Napolitano sulle elezioni regionali: ”Decreto indispensabile per garantire la piena partecipazione dei principali contendenti”

 Napolitano sulle elezioni regionali: ”Decreto indispensabile per garantire la piena partecipazione dei principali contendenti”. Il presidente della Repubblica spiega le ragioni del sì al decreto sulle liste con una lettera resa pubblica sul sito del Quirinale: “Esclusione del Pdl non sostenibile – dice – Il rispetto delle norme da un lato e, dall’ altro, il diritto dei cittadini di scegliere attraverso il voto fra schieramenti e programmi diversi: due ”beni” egualmente preziosi per tutelare i quali il decreto interpretativo del governo, il cosiddetto ‘salvaliste‘, era l’ unico strumento per intervenire sulla tormentata vicenda della mancata presentazione delle liste del PdL in Lombardia e nel Lazio.

Appalti per il G8 della Maddalena. Guido Bertolaso nel mirino delle polemiche

 Silvio Berlusconi invita i Pm a vergognarsi per aver accusato il Capo della Protezione Civile. “Sono accuse infondate come al solito”, precisa parlando dei capi di imputazione a carico del sottosegretario. Alla richiesta di dimissioni che arriva dall’ opposizione il presidente del Consiglio ribatte: “È uno sport che mi trova contrario. Si tratta di persone che più volte ricorrono a questi atti per invidia. Quello che sta avvenendo però non costituirà nessun ostacolo al provvedimento in discussione in Parlamento sulla riforma della Protezione civile: andremo avanti”.

Giustizia. Il ministro Angelino Alfano: “È in corso un tentativo di delegittimare il governo”

 Proprio nel giorno in cui Massimo Ciancimino lancia accuse pesanti nei confronti di Forza Italia, si torna a parlare di immunità parlamentare. Il vice – presidente del Csm Nicola Mancino e il democratico Luciano Violante mandano segnali di apertura al centrodestra, mentre il Pd reagisce con una certa freddezza e il centrodestra boccia la proposta della finiana Giulia Bongiorno: una immunità per i parlamentari limitata ai fatti compiuti durante il mandato.

Le reazioni e i commenti alle accuse di Massimo Ciancimino

 Massimo Ciancimino al processo di Palermo ha sostenuto come Forza Italia sia nata dalla trattativa fra lo Stato e la mafia all’ inizio degli Anni ’90. Le reazioni e i commenti. Il Popolo della Libertà parla di agguato al governo, la Lega tace, l’ Udc prende le distanze dalle parole di Ciancimino, il Partito democratico è prudente, l’ Italia dei Valori accusa. Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl, parla apertamente di disegno politico. Silvio Berlusconi evita ogni replica ufficiale, ma in privato il premier non nasconde la sua indignazione e parla del solito copione che si ripete ogni volta che c’ è una campagna elettorale.

Dl Milleproroghe. Esclusi Piano Casa e condono edilizio

 Il senatore Carlo Vizzini, presidente della Commissione Affari Costituzionali, che ha analizzato circa seicento emendamenti al disegno di legge di conversione, ha spiegato che gli emendamenti sono stati giudicati inammissibili a causa della mancanza dei requisiti di necessità e urgenza e dell’ assenza di omogeneità con le materie trattate dal Dl Milleproroghe. Nessuna misura, quindi, per l’ aumento delle cubature e per il condono edilizio potrà essere accolta nel Decreto legge “Milleproroghe”.

Riforme. Pierluigi Bersani apre al dialogo con Berlusconi: “Ma no tsunami di leggi ad personam”

 Dopo la pausa natalizia il segretario del Pd precisa: “Noi siamo pronti da domattina a discutere di riforme. Non importa se ci sono le elezioni regionali in primavera, siamo pronti a una discussione anche in presenza della campagna elettorale, ma ad una condizione: se la destra turba queste condizioni invadendo il Parlamento con uno tsunami di provvedimenti che mettono al riparo il premier dai suoi problemi, la destra si assume una responsabilità. Berlusconi deve dimostrare se mette davanti se stesso o i problemi del Paese”.

Le riforme? La storia infinita…

 Non se ne farà niente: dissensi all’ interno del Pd, mancanza di unità di intenti nel centrodestra, lontana la concordia auspicata da Napolitano. Un clima di lotta, non di coesione. E le riforme? Un problema di tutti, che però non interessa a nessuno. E che ognuno mette sul piano personale e non sul piano puramente politico per il bene dell’ Italia e degli italiani, che hanno votato per la destra, per la sinistra, per il centro, ognuno secondo la sua ideologia. Ma cosa hanno alla fine concluso gli eletti?