, la stabilizzazione triennale dei conti pubblici, operata con il decreto-legge oggi in discussione, si caratterizza in base a due elementi essenziali: la concentrazione della manovra prima dell’estate e la sua proiezione triennale. In questi termini emergono simmetricamente due caratteri di novità. Si interrompe una tradizione di storia finanziaria tipica di questo Paese, che per tanti versi possiamo ora considerare negativa e che ha portato il Paese ad avere il terzo debito pubblico del mondo senza avere la terza economia del mondo. Si tratta di una tecnica di bilancio che in questi anni ha portato la stagione di bilancio ad estendersi per nove mesi su dodici. La stagione, infatti, iniziava a luglio con il DPEF, proseguiva con un non sopito dibattito durante l’estate, successivamente si avevano i tre mesi della finanziaria, due mesi di tregua e poi, di nuovo, con la trimestrale di cassa, il dibattito sulla presunta necessaria manovra correttiva. Questa tecnica è stata causa di instabilità, di non credibilità e di un eccesso perverso di spesa pubblica alimentato dalla non naturale, per l’estensione nel tempo, competizione politica.