Legambiente: ”Il governo ha paura della voce degli italiani”.
”La decisione del governo di porre la questione di fiducia sul decreto omnibus, che contiene diverse norme tra cui quelle per aggirare il referendum sul nucleare, si configura come un vero e proprio furto di democrazia”. Così il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza sulla decisione del governo di porre la fiducia alla Camera sul dl omnibus.
Tremonti dice stop alle ganasce fiscali, il parere di Tortosa
Il responsabile per la Politica Interna dell’Italia dei Diritti: “Mi chiedo come mai questa situazione di angheria sia emersa soltanto in occasione di ballottaggi”
Allungamento da 72 a 120 bollettini in caso di rateizzazione del debito, impignorabilità della prima casa e divieto del fermo amministrativo dell’auto. Questo è quanto viene espresso dall’emendamento del Pd al piano di sviluppo di Tremonti per porre rimedio all’eccessivo sistema di riscossione coattiva, salito del 133% negli ultimi cinque anni. Le operazioni di recupero crediti dello Stato da parte di Equitalia stanno gravando pesantemente sulle famiglie e sulle piccole e medie imprese. Case ipotecate, auto e conti correnti bloccati, sanzioni applicate sulle cartelle “blu”, che in pratica arrivano a far raddoppiare il debito di un contribuente, sono all’ordine del giorno.
Gasparri e Cicchitto Pdl: non spostare ministeri
Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto, capigruppo del Pdl al Senato e alla Camera: ”Il rapporto fra l’attività di governo e il territorio può essere affrontato in modo positivo con conferenze
Calderoli: giusto decentrare i ministeri
Roberto Calderoli: ”L’idea di decentrare i ministeri è sacrosanta. Infatti da sempre pensiamo che i ministeri debbano stare sul territorio. Non a caso per Natale avevo mandato una cartolina augurale
Berlusconi: decentramento pensato con Bossi
Berlusconi intervistato da Telelombardia: ‘Con Bossi abbiamo pensato di continuare la nostra attività di Governo, ma anche a qualche decentramento per alcune funzioni di Governo, ci siamo consolidati nella necessità
Evento ”Terra Futura”: 20-22 maggio 2011
40 milioni di persone hanno abbandonato le proprie terre nel 2010 a causa dell’impatto dei cambiamenti climatici
Legambiente: ”Importante riconoscere giuridicamente i profughi ambientali come rifugiati”
Solo nel 2010 sono state 40 milioni le persone costrette a lasciare le proprie terre a causa dei cambiamenti climatici. È questo l’allarme lanciato da Legambiente che, nel corso di Terra Futura, la mostra-convegno sulle buone pratiche a Firenze fino al 22 maggio, ha presentato il dossier ”Profughi ambientali: Cambiamento climatico e migrazioni forzate”. Secondo il dossier, se fino a qualche anno fa erano le guerre la causa principale delle emigrazioni di massa, oggi gli eventi metereologici estremi causati dal surriscaldamento del Pianeta rappresentano il fattore in assoluto predominante. Basta pensare che nel 2008 ben 20 milioni di persone sono state costrette a spostarsi temporaneamente o definitivamente in seguito ad alluvioni, desertificazione e fenomeni atmosferici estremi, contro i 4,6 milioni di profughi creati da guerre e violenze.
Vendola: ci chiedono di trainare Italia
Presidente Sel: Con Pd abbiamo condiviso battaglia importante Il governatore della Puglia e leader di Sinistra ecologia e libertà, Vendola, commentando il risultato del centrosinistra nel primo turno delle Amministrative,
Moratti, pronta a scuse se c’è confronto
Il sindaco di Milano Letizia Moratti ai microfoni del TG regionale della Lombardia di Rai Tre ha detto: ”Pisapia scappa quando si parla di cose concrete, io sono pronta a
Berlusconi, Lagarde ottima scelta
Silvio Berlusconi: ”Considero fondamentale raggiungere al più presto una comune posizione europea che esprima una candidatura unica alla direzione del Fondo Monetario Internazionale, in sostituzione di Dominique Strauss-Kahn. A questo
Ecomafie e crimini contro l’ambiente
La direttiva Ue sulla tutela penale ambientale: un’occasione persa per l’Italia
Lo schema di decreto legislativo con cui, ad aprile, il governo ha dato seguito all’obbligo imposto dall’Unione europea di tutelare penalmente l’ambiente rappresenta un’occasione mancata per una ”riforma di civiltà’‘: inserire nel codice penale i delitti contro l’ambiente. Il nostro Paese sconta, infatti, fenomeni di ecomafia e di criminalità ambientale gravissimi e il recepimento delle direttive 2008/99 e 2009/123 avrebbe potuto essere l’occasione per porre rimedio alla situazione attuale di norme solo contravvenzionali, sparse in diversi testi unici, codici, decreti legislativi, e per disciplinare con pene efficaci, proporzionate e dissuasive, come richiesto dall’Europa, alcune fattispecie specifiche e ben individuate. Tra queste: i delitti ambientali in forma organizzata, l’inquinamento ambientale, il danno ambientale e pericolo per l’incolumità pubblica, il disastro ambientale, l’alterazione del patrimonio naturale (flora e fauna), il traffico illecito di rifiuti, la frode ambientale, il ravvedimento operoso.