Mediazione civile: chiacchiere che stanno danneggiando gli indecisi

 Mediazione civile: chiacchiere che stanno danneggiando gli indecisi

Secondo Pecoraro, presidente dell’ Associazione Nazionale per l’ Arbitrato & la Conciliazione (A.N.P.A.R.) fa bene il ministro Angelino Alfano, a non considerare le istanze di sparute minoranze di “caste” all’interno di “caste”, che chiedono di incontrarlo per indurlo a cambiare alcune regole in materia di mediazione civile. La promessa del Parlamento e del Governo fatta all’ Unione Europea di deflettere il carico pendente di circa sei milioni di giudizi è un obbligo, al quale non può venir meno nessuna persona onesta. Dice bene, anche il capo dell’ ufficio legislativo del Ministero della GiustiziaDott.ssa Iannini, nell’ affermare che “al nuovo istituto giuridico si è voluta attribuire, sì una funzione deflattiva, ma anche farne espressione di una scelta culturale: superare le contrapposizioni offrendo alle parti la possibilità di trovare il modo più appropriato per risolvere una controversia, sulla base dei loro interessi più che dell’ affermazione dei loro diritti. L’ obiettivo è riuscire a risolvere con questo strumento le cause, ma anche dare un nuovo mercato alle professioni”.

In manette per tangenti funzionario regionale a Bari

 In manette per tangenti funzionario regionale a Bari

Patrizia Lusi, viceresponsabile regionale dell’ Italia dei Diritti: ”Un esempio deprecabile di dispersione di denaro pubblico che l’ Unione Europea assegna alla Puglia, e che lascia intravedere altri intrecci poco onorevoli”. Questo a commento dell’ inchiesta della Procura di Bari che ha portato all’ arresto di Francesco De Grandi, funzionario dell’ assessorato regionale all’ industria e all’ innovazione tecnologica, con l’ accusa di aver intascato indebitamente negli ultimi cinque anni, tangenti per 770 mila euro.

Economia. Le previsioni Bce sul pil

 Economia. Le previsioni Bce sul Pil. Come anticipato il 4 marzo scorso dal presidente della Bce, Jean – Claude Trichet, gli esperti dell’ Istituto di Francoforte prevedono che il pil nell’ area dell’ euro cresca tra lo 0,4 e l’ 1,2% nel 2010 e tra lo 0,5 e il 2,5% l’ anno seguente. Rispetto alle stime dello scorso dicembre, l’ intervallo per il 2010, appare lievemente più ristretto, mentre quello per il 2011 è stato leggermente rivisto al rialzo, per tenere conto del notevole rafforzamento dell’ attività su scala mondiale. Il Consiglio direttivo della Bce, tuttavia, ”continua a ritenere che tali prospettive siano soggette a rischi sostanzialmente bilanciati, in un contesto caratterizzato da perdurante incertezza”.