Napolitano: ”Popolo padano non esiste”

 Giorgio Napolitano, a Napoli: ”È chiaro, il popolo padano non esiste, si discute di federalismo fiscale, si chiede un livello più alto di partecipazione delle Regioni…
Tutto questo è lecito, ma ove dalle chiacchiere si passasse ad atti preparatori di qualcosa che va verso la secessione, tutto cambierebbe. Evoluzione positiva della Lega Nord quella del 2006 che ha portato ad accantonare le proposte del professor Gianfranco Miglio di perseguire l’obiettivo della secessione”.

Marcegaglia e Napolitano: ”Salviamo Italia, ora sforzo comune”

 Emma Marcegaglia, intervenendo all’assemblea degli industriali toscani a Firenze: ”La Confindustria si dichiara pronta a scindere le sue responsabilità da quelle del governo, perché vogliamo un cambiamento vero. Noi vogliamo una vera discontinuità e la vogliamo velocemente: basta con le piccole cose, non siamo più disponibili a stare in una situazione di stallo. Per questo, al tavolo del governo Confindustria presenterà un documento, un manifesto delle imprese, insieme alle altre associazioni, per salvare l’Italia”.

Berlusconi, subito legge intercettazioni e processo lungo

 Il presidente del Consiglio, durante l’incontro con Giorgio Napolitano, avrebbe parlato del caso Tarantini.
Ma nella riunione tra il Capo dello Stato e Berlusconi si è discusso soprattutto delle misure per la crescita. Berlusconi avrebbe confermato che i dati economici in suo possesso che riguardano l’Italia sono migliori rispetto a quelli prospettati dalle agenzie di rating e dai giornali. ”È in atto una speculazione alla quale il governo intende reagire con un piano per lo sviluppo”, avrebbe detto il capo di governo. Berlusconi ha quindi rassicurato Napolitano sui numeri in parlamento e sulla volontà di far uscire il Paese dalla crisi.

Napolitano: “Secessione è fuori dalla storia e dalla realtà”

 Il Presidente attacca Bossi e sulla crisi economica dice: ”Servono scelte condivise per la crescita”
Giorgio Napolitano, dopo giorni di silenzio, attacca Bossi per respingere con fermezza le parole secessioniste della Lega rilanciate a Venezia dalla Lega: ”Agitare ancora la bandiera della secessione significa porsi fuori dalla storia e dalla realtà, mentre per contrastare la crisi occorrono scelte politiche appropriate, meditate, ampiamente condivise e, insieme, uno spirito unitario di forte responsabilità nazionale”.

Napolitano, bisogna cambiare per mantenere una nostra prospettiva in Europa

 Giorgio Napolitano, nel corso di un confronto pubblico con Gianfranco Pasquino all’Università di Palermo:”Per restare in Europa è necessario un esame di coscienza collettivo che deve riguardare anche i comportamenti individuali di molti italiani di ogni parte politica e sociale. Molti italiani devono comprendere che non siamo più negli anni Ottanta e tanto meno negli anni Settanta. Il mondo è radicalmente cambiato e anche noi dobbiamo cambiare i nostri comportamenti e le nostre aspettative in senso europeo per mantenere una nostra prospettiva in Europa”.

Manovra, Napolitano: ”Chiarezza e certezza di intenti e di risultati”

 Il presidente Giorgio Napolitano, in un collegamento in videoconferenza al Workshop Ambrosetti di Cernobbio, ha detto: ”Nel processo per l’approvazione della manovra occorre che vengano, ora e nel prossimo futuro, con chiarezza e certezza di intenti e di risultati, al di là di ogni inclinazione nociva, compiute le mosse necessarie per il raggiungimento dei risultati del Paese, anche per evitare l’insorgere di antiche diffidenze”.

Evento, “Bianco, Rosso e Verde – centocinquant’anni di unità”

 Si svolgerà a Carrara (MS) dal 9 all’11 settembre e sarà dedicata al 150° dell’Unità d’Italia la 6^ edizione di Con-vivere Carrara Festival, organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara.
Sotto il titolo “Bianco, Rosso e Verde – centocinquant’anni di unità” il direttore scientifico Remo Bodei e gli ospiti della manifestazione si confronteranno sulle “prospettive dell’Italia e sul suo ruolo storico in un mondo globalizzato – in quella cioè che secondo il direttore – costituisce oggi la sfida decisiva per la sua stessa sopravvivenza come paese civile e democratico”.

Napolitano, da Rimini monito a maggioranza e opposizione

 Il richiamo di Giorgio Napolitano dal Meeting di Rimini mette ancor più pressione al governo.
”Non è certo il momento di polemizzare – dice il Capo dello Stato – si deve ‘trattare’ con la Lega sul nodo pensioni e tenere sotto controllo le tensioni interne al Pdl tra chi chiede il ritiro del contributo di solidarietà e chi, come Roberto Formigoni, spinge per le primarie per legare il partito al territorio. E l’opposizione non deve ricondurre tutto ad omissioni e colpe del governo”. Angelino Alfano, il segretario politico del Pdl, sul ritocco dell’età pensionabile, ‘propone’ all’alleato uno scambio: mettere mano alle pensioni per recuperare risorse utili ad evitare tagli drastici agli enti locali e a rivedere il contributo di solidarietà oltre i 90mila euro di reddito annuo.

Crisi, Napolitano preoccupato per confronto politico

 Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una nota sulla situazione economica, così si esprime:
”Nell’attuale momento la parola è alle forze politiche, di governo e di opposizione, chiamate a confrontarsi con le parti sociali sulle scelte da compiere per stimolare decisamente l’indispensabile crescita dell’economia e dell’occupazione, a integrazione delle decisioni sui conti pubblici volte a conseguire il pareggio di bilancio nel 2014. Seguirò dunque attentamente gli esiti di tale confronto partendo dalla preoccupazione che non ho mancato di esprimere per gli andamenti dei mercati finanziari e dell’economia, nei loro termini generali e nei loro specifici aspetti italiani”.

Riforme, bozza governo riduce numero parlamentari

 La bozza prevede di ridurre il numero di deputati e senatori a 250 per ciascuna camera. La bozza di disegno di legge costituzionale ”recante disposizioni concernenti la riduzione del numero dei parlamentari, l’istituzione del senato federale della Repubblica e la forma di governo”, è stata presentata dal ministro Roberto Calderoli. La bozza di riforma costituzionale modifica l’articolo 69 della Carta: